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Cronaca

Mirabella Imbaccari, picchia la compagna dinnanzi ai figli minori, arrestato 33enne

I militari sono intervenuti a seguito della richiesta d’aiuto avanzata dalla donna che ha contattato direttamente la locale caserma dei carabinieri

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Arrestato dai carabinieri di Mirabella Imbaccari un 33enne per maltrattamenti in famiglia perpetrati ai danni della compagna.  L’ultimo episodio, avvenuto in presenza dei tre figli minorenni della vittima, di 7, 5 e 3 anni, si è verificato presso la loro abitazione che si trova a Mirabella Imbaccari. I militari sono intervenuti a seguito della richiesta d’aiuto avanzata dalla donna, che ha contattato direttamente la locale caserma carabinieri, spiegando al militare di servizio, con la voce singhiozzante per il pianto, di essere stata aggredita dal compagno.  Immediatamente i militari si sono recati presso l’abitazione segnalata, al cui interno hanno trovato la donna seduta su un divano del soggiorno che stringeva tra le braccia i tre figli in tenera età, mentre il 33enne ancora inveiva contro di lei nonostante l’arrivo delle forze dell’ordine.

I carabinieri hanno innanzitutto tentato di ricondurre alla calma l’uomo, contestualmente hanno ascoltato la vittima che ancora aveva sul collo e sulla guancia i segni della violenza subita. La donna, infatti, ha raccontato ai militari di avere avuto l’ennesima discussione con il compagno, a causa della cura degli affari domestici. Il litigio è degenerato: il compagno l’avrebbe dapprima aggredita verbalmente, per poi passare alle mani alla presenza dei tre bambini. Con fatica i carabinier sono riusciti a ricondurre il giovane alla ragione, al punto che, nonostante la loro presenza, avrebbe continuato ad offendere la compagna, per poi sferrare un pugno contro una porta di legno.  La donna ha riferito ai militari di una relazione costellata di aggressioni da parte del compagno. L’uomo è stato dapprima condotto in carcere e successivamente il GIP ne ha convalidato l’arresto, disponendo gli arresti domiciliari.

Cronaca

Catania, convalidato arresto di John Obama, accusato dell’omicidio del 30enne Santo Re

Il 37enne extracomunitario, irregolare sul territorio nazionale, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi

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John Obama, il 37enne posteggiare abusivo, originario dello Zimbabwe, accusato dell’omicidio di Santo Re, il pasticciere trentenne del bar “Quaranta”, ucciso a coltellate il 30 maggio scorso, nel lungomare Ognina di Catania, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi nella mattinata di oggi.

Il GIP ha convalidato il provvedimento e ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone, che coordina le indagini delle volanti e della squadra mobile della Questura di Catania, ha conferito l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita domani. Ad accusare il 37enne sono due testimoni oculari e le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.  L’indagato, che è fuggito dal luogo del delitto a piedi, quando è stato bloccato da agenti delle volanti, aveva i vestiti e le mani sporche di sangue. L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso di ricostruire le fasi dell’omicidio: Santo Re, terminata la giornata lavorativa, si è avviato verso la macchina parcheggiata nella discesa che conduce al porticciolo di Ognina.

Non appena è arrivato a metà della rampa, l’arrestato, che il pasticciere conosceva come posteggiatore abusivo che operava illegalmente in quella zona, gli si è parato davanti. Dopo qualche secondo, il 37enne ha sferrato alcuni fendenti in direzione del giovane che ha provato invano a difendersi indietreggiando.

La vittima, nonostante le gravissime ferite, è fuggita in direzione del bar Quaranta dove lavorava per chiedere aiuto, mentre il presunto assassino è fuggito. Proprio davanti al bar sostava in quei minuti un’ambulanza, che ha soccorso il pasticcere, accompagnandolo al vicino ospedale Cannizzaro dove poco dopo è morto nonostante tutti i tentativi dei medici per salvarlo. I colleghi di lavoro di Santo Re hanno riferito che la vittima conosceva bene l’indagato, al quale spesso tutti loro offrivano da mangiare.

 

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Cronaca

Valverde, schiaffi, minacce di morte e insulti alla ex: Arrestato 47enne

Nonostante fosse già sottoposto a un divieto di avvicinamento, si è presentato sotto casa della ex

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violenza genere

Nonostante fosse già sottoposto a un divieto di avvicinamento, si è presentato sotto casa della ex e ha iniziato a insultarla e minacciarla. È finito in manette un 47enne di Valverde, arrestato in flagranza dai Carabinieri di Aci Sant’Antonio.

Erano circa le 9:45 quando la donna, 38 anni, ha riconosciuto l’ex compagno dalla finestra e ha chiamato i militari. L’uomo, incurante delle misure cautelari, avrebbe inveito contro di lei con atteggiamenti aggressivi ed insulti. Così, una pattuglia, già in zona, è intervenuta rapidamente e lo ha trovato ancora sul posto, mentre tentava inutilmente di nascondersi dietro l’auto della donna.

Durante la denuncia, la vittima ha raccontato anche un’aggressione avvenuta due giorni prima: l’uomo l’aveva raggiunta sul lavoro, schiaffeggiata e minacciata di morte. Poi le aveva danneggiato l’auto. Per proteggere i figli, aveva scelto di non denunciare subito, ma l’escalation è proseguita.

L’arresto è stato convalidato. Il giudice ha disposto per l’uomo i domiciliari con braccialetto elettronico, resta salva la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

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