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Cronaca

Misterbianco e Pedara, controlli in due cantieri edili da parte dei carabinieri del NIL

Due imprenditori, una donna 72enne residente a Belpasso e un 45enne residente a Troina, sono stati denunciati perché ritenuti responsabili rispettivamente della mancata sorveglianza sanitaria sui lavoratori e del mancato deposito in sicurezza del materiale di cantiere

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I carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Catania NIL hanno effettuato controlli in ambito edilizio a Misterbianco e a Pedara, durante i quali è emersa una situazione di irregolarità nel settore, con particolare riferimento alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla regolarità delle posizioni lavorative.

Due imprenditori, una donna 72enne residente a Belpasso e un 45enne residente a Troina (EN), sono stati denunciati perché ritenuti responsabili rispettivamente della mancata sorveglianza sanitaria sui lavoratori e del mancato deposito in sicurezza del materiale di cantiere.

In particolare, durante la prima verifica, che ha riguardato un cantiere edile per la costruzione di appartamenti a Misterbianco, i carabinieri hanno accertato che i lavoratori non erano stati sottoposti alla prevista sorveglianza sanitaria, ovvero l’insieme di accertamenti medici finalizzati a tutelare la salute degli impiegati, in relazione alle condizioni di lavoro e ai rischi professionali. Nel cantiere, inoltre, i militari dell’Arma hanno trovato 2 lavoratori entrambi “in nero”, ovvero privi di regolare contratto.

Nel secondo cantiere interessato, invece, situato al confine tra Pedara e Mascalucia, su 2 lavoratori presenti, uno era privo di contratto e ovviamente di copertura assicurativa e contributiva.

Il titolare dell’attività è stato anche sanzionato per non aver depositato in sicurezza il materiale edile all’interno delle aree di lavoro.   A seguito di tali verifiche, è stato adottato il provvedimento di sospensione delle attività imprenditoriali per impiego di manodopera irregolare, con sanzioni complessive di oltre 10 mila euro a cui si aggiungono ammende per oltre 2 mila euro,  oltre al recupero di contributi previdenziali e assistenziali pari a 3 mila euro.

 

Cronaca

Biancavilla, piantine di cannabis nella terrazza di casa, arrestato 19enne

I poliziotti del commissariato di Adrano hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione, in una zona a forte densità abitativa. Da qui il controllo nell’abitazione

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A Biancavilla gli agenti del commissariato di Adrano hanno arrestato un 19enne per produzione e detenzione ai fini spaccio di marijuana. In particolare i poliziotti hanno scoperto quattordici piantine di marijuana, sistemate in appositi vasi, coltivate con cura sul tetto di casa dal 19enne.

I poliziotti hanno notato, dall’esterno, la presenza di diverse piantine identiche alla cannabis sativa, posizionate sulla terrazza di un palazzo nei pressi della circonvallazione di Biancavilla, in una zona a forte densità abitativa. Per fugare ogni sospetto sulla natura delle piantine, i poliziotti si sono presentati al portone dell’abitazione per effettuare un controllo approfondito, intervenendo con tempestività in modo da impedire qualsiasi forma di occultamento o di distruzione delle piante. Ad aprire la porta di casa è stata la madre del 19enne.

La perquisizione ha confermato le intuizioni dei poliziotti che, giunti nella terrazza a copertura dell’edificio, hanno individuato e recuperato, complessivamente, quattordici vasi con le piantine di cannabis.

Sul posto è stato trovato tutto l’occorrente per la coltivazione, come terriccio e fertilizzante, segno di una meticolosa cura prestata nelle fasi di produzione della cannabis. I poliziotti del commissariato di Adrano hanno ritenuto opportuno estendere la perquisizione anche agli altri ambienti dell’abitazione, rinvenendo nella stanza da letto del 19enne 2,8 grammi di marijuana contenuti in una boccia di vetro e diversi semi di cannabis per un peso di poco più di 14 grammi, per un valore commerciale di circa 15 euro a seme. Sulla sostanza è stata effettuata la verifica con il narcotest che ha confermato la presenza del principio attivo della marijuana.

Sempre all’interno della stanza sono stati trovati un bilancino di precisione e la somma di 450 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.  Agli agenti non è sfuggita la presenza di altre quattro bocce in vetro, vuote ma ancora intrise di residui di sostanza stupefacente.

Il giovane, presente in casa, si è assunto la responsabilità di quanto ritrovato e ha sottolineato che nessuno in famiglia fosse a conoscenza della sua attività illecita. Il 19enne su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato accompagnato presso le camere di sicurezza della Questura di Catania, dove è rimasto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato.

 

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Cronaca

Paternò, 37enne brontese spacciava a piede in centro, arrestato

L’uomo è stato notato dai carabinieri vicino ad un gruppo di giovani in via G.B. Nicolosi. Sottoposto a controllo all’interno di un marsupio nero che indossava sono stati trovati ben 9 involucri contenenti crack per un peso complessivo di quasi 5 grammi

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I carabinieri della compagnia di Paternò hanno arrestato un 37enne residente a Bronte, per “detenzione ai fini di spacci di sostanza stupefacente”.  In particolare, era circa l’una, quando la pattuglia ha scorto l’uomo mentre, con fare guardingo, percorreva a piedi via Gian Battista Nicolosi, stringendo nella mano qualcosa, per poi raggiungere un gruppo di ragazzi fermi poco più avanti.

Avendolo riconosciuto, l’uomo ha precedenti di polizia giudiziaria, i carabinieri hanno deciso di procedere ad un controllo ma, alla vista dei militari, alcuni dei giovani presenti nelle vicinanze si sono rapidamente allontanati. Raggiunto il 37enne, che è apparso subito nervoso per quell’accertamento, i militari hanno deciso di perquisirlo, scoprendo che aveva nascosto, nel pugno della mano, una dose di marijuana da 1,5 grammi.

All’interno di un marsupio nero che indossava sono stati trovati ben 9 involucri trasparenti contenenti crack per un peso complessivo di quasi 5 grammi e due ritagli di carta di alluminio, utilizzati per il confezionamento delle dosi.

L’uomo è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. e obbligo di dimora nel Comune di Bronte, mentre la droga sequestrata è stata trasmessa al laboratorio competente per gli accertamenti qualitativi e quantitativi.

 

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