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Cronaca

Librino, violenza donne: inaugurata “Stanza tutta per sé”

Lo spazio è dedicato all’ascolto protetto delle donne vittime di violenza. Presente anche una stanza dedicata ad accogliere i figli delle donne

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Questa mattina, alle ore 10:30, presso la Stazione Carabinieri di Librino, si è tenuta l’inaugurazione della terza “Stanza tutta per sédel Comando Provinciale di Catania, uno spazio dedicato all’ascolto protetto delle donne vittime di violenza.

Ad accogliere gli ospiti è stato il Colonnello Salvatore Altavilla, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, insieme alla Presidente del Club Soroptimist di Catania, Silvia Emmi, promotrice dell’iniziativa. Tra le autorità presenti, il Prefetto di Catania, Dottoressa Maria Carmela Librizzi, il Procuratore Capo, Dottor Francesco Curcio e i Magistrati del Pool “Fasce deboli” della Procura di Catania.

L’inaugurazione di oggi rappresenta il terzo importante traguardo per il Club Soroptimist Sezione di Catania, dopo l’apertura nel 2016 della prima stanza presso la Stazione Carabinieri di Piazza Verga e della seconda nel 2021 a Mascali.

Un tocco speciale: l’angolo dedicato ai bambini

La nuova “Stanza tutta per sé” è stata progettata per offrire un ambiente accogliente e sicuro, ma introduce anche un’innovazione: un angolo dedicato ai bambini. Questo spazio, pensato per rendere meno traumatiche le attese dei più piccoli, è stato donato e allestito a titolo gratuito da IKEA Catania, che ha curato l’intero progetto.

L’Arma dei Carabinieri e l’impegno del nell’accoglienza delle vittime

L’Arma dei Carabinieri di Catania, grazie alla collaborazione con il Club Soroptimist, rafforzata dal Protocollo d’intesa siglato nel novembre 2019, conferma il suo impegno nella protezione e nel sostegno delle donne vittime di violenza. Questo protocollo ha permesso di consolidare e formalizzare le sinergie tra i due enti, promuovendo iniziative come le “Stanze tutte per sé” e interventi concreti a supporto delle fasce più deboli.

Attraverso la rete nazionale di monitoraggio del fenomeno delle violenze di genere, istituita nel 2014 dal Comando Generale, l’Arma dei Carabinieri dispone di ispettori specializzati che offrono supporto ai colleghi della territoriale nei casi più delicati. Inoltre, questi ispettori organizzano periodicamente corsi di formazione e aggiornamento per il personale, fornendo strumenti e informazioni essenziali per affrontare con efficacia ogni situazione di emergenza.

Fare rete per affrontare la violenza di genere

Il modo più concreto per affrontare la problematica della violenza di genere è **fare rete**, un approccio fortemente sostenuto dall’Arma dei Carabinieri. Questo significa creare una collaborazione attiva tra istituzioni, associazioni e comunità, lavorando insieme per sostenere le vittime, prevenire e reprimere ulteriori episodi di violenza.  

L’Arma dei Carabinieri pone grande attenzione a favorire questa sinergia, condividendo informazioni, risorse e competenze con gli altri attori coinvolti e promuovendo interventi coordinati e tempestivi. L’impegno congiunto di Carabinieri, magistratura, enti locali e realtà come il Soroptimist Club rappresenta un modello virtuoso che non solo garantisce protezione, ma offre anche percorsi di reinserimento sociale per le vittime, dimostrando come la rete sia uno strumento indispensabile per affrontare efficacemente questa emergenza sociale.

I dati che confermano l’importanza del progetto

Dall’inizio dell’anno ad oggi, l’Arma dei Carabinieri di Catania ha gestito il 71,3% dei reati legati ad atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali in tutta la provincia di Catania. Nello specifico, nel Comune di Catania, la sola Stazione Carabinieri di Librino ha oltre 50 reati connessi alla violenza di genere, corrispondenti a quasi il 25% del totale degli eventi criminosi dell’intera Arma del capoluogo etneo, dimostrando un impegno costante e mirato nell’accoglienza e nel sostegno delle vittime da parte di quel Comando.

Cronaca

Belpasso, incidente stradale sulla SP 15, feriti non gravi

Sul posto pompieri e carabinieri, nonché personale medico del 118

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Incidente stradale nella serata di ieri a Belpasso sulla SP 15 nei pressi dal parco divertimenti “Etnaland”. A scontrarsi per cause in corso di accertamento due mezzi. Lo scontro sarebbe stato piuttosto violento con una delle due autovetture finite cono un muretto di recinzione. Sul posto personale medico del 118 che ha soccorso gli occupanti delle auto rimaste feriti non gravemente o contusi. S

ul posto per i rilievi i carabinieri del comando stazione di Biancavilla; a supporto i pompieri del comando provinciale di Catania che hanno illuminato la zona con le torri faro. La strada è rimasta bloccata per qualche ora con il transito veicolare deviato su percorsi secondari.

