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Cronaca

La Finanza sequestra 400 mila giocattoli non sicuri a Biancavilla e Misterbianco

Ad operare militari delle Fiamme Gialle della compagnia di Paternò i quali hanno trovato giochi contraffatti e privi delle avvertenze previste dalla legislazione sulla sicurezza

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A Biancavilla e a Misterbianco militari delle Fiamme Gialle della compagnia di Paternò, nell’ambito di un piano volto al contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, hanno sequestrato  circa 400 mila giocattoli contraffatti e privi delle avvertenze previste dalla legislazione sulla sicurezza.

In particolare, i Finanzieri  dopo aver individuato  alcuni giocattoli contraffatti presso un negozio di Biancavilla,  hanno ricostruito la filiera di distribuzione dei prodotti fino ad individuarne l’importatore presso un grande capannone gestito da persone di nazionalità cinese, ubicato a Misterbianco.  Al termine dell’operazione, effettuata anche in vista dell’imminente arrivo del noto carnevale di Misterbianco, è stato sequestrato un ingente numero di giocattoli in primis  non conformi, privi del marchio CE o con tale marchio contraffatto, in violazione degli standard di sicurezza previsti dalla normativa Europea; in secondo luogo recanti il marchio contraffatto di noti brand come Avenger, Barbie, Venom, Supreme, Bing, Fortnite e altri.  I titolari delle attività commerciali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania per le violazioni di rilevanza penale in materia di sicurezza dei giocattoli e per i reati di contraffazione e frode nell’esercizio del commercio.

L’attività operativa compiuta sottolinea, ancora una volta, il ruolo primario della Guardia di Finanza nella tutela del mercato dei beni e servizi, contrastando la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza previsti dalla normativa dell’Unione Europea e da quella nazionale, affinché gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza, promuovendo, al contempo, una protezione efficace dei consumatori.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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