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In Primo Piano

Lavoro, accordo Regione-Webuild, al via la selezione per formare operatori di cantiere

Quattro giornate di selezione propedeutiche all’avvio dei corsi di formazione pre-assunzione per operatori di cantiere che si svolgeranno a Palermo il 2 e 3 ottobre e a Catania il 9 e 10 ottobre

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Quattro giornate di selezione propedeutiche all’avvio dei corsi di formazione pre-assunzione per operatori di cantiere del Gruppo Webuild: è l’iniziativa dei recruiting day, organizzati in collaborazione con la Regione Siciliana, che si svolgeranno a Palermo il 2 e 3 ottobre e a Catania il 9 e 10 ottobre nell’ambito del programma di formazione e impiego del Gruppo, “Cantiere Lavoro Italia”.  I quattro recruiting day seguono la firma del Protocollo di intesa dello scorso novembre tra il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’amministratore delegato Webuild Pietro Salini. Le giornate hanno l’obiettivo di coinvolgere il territorio selezionando disoccupati e inoccupati e neodiplomati. Le quattro giornate di selezione in Sicilia si dividono in due tipologie di evento in base al pubblico a cui sono rivolte.

Il 2 ottobre a Palermo e il 9 ottobre a Catania saranno selezionati coloro, con e senza esperienza, che sono attualmente inoccupati, in stato di disoccupazione o che desiderano intraprendere un percorso di ricollocazione nel settore edilizio. Le selezioni sono aperte anche a chi è in possesso di diploma di scuola secondaria di primo e secondo grado. Le giornate del 3 ottobre a Palermo e del 10 ottobre a Catania – con il supporto dell’Ufficio scolastico regionale – saranno invece dedicate ai neodiplomati nell’anno scolastico 2023-2024 presso gli Istituti tecnici  e professionali.

Per partecipare ai “Recruiting Day” in Sicilia è necessario registrarsi sulle pagine dedicate di Randstand ed Adecco: tutte le informazioni utili per la registrazione sono disponibili a questo link: webuildgroup.com/it/carriere/cantiere-lavoro-italia/recruiting-day/
Gli eventi di Palermo si terranno presso l’Auditorium dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, via Ugo La Malfa, 169; mentre a Catania presso la Presidenza della Regione, palazzo ex-ESE, via Beato Bernardo n. 5.

Le figure richieste sono gli operatori di cantiere (addetti multifunzione, aiutanti meccanici ed elettricisti Tbm, escavatoristi, gruisti, operatori Msv, lancisti, jumbisti, minatori generici, carpentieri/ferraioli, elettricisti e meccanici/elettrauto). Webuild prevede di poter assumere a regime, tra il 2024 e il 2025, fino a duecento persone tra quelle che verranno selezionate anche in questi quattro giorni, per poi proseguire con ulteriori reclutamenti nel 2026.

“Un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto – evidenzia il presidente della Regione Schifani – per consentire a molti siciliani e siciliane di acquisire le competenze tecniche e specialistiche di ultima generazione per poi trovare lavoro nei cantieri gestiti da Webuild. Quello realizzato in sinergia con il mondo produttivo e che presta attenzione alle esigenze reali delle imprese è il modello di formazione professionale che il mio governo regionale persegue. E i quattro eventi di ottobre ne sono un segno tangibile. Miriamo a fare crescere, sul territorio, un’occupazione qualificata che possa poi mettere a disposizione le proprie competenze nella realizzazione di opere che puntano a cambiare il volto della nostra regione”.

 

In Primo Piano

Paternò, sindaco Naso sollecita ispezione prefettizia e accusa forze di opposizione di sciacallaggio

Dura la critica del PD che parla di “dichiarazioni da teatrante di quarto livello, mistificazione, demagogia, sfacciataggine, ma forse non gli è chiaro che chi lo accusa di reati gravissimi non sono le forze politiche che si oppongono al suo governo, ma la magistratura”

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Il sindaco di Paternò Nino Naso resta alla guida della città (delusi tutti coloro che si aspettavano  un passo indietro del primo cittadino) e anzi chiede al “Prefetto di inviare in breve  gli ispettori” per ispezionare  l’operato della sua amministrazione. Ad affermarlo  il sindaco paternese nel corso di una  conferenza stampa, tenutasi all’interno di Palazzo Alessi, nella quale Naso, nell’invito inoltrato alla stampa 24 ore prima aveva scritto che dove “fare importanti comunicazioni per la comunità.  Il sindaco, indagato per scambio di voto politico mafioso nell’inchiesta “Athena” per presunti “contatti” con esponenti del clan Morabito -Rapisarda legato ai “Laudani” di Catania  (Mussi di Ficurinia). Presenti alla  conferenza, seduta accanto al sindaco  quasi l’intera giunta comunale (assente l’assessore Pippo Torrisi) e il presidente del consiglio Marco Tripoli nonche il sindaco di Adrano Fabio Mancuso, in qualità di coordinatore regionale del MPA, partito di riferimento del sindaco Naso.

Quest’ultimo  ha criticato  le forze politiche di opposizione accusandole di fare solo sciacallaggio.  “Qualsiasi decisione – dice Nino Naso – l’ho presa sempre ascoltando la città. Non mi nascondo. In questo momento particolare ho sentito il calore e ho deciso di metterci la faccia come ho sempre fatto. Perché vivo la mia città e non la rinnegherò mai. Il valore della libertà è incommensurabile, ma ancora più grande è il valore della verità. Vogliamo la verità”.

