I carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato in flagranza un 40enne, responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Nei giorni scorsi la centrale operativa di Catania ha ricevuto una richiesta di intervento nel centro di Misterbianco, per una donna che poco prima era stata vittima di una violenta aggressione da parte del marito.
I militari giunti sul posto hanno trovato una 39enne seduta sul marciapiede al margine della carreggiata, la quale, visibilmente sofferente, era in quel momento assistita da alcune persone accorse in suo aiuto. I carabinieri hanno allertato l’ambulanza cercando di acquisire tutte le necessarie informazioni per la ricostruzione dei fatti. La vittima, infatti, tra le lacrime ha raccontato agli investigatori di essere stata brutalmente picchiata dal marito per futili motivi e, quindi, di essere riuscita a salvarsi solo fuggendo all’esterno dell’abitazione dove ha potuto chiedere aiuto ai vicini. Affidata la signora alle cure dei sanitari, nel frattempo arrivati sul posto, sono subito scattate, da parte della pattuglia, le ricerche dell’uomo che, chiaramente, si era allontanato da casa.
I carabinieri però, che conoscevano bene il 40enne, in forza dei sui specifici trascorsi giudiziari, hanno quindi battuto “palmo a palmo” tutti i luoghi dove il malvivente avrebbe potuto essere, rintracciandolo poco dopo a casa della madre. L’uomo, consapevole della gravità del suo comportamento non ha opposto alcuna resistenza ai militari che lo hanno quindi bloccato e condotto in caserma. La vittima, invece, trasportata d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ospedale di Paternò, è stata subito presa in cura dai medici che, dopo averla visitata, l’hanno dichiarata guaribile in 30 giorni per le gravi lesioni, fratture e contusioni subite. L’uomo è finito in carcere, dopo la convalida del fermo.
Nella circostanza è opportuno ricordare l’iniziativa “noi Carabinieri possiamo aiutarti”: il comando provinciale dell’Arma ha sottolineato che “sei vittima di maltrattamenti, puoi chiedere aiuto e supporto tramite i numeri 112 NUE o 1522 entrambi disponibili h24, oppure puoi recarti presso un qualsiasi presidio dell’Arma dei Carabinieri presente sul territorio nazionale. “Non rimanere in silenzio … chiedi aiuto!”