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Cronaca

Misterbianco, incendio in un’abitazione, i carabinieri salvano un’anziana disabile

I militari dell’Arma hanno raggiunto il pianerottolo del terzo piano dove vi era la signora in piedi ma incapace di camminare autonomamente, quindi l’hanno portata a spalle, insieme al supporto medico, fino all’esterno dello stabile

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Scoppia un incendio al primo piano di un palazzo di via Galimberti a Misterbianco. A rimanere bloccata all’interno della propria abitazione un’anziana disabile che è stata salvata dai carabinieri della locale Tenenza. Ad allertare i militari dell’Arma è stata una donna che in preda al panico si è catapultata in caserma spiegando che l’incendio stava velocemente avvolgendo tutto il palazzo.  La pattuglia  appresa la notizia si è precipitata sul posto e ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco.

I militari giunti sul posto hanno delimitato la zona, e proprio durante le prime fasi dell’operazioni, hanno appreso, dalla proprietaria dell’appartamento in fiamme, una donna di 51 anni rimasta lievemente ustionata sulle braccia nel tentativo di domare le fiamme che, all’interno della sua veranda vi era la presenza di due bombole di Gpl.

Immediatamente hanno cercato dunque di raggiungere la veranda ma giunti sulla tromba delle scale hanno udito le grida di aiuto provenienti da un altro appartamento al terzo piano, le richieste di aiuto erano quelle di un’anziana disabile, costretta a letto e dipendente da una bombola d’ossigeno, che non poteva muoversi e quindi lasciare l’appartamento autonomamente.

Senza esitare, i carabinieri hanno raggiunto il pianerottolo dove vi era la signora in piedi ma incapace di camminare autonomamente. Dopo averla rassicurata, l’hanno quindi portata a spalle, insieme al supporto medico, fino all’esterno dello stabile, passando dal primo piano, dove erano presenti ancora le bombole di gas, avvolte dalle fiamme miracolosamente inesplose. L’anziana signora è stata affidata alle cure dei sanitari del 118 giunti  sul posto.

Nel frattempo, grazie all’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania  l’incendio è stato spento mentre le bombole sono state messe al sicuro, evitando ulteriori danni alla struttura e garantendo la sicurezza degli abitanti.

 

Cronaca

Zafferana Etnea, 19enne arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio

I cani antidroga, all’interno di una tracolla, hanno permesso di rinvenire 13 dosi di marijuana di tipo “skunk” già pronte per la vendita e altre 28 dosi ancora da confezionare oltre che un bilancino di precisione.

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A seguito di un’indagine certosina i Carabinieri hanno arrestato un 19enne di Zafferana Etnea per detenzione di droga ai fini di spaccio.  Il giovane è stato individuato dai militari dell’arma incuriositi dal continuo via vai dalla sua abitazione situata in via Cassone.

A seguito di servizi di appostamento e verifiche atte ad approfondire il profilo del ragazzo, i carabinieri con l’ausilio dei colleghi del nucleo cinofili di Nicolosi e dei cani antidroga “King” e “Ciro” hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione. Alla vista dei militari e, ancor di più, dei cani, il giovane ha da subito manifestato un evidente stato di agitazione e nervosismo, tanto da non riuscire quasi a proferire parola.

I cani, entrati immediatamente in azione, si sono diretti verso la cucina, dove hanno puntato con insistenza un marsupio poggiato sul tavolo, che è stato recuperato dal conduttore cinofilo. Aperta la tracolla, al suo interno sono state rinvenute 13 dosi di marijuana di tipo “skunk” già pronte per la vendita e altre 28 dosi ancora da confezionare oltre che un bilancino di precisione.

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Cronaca

Paternò, indagato imprenditore di 44 anni per omessa dichiarazione e autoriciclaggio

Disposto il sequestro preventivo di beni per un importo di euro 2.362.900,52, ossia denaro contante, somme giacenti sui conti correnti bancari, quote societarie, un autoveicolo, un motociclo, due ciclomotori e criptovalute giacenti in un portafoglio virtuale

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A Paternò Finanzieri della locale compagnia hanno sequestrato beni per 2,3 milioni di euro nei confronti del titolare di una ditta individuale attiva nel settore della vendita di contratti energetici e telefonici per presunti ricavi non dichiarati per oltre 12 milioni di euro e una conseguente evasione d’imposta per oltre 5,5 milioni di euro.

L’imprenditore di 44 anni è indagato per omessa dichiarazione e autoriciclaggio. Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip su richiesta della Procura su indagini della compagnia della guardia di finanza di Paternò basate anche sull’analisi di documenti acquisiti tramite le amministrazioni finanziarie lituane e tedesche. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe “predisposto un complicato sistema di autoriciclaggio, anche attraverso piattaforme di cambio valuta virtuale (exchange di criptovalute), con una banca con sede in Lituania, per un controvalore di circa un milione di euro”.

L’istituto di credito in questione, ricostruisce la Procura di Catania, è stato poi “chiuso dalle autorità locali per violazioni in tema di antiriciclaggio e di contrasto del finanziamento al terrorismo”. Il Gip, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo anche per equivalente, di somme, beni, disponibilità finanziarie e altre utilità in uso all’indagato e sino alla concorrenza della somma di 2.362.900,52 euro, valore corrispondente all’evasione al netto degli importi derivanti da accertamento induttivo valevoli esclusivamente in ambito amministrativo-tributario.

L’attività di polizia giudiziaria, eseguita dai finanzieri della compagnia di Paternò col personale del nucleo speciale Tutela privacy e frodi tecnologiche, ha permesso di sottoporre a sequestro penale denaro contante, somme giacenti sui conti correnti bancari, quote societarie, un autoveicolo, un motociclo, due ciclomotori e criptovalute giacenti in un portafoglio virtuale.

 

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