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Maltempo, allerta arancione diramata dalla protezione civile regionale

Previste intense precipitazioni dalle 16 di oggi e fino alle 24 nelle zone del messinese e catanese nella costa ionica, allerta gialla, invece, dalla mezzanotte e per 24 ore nella zone di Catania, parte del messinese interno, e nelle zone di Caltanissetta e Siracusa

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Diramata dalla protezione civile regionale l’allerta arancione per intense precipitazioni dalle 16 di oggi e fino alle 24 nelle zone del messinese e catanese nella costa ionica. Allerta gialla dalla mezzanotte e per 24 ore nella zone di Catania, parte del messinese interno, e nelle zone di Caltanissetta e Siracusa. Anche oggi, per via del maltempo, pompieri in azione per aiutare automobilisti in panne.

Intervento dei vigili del fuoco di Randazzo e Linguaglossa sulla strada statale 120 dell’Etna e delle Madonie  in territorio di Castiglione di Sicilia La statale si è allagata e le sono rimaste bloccate; necessario l’intervento dei soccorsi che hanno messo in sicurezza gli automobilisti. Ha ceduto, sempre sulla statale 120, una parte del muro che la delimita.  Disagi anche in contrada Verzera sulla SP 7/II, sempre in territorio di Castiglione di Sicilia. Anche in questa circostanza sono stati soccorsi automobilisti rimasti in panne con le macchine.

Pompieri in azione anche ad Aci Sant’Antonio, dove la circonvallazione si sarebbe trasformata in una sorta di fiume. Diverse le autovetture intrappolate nell’acqua; sul posto i sommozzatori dei pompieri e i vigili del fuoco del distaccamento di Acireale intervenuti per mettere in sicurezza gli automobilisti.

Stato di emergenza regionale per le zone della Sicilia colpite gravemente dagli eventi alluvionali degli ultimi due giorni. Lo ha deliberato la giunta di governo convocata con urgenza per questo pomeriggio dal presidente della Regione, Renato Schifani.  Stanziati 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva per le spese impreviste del bilancio regionale per effettuare, nel più breve tempo possibile, gli interventi ritenuti indispensabili per rimuovere le situazioni di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi colpiti dai fenomeni meteorologici avversi del 19 e del 20 ottobre 2024.

Commissario straordinario per l’emergenza è stato nominato il dirigente generale del dipartimento Tecnico dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, Duilio Alongi.  “Dopo aver seguito costantemente l’evolversi della situazione dei giorni scorsi – dice Schifani – stiamo procedendo con tempestività e immediatezza, sia sul piano operativo sia su quello finanziario, per fronteggiare le criticità riscontrate in diverse zone della Sicilia. Nostro obiettivo fondamentale è quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e ripristinare la viabilità regionale lì dove è stata danneggiata gravemente”.  Nello specifico, sono cinque gli interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell’Autorità di bacino e della Protezione civile.

 

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Maltempo, allerta arancione in Sicilia per le successive 24-36 ore

Sono previste precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio o temporale; i fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento

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Allerta arancione in Sicilia a partire dalle ore 16 di oggi e per le successive 24-36 ore, a causa di condizioni meteorologiche avverse. L’allarme è stato lanciato dal dipartimento regionale della protezione civile. Sono previste precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio o temporale; i fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

“Si invitano tutti gli Enti e i Sindaci in particolare- si legge nella nota della protezione civile-  a predisporre le azioni di prevenzione previste nei propri piani di protezione civile in attuazione dei LIVELLI DI ALLERTA; LE FASI OPERATIVE VANNO ATTIVATE TRAMITE GECoS. In ragione delle criticità presenti nel territorio, le Autorità locali di protezione civile possono attivare Fasi Operative con livelli superiori a quelli del presente Avviso. IL DIRIGENTE GENERALE I responsabili locali di protezione civile sono invitati a prestare specifica attenzione alle condizioni meteorologiche locali e alle loro variazioni, talora non prevedibili e repentine, nonché ai conseguenti effetti al suolo anche se temuti o presumibili. Si raccomanda di: 1) dare tempestiva diffusione del presente Avviso e 2) informare la SORIS sull’evoluzione della situazione” si chiude così la nota della protezione civile regionale.

 

 

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Maltempo, cima dell’Etna imbiancata dalla grandine, ma il caldo persiste e non arretra

Le temperature sono crollate sul vulcano con delle piogge battenti che hanno interessato anche alcuni paesi della zona mentre Catania è avvolta dall’afa.

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foto Web

Il tempo ad agosto fa le bizze con la cima dell’Etna che si presenta imbiancata dalla grandinata delle scorse ore con un graduale abbassamento della temperatura. A Catania invece sono presenti 30 gradi con un tasso di umidità che fa aumentare notevolmente la percezione della temperatura reale. Sono i contrasti  per chi vive sul vulcano attivo più d’alto d’Europa e alle sue pendici.

Le temperature sono crollate sull’Etna che, come si nota anche dalle telecamere di sorveglianza dell’Ingv, si presenta con le sue cime imbiancate a circa 3.000 metri. Piogge battenti hanno interessato anche alcuni paesi della zona, mentre a Catania il cielo è coperto e la città è avvolta dall’afa.  Sul fronte vulcanico l’Ingv ha pubblicato il bollettino della settimana compresa il 19 e il 25 agosto scorsi, che segnala la presenza di attività di degassamento dai crateri sommitali, in particolare dal Sud-Est con breve emissione di cenere il 23 agosto.

L’ampiezza media del tremore vulcanico ha variato tra i valori medi e i valori bassi. L’attività termica osservata da satellite in area sommitale è stata generalmente di livello basso con qualche anomalia termica di livello moderato.  Il bollettino conclude segnalando la presenza di “attività stromboliana frequente dai crateri sommitali accompagnata da emissioni laviche” e che “non è possibile escludere un evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica con formazione di colonne eruttive, nubi di cenere e flussi piroclastici”.

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