Il sindaco ha evidenziato il fatto che c’è una verità “che viene violata ogni giorno da divulgatori di falsità. Divulgatori che rappresentano la vergogna della nostra città. Non ho mai approfittato delle vicende giudiziarie altrui, perché la politica fa il suo corso e la magistratura fa il suo corso. Chi non ha niente da dire e fa sciacallaggio, è povero dentro. A dispetto di tante volgari menzogne, che si sono dette e lette, spero che la verità, che al momento per me è più importante della libertà, possa e debba trionfare nella città di Paternò. Si deve vergognare chi sta cercando di speculare e gettare fango. Noi continueremo a fare le tante cose che stiamo facendo”.

Il primo cittadino ha ribadito che gente di Paternò, alle ultime elezioni, ha fatto una scelta: “un uomo del popolo, sempre a servizio della comunità per una scelta naturale. In tutte le azioni deve trionfare la verità, quella verità che è stata piegata da interessi politici di bassa lega. Ora si vuole speculare su tutto e troppe speculazioni ci sono state intorno a questa vicenda. Possiamo aprire il comune sotto e sopra, ma vogliamo la verità. Vengano a controllare i conti in banca del sindaco”.  E conclude: “Si controllino i sette anni da Sindaco. Atto per atto. Nessuna collusione, tolleranza o accondiscendenza con la mafia. Si passi al setaccio il mio operato”.

E su quanto detto in conferenza stampa dal sindaco è intervenuto con una nota il circolo PD di Paternò: ” Il sindaco Nino Naso aveva annunciato per oggi comunicazioni importanti. L’unica cosa che si rileva da queste comunicazioni, è la sua estrema arroganza. Dichiarazioni da teatrante di quarto livello, mistificazione, demagogia, sfacciataggine e, ci si consenta, sprovvedutezza. Il primo cittadino continua a fare la vittima. Ma vittima di chi? Sproloquia vaneggiando di poteri forti e occulti, di offese da lui ricevute. Ma forse non gli è chiaro che chi lo accusa di reati gravissimi non sono le forze politiche che si oppongono al suo governo, ma la magistratura- dicono i DEM-. A suo carico è’ stata disposta, dall’autorità’ giudiziaria, la misura cautelare dell’arresto, sebbene sospesa. Egli, con le sue scomposte e patetiche dichiarazioni, non fa altro che offendere le istituzioni, il comune senso del pudore, l’intelligenza e l’intera città. Aggiungiamo, se quanto detto non bastasse, che a prescindere dall’inchiesta giudiziaria, il sindaco e la sua amministrazione, sono responsabili dello spaventoso declino di Paternò. Declino che è sotto gli occhi di tutti.  Si passi una mano sulla coscienza e liberi la città da questa agonia. Noi continuiamo a chiedere l’intervento immediato del ministero e del prefetto e nei prossimi giorni faremo sentire con forza la nostra voce” si chiude così la nota stampa del PD.

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Cronaca

Ss284, due morti nell’incidente auto-camion di oggi

“E’ stato terribile non poter soccorrere il conducente del camion che nel frattempo andava in fiamme” racconta una testimone. “Occorre subito uno spartitraffico in cemento” scrive un cittadino su Facebook

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Un bilancio pesantissimo, due morti carbonizzati, quello dell’incidente verificatosi intorno alle 11:00 di oggi sulla Ss284 tra Santa Maria di Licodia e Paternò poco distante dalla svincolo di Scalilli. Ad essere coinvolti un’auto con alla guida un 80enne di Paternò e un camion che trasportava materiale di risulta (e non un’autocisterna come era inizialmente trapelato) con alla guida un 40 enne di Motta Camastra. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che l’auto con alla guida l’ottantenne che procedeva in direzione Catania (ma si tratta solo di una ipotesi, al momento la più accreditata fatta dalle forze dell’ordine anche se non si escludano altre) abbia invaso, per cause al vaglio della Polizia Municipale di Paternò che dovrà definire l’esatta dinamica dell’incidente,  la corsia di marcia opposta sulla quale viaggiava il camion. L’impatto è stato violentissimo con il conducente del camion che nel tentativo di evitare l’auto avrebbe dato un colpo di sterzo impattando poi contro il muro di delimitazione della strada e disperdendo sull’asfalto il materiale trasportato. Poi le fiamme e la densa coltre di fumo nero, che hanno avvolto i due veicoli non lasciando scampo ai due occupanti rimasti intrappolati tra le lamiere. Le fiamme, si sono poi propagate anche nelle vegetazione limitrofa al luogo dell’incidente. Sul posto, allertati dalle tante chiamate al Numero Unico per l’Emergenza 112, sono giunti i Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Adrano e Paternò, la Polizia Municipale di Paternò, i Carabinieri e i soccorritori del 118. A levarsi in volo dal Cannizzaro di Catania anche l’elisoccorso che dopo alcuni giri sopra il luogo dell’incidente ha fatto rientro a Catania senza nemmeno atterrare. Un segnale, questo, che non c’era più nulla da fare, in questa ultima – l’ennesima – tragedia dell’asfalto che si verifica su questa maledettissima strada che negli anni ha fatto registrare decine e decine di morti. Sul posto è anche intervenendo una gru dei Vigili del Fuoco per rimuovere il mezzo pesante. “E’ stato terribile non poter soccorrere il conducente del camion che nel frattempo andava in fiamme” racconta una testimone. “Occorre subito uno spartitraffico in cemento” scrive un cittadino su Facebook. La strada al momento rimane chiusa facendo registrare disagi agli automobilisti in entrambe le direzioni di marcia.

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