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Cronaca

Bronte, depotenziamento ospedale, sindaco convoca riunione con i colleghi del territorio

“Abbiamo una settimana di tempo per presentare le osservazioni all’aggiornamento del piano della rete ospedaliera e per portare al tavolo regionale una proposta che tuteli le Comunità”- ha detto il sindaco Pino Firrarello- Un piano che umilia i territori di periferia”

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Non si arrende il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, all’idea che un intero territorio montano, che racchiude 10 Comuni del versante nord dell’Etna e meridionale dei Nebrodi, venga privato di un ospedale efficiente. Dopo aver evidenziato in maniera eloquente all’assessore Faraoni tutto il proprio dissenso nei confronti della nuova rete ospedaliera della Regione siciliana, il primo cittadino ha invitato i sindaci del territorio, le organizzazioni sindacali di categoria, le associazioni ed i comitati, a partecipare ad un vertice in programma domani alle ore 18 nel Collegio Capizzi.

“Abbiamo una settimana di tempo per presentare le osservazioni all’aggiornamento del piano della rete ospedaliera e per portare al tavolo regionale una proposta che tuteli le Comunità – ha detto il sindaco Firrarello- E sono tante le osservazioni da presentare ad un piano che ripeto umilia i territori di periferia.  Partiamo dal presupposto – continua – che questo territorio meriterebbe un ospedale di base con tutte le più importanti unità operative. Bene il nuovo piano non effettua neanche una equa distribuzione dei servizi in provincia e mette a rischio la capacità di intervento in casi di urgenza” Firrarello evidenzia che la riduzione dei posti letto di Medicina crea difficolta enormi nel ricoverare i pazienti; quest’ultimi provengono dalla provincia di Messina e da comuni come Adrano che in teoria dovrebbero essere serviti da altri presidi.

“L’assenza di una guardia attiva pediatrica non consente di intervenire nel caso in cui arrivassero piccoli pazienti con patologie acute gravi- ha continuato Firrarello- quali crisi convulsive, grave scompenso glicometabolico, insufficienza respiratoria ecc. La riduzione dell’attività e dei posti letto in chirurgia imporrà di trasferire tutti i pazienti presso altri presidi e non dimentichiamo che gli ospedali hub sono lontanissimi e che per i pazienti con patologie tempo dipendenti raggiungerli è rischioso”.  Per questo il sindaco ha invitato i colleghi dei Comuni di Randazzo, Maletto, Cesarò, San Teodoro, Maniace, Santa Domenica Vittoria, Floresta, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantara e Roccella Valdemone. “In un contesto in cui la salute e la sicurezza dei cittadini devono essere priorità assolute – afferma l’assessore alla salute del Comune di Bronte, Angelica Prestianni – la mobilitazione dei sindaci e la difesa dei servizi sanitari di base rappresentano un passo importante per contrastare le decisioni che rischiano di impoverire le risorse di questo territorio. La speranza è che questa mobilitazione porti a una revisione più equa e sostenibile della nuova rete ospedaliera regionale”.

Sulla tematica nuovo piano sanitario regionale c’è da registrare l’intervento di Cisl, Fp Cisl e Cisl Medici Catania: “In una visione complessiva della sanità territoriale e regionale, la nuova rete ospedaliera della Sicilia deve essere complementare e integrata con una riforma della medicina territoriale, così come definito dalla Missione 6 del PNRR e dal Decreto Ministeriale n. 77/2022. Definire e potenziare in via preliminare i servizi di prossimità, garantire la presa in carico dei bisogni di salute della popolazione sono priorità non eludibili. L’integrazione dei servizi sul territorio con le strutture dedicate alle  acuzie e alle lungodegenze, è requisito al fine di costruire un sistema sanitario in grado di rispondere, con efficienza e appropriatezza alle esigenze dei territori”.

È quanto affermano Maurizio Attanasio, Danilo Sottile e Carmelo Puglisi, segretari generali provinciali rispettivamente di Cisl, Cisl Fp e Cisl Medici, in occasione di quanto emerso dalla presentazione ai sindaci del territorio catanese del piano dell’Assessorato regionale alla Salute per il riordino delle strutture sanitarie nell’Isola, sia pubbliche che private.

“Da quanto al momento ci è dato sapere visto che stiamo aspettando il confronto – continuano Attanasio, Sottile e Puglisi – in alcuni ospedali è previsto il taglio dei posti di lunga degenza che non si comprende come verranno assorbiti nell’ambito degli ospedali di comunità, pensati proprio per gestire ricoveri a bassa intensità e garantire continuità clinico-assistenziale. Di questi, peraltro, non sappiamo ancora né quanti né quali saranno e, soprattutto, nulla si conosce circa il personale che dovrà garantire la funzionalità delle nuove strutture”.

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