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Cronaca

Misterbianco, controllo del territorio, prevenzione per reati predatori e verifiche rispetto CdS

Complessivamente sono state identificate 144 persone, di cui 30 già note alle forze dell’ordine, e controllati 83 veicoli, 70 auto e 13 tra moto e scooter, contestando 20 sanzioni per oltre 20 mila euro.

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Dal calatino ai comuni etnei, passando per l’hinterland catanese e il centro cittadino. La Polizia di Stato ha rafforzato in tutta la provincia i controlli ad ampio raggio finalizzati a prevenire fenomeni di illegalità diffusa. Cosi nel pomeriggio di ieri i poliziotti hanno sottoposto a controllo il territorio del comune di Misterbianco e delle frazioni di Lineri e Montepalma. L’intervento ha visto impegnati quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, gli agenti della squadra cinofili e gli agenti della Polizia Locale di Misterbianco.

La presenza del cane poliziotto antidroga “Maui” ha consentito di svolgere una completa e accurata azione di prevenzione e controllo in diversi quartieri per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga a cominciare da alcune zone in cui, in passato, sono stati registrati episodi di ritrovamento e di cessione di sostanze stupefacenti.

Inoltre, il pattugliamento nelle strade e nelle piazze del territorio di Misterbianco ha permesso di svolgere un’importante attività di monitoraggio per scongiurare eventuali condotte illecite in grado di rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone. Al riguardo, sono stati istituiti posti di controllo sia fissi che dinamici nei punti d’accesso in città e nelle frazioni.

Complessivamente sono state identificate 144 persone, di cui 30 già note alle forze dell’ordine, e controllati 83 veicoli, 70 auto e 13 tra moto e scooter, contestando 20 sanzioni per oltre 20 mila euro.

Tre automobilisti sono stati sanzionati perché alla guida senza la revisione periodica del mezzo, per cui i veicoli sono stati sospesi dalla circolazione. Altri otto conducenti, invece, guidavano senza aver conseguito la patente o con una patente diversa rispetto a quella prevista dalla normativa per condurre uno specifico veicolo.

Quattro persone in sella ai mezzi a due ruote sono state fermate perché sorprese a guidare senza indossare il casco protettivo, mettendo a repentaglio la loro stessa incolumità. In questi casi, è scattato il fermo amministrativo dei quattro scooter.

Due automobilisti erano sprovvisti di assicurazione per la responsabilità civile per cui sono stati fermati e i mezzi sottoposti a sequestro amministrativo. In un altro caso, un soggetto continuava a circolare abusivamente con un veicolo che era già sottoposto a sequestro, mentre altri due automobilisti non hanno esibito i documenti richiesti.

 

Cronaca

Catania, “Venite, c’è un deposito di droga in una casa abbandonata”

Dopo la chiamata anonima, la Polizia sequestra 7 chilogrammi di cocaina in via Vittorio Emanuele

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Una chiamata anonima, in piena notte, per segnalare alla Polizia di Stato un deposito di droga in una casa abbandonata del centro storico. L’insolita segnalazione ha attivato l’immediato intervento dei poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania che, per verificare la fondatezza dell’informazione ricevuta, hanno compiuto un sopralluogo in un immobile abbandonato della centralissima via Vittorio Emanuele. Secondo quanto riferito ai poliziotti della Sala Operativa della Questura, due uomini, entrambi incappucciati, avevano da poco abbandonato qualcosa all’interno dell’edificio, sospettando che potesse trattarsi di sostanza stupefacente.

Gli accertamenti compiuti sul posto dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si sono rivelati particolarmente complessi, vista la presenza di ogni tipo di spazzatura e detriti nella casa fatiscente. Tra l’immondizia, i poliziotti hanno notato in un angolo un grosso zaino con sette grossi panetti di cocaina per un totale di oltre 7 chili. La droga è stata recuperata e sequestrata a carico di ignoti per essere poi sottoposta a tutte le necessarie analisi di laboratorio effettuate dalla Polizia Scientifica, prima della distruzione disposta dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Belpasso, acqua gratis: 5 denunciati dai Carabinieri

L’episodio si è verificato nella zona di via Giordano Bruno

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I Carabinieri della Stazione di Belpasso hanno denunciato cinque persone – quattro uomini di età compresa tra i 36 e i 52 anni e una donna di 39 – poiché ritenute responsabili del reato di furto aggravato, sulla base degli elementi raccolti e da verificare in sede giurisdizionale. L’episodio si è verificato nella zona di via Giordano Bruno, alla periferia del centro abitato di Belpasso, un’area caratterizzata prevalentemente da villette. Durante alcuni lavori di manutenzione alla condotta principale, i tecnici della società incaricata della gestione del servizio idrico hanno notato un’anomala perdita d’acqua dal sottosuolo.

Nel tentativo di individuare e risolvere il guasto, gli operatori hanno effettuato uno scavo, scoprendo che la perdita non era dovuta a un malfunzionamento bensì alla presenza di un tubo di adduzione installato abusivamente sulla condotta principale. Allertati immediatamente, i Carabinieri sono intervenuti sul posto e, alla presenza degli operai, hanno assistito allo scavo completo del tubo irregolare. Nel corso dell’ispezione, è emerso che lungo il percorso del tubo – esteso per alcune decine di metri – erano presenti ben cinque derivazioni, anch’esse abusive, collegate ad altrettante abitazioni.

I militari dell’Arma, con il supporto tecnico degli addetti della società idrica, hanno quindi effettuato l’accesso all’interno delle singole proprietà, accertando l’effettivo allaccio irregolare alla rete idrica pubblica. Al termine delle verifiche, sono stati identificati i cinque proprietari delle abitazioni interessate e nei loro confronti è scattata la denuncia per furto aggravato. L’attività investigativa dei Carabinieri ha permesso di interrompere un sistema illecito di approvvigionamento idrico e di tutelare un bene pubblico essenziale, come l’acqua. Resta, naturalmente, ferma la presunzione d’innocenza degli indagati fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

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