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In Primo Piano

L’Ipab contro il Comune di Paternò, per l’Ente decreti ingiuntivi per 650 mila euro

I provvedimenti sono stati presentanti all’Ente nei giorni scorsi. Cresce l’attesa per la sentenza del Cga che dovrebbe mettere fine alla storia.

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Inizio d’anno amaro per il Comune di Paternò. L’Ente ha ricevuto 14 decreti ingiuntivi, per circa 650 mila euro; mittenti: i 14 dipendenti dell’Ipab “Salvatore Bellia” , stanchi di una situazione incerta che va avanti da anni.

Basti pensare che, ad oggi, le mensilità di stipendio arretrate vantate, hanno toccato quota 60.

Una storia contorta ed ingarbugliata, la loro, che ha subito un ulteriore cambio di rotta, in negativo, nel novembre del 2016, quando l’allora governatore dell’isola, Rosario Crocetta, emise un decreto che cancellava gli Istituti di pubblica assistenza e beneficenza in Sicilia, tutti sotto le dipendenze dell’Ente regionale. Chiaro l’obiettivo dell’allora presidente della Regione: liberarsi di questi Enti, per la quasi totalità con forti indebitamenti e in molti casi anche senza attività.

Per il “Salvatore Bellia”, però, esclusa la questione indebitamenti, l’Ente è sempre rimasto in attività, con il personale al lavoro, anche senza stipendio.

Di fatto, con il decreto della Regione, l’Ipab traghettava con il suo carico di debiti e crediti al Comune. Per tentare di salvare la struttura con la sua attività, ma salvare anche il Comune dall’inevitabile dissesto finanziario, visto i 2,5 milioni di debiti che il “Salvatore Bellia” aveva, l’allora sindaco, Mauro Mangano, avviò un ricorso al Tar di Catania.

La sentenza, arrivata nel gennaio del 2018, però, era sfavorevole all’Ente; secondo i giudici del Tribunale amministrativo, i dipendenti e l’intera attività dell’Ipab doveva traghettare al Comune. Da qui, con la giunta Naso, scatta il ricorso al Cga.

Nonostante l’udienza si sia tenuta un anno fa, della sentenza, ad oggi, non c’è traccia. Il Cga, secondo le ultime notizie, dovrebbe emettere la sentenza il 14 gennaio, salvo ulteriori slittamenti.

I lavoratori dell’Ipab, nonostante le incertezze, sono andati avanti. Per loro, ad oggi, invece di stipendi regolari sono sempre stati versati soltanto acconti, tanto da portare il numero di stipendi da pagare a quota 60.

In questo clima, non certo sereno, le recenti dichiarazioni, del sindaco Nino Naso e del commissario regionale dell’Ipab, Giovanni Rovito, sono state percepite come un affronto, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «La struttura non l’hanno tenuta aperta il sindaco e il commissario – evidenziano i dipendenti – ma noi. Forse il primo cittadino dimentica che il protocollo d’intesa tanto sbandierato prevedeva che il Comune integrasse le somme mancanti dello stipendio, cosa che non ha fatto. Con l’ampliamento dei posti letto, oggi passato a 35-37 unità, non abbiamo ottenuto nulla, ogni mese ci viene sempre e solo versato un acconto. Adesso diciamo basta.»

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Cronaca

Catania, tre incidenti stradali nelle ultime ore sulle strade etnee con diversi feriti

I sinistri si sono verificati sulla Tangenziale, sulla SS 284 in territorio di Paternò e lungo Viale Kennedy zona Playa

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Una serie di incidenti si sono registrati sulle strade del catanese nelle ultime ore. Sulla statale 284 in territorio di Paternò all’altezza dello svincolo per la città paternese si sono scontrate una Volkswagen T- Roc e uno scooterone di grossa cilindrata L’impatto che si sarebbe verificato lungo la corsia in direzione Adrano è avvenuto poco prima delle ore 21.30. Ad avere la peggio il conducente del mezzo a due ruote che indossava il casco. Sul posto due ambulanza del 118 che hanno soccorso il centauro trasportandolo in uno degli ospedali della zona; non si conoscono al momento le sue condizioni. Illesa ma sotto shock la famiglia che viaggiava sull’auto.  Il traffico ha subito pesanti rallentamenti per diverse ore. Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Paternò.

Altro incidente sempre ieri sera sulla tangenziale di Catania dove sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Catania; il sinistro si è verificato n direzione Siracusa, tra lo svincolo di San Gregorio e quello di Gravina di Catania all’interno di una galleria.  Nel violento impatto sono rimaste coinvolte tre autovetture fra cui una Fiat 500 con all’interno una ragazza di 25 anni incinta, rimasta incastrata tra le lamiere e che ha riportato fratture agli altri inferiori. Nelle altre auto c’erano una signora con due bambini e nell’altra ancora altre tre persone a bordo, tra cui una coppia di anziani. La squadra dei pompieri intervenuta ha operato insieme ai sanitari del Servizio 118 per estrarre la ragazza dalle lamiere. Sul posto sono intervenute tre ambulanze che hanno portato tutti i coinvolti in ospedale. Presente personale della Polizia Stradale e dell’Anas.

E questa mattina a Catania due auto si sono scontrate lungo viale Kennedy. A causa del violento impatto una delle due, è andata a sbattere contro un muretto ribaltandosi. Tre i feriti che non dovrebbero essere gravi.  Sul posto il personale del 118 per soccorrere le persone coinvolte, pompieri del distaccamento Catania Sud  e la polizia municipale.

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In Primo Piano

S.M. di Licodia, eletti i consiglieri dell’Unione Comuni Aree Interne

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Importante seduta consiliare, quella di ieri, all’interno del palazzo comunale di Santa Maria di Licodia, che prevedeva all’ordine del giorno l’elezione dei componenti del Consiglio dell’unione dei Comuni aree interne composto dai rappresentanti eletti all’interno dei civici consessi di Adrano, Biancavilla, Centuripe e Santa Maria di Licodia. Ancora una volta, a dettare la linea in aula, lo schieramento compatto di opposizione e indipendenti che hanno fatto quadrato contro l’amministrazione Buttò che aveva portato in aula il nome della consigliera Caterina Piemonte, la quale ha riportato 4 preferenze. A conquistare il posto all’interno del consiglio dell’area internta, sono stati invece consiglieri Grazia Ranno, Antonio La Delfa e Mariella Spalletta eletti con 7 preferenze ciascuno.

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) è una strategia avviata con il ciclo 2014-2020 basata su azioni di politica di coesione. Le aree interne, nascono con l’obiettivo di contrastare il declino demografico che caratterizza una porzione significativa del Paese, che corrisponde in larga parte ai territori montani, ma non solo. L’obiettivo è duplice: da una parte, si tratta di assicurare a tutti il pieno accesso ai diritti essenziali di cittadinanza (trasporto pubblico locale, istruzione e servizi socio-sanitari), dall’altro, di favorire lo sviluppo economico e migliorare la manutenzione del territorio stesso. La SNAI è sostenuta da risorse nazionali, prioritariamente indirizzate agli interventi sui servizi essenziali, e da fondi europei (FESR, FSE e FEASR), per il finanziamento di progetti di sviluppo locale.

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