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Misterbianco: una strada alla memoria di Lino Leanza

Il sindaco Corsaro: “Giusto tributo ad un grande maestro di buona politica”.

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Sono passati 10 anni dalla scompa di Lino Leanza e l’Amministrazione comunale di Misterbianco rende noto che il tratto finale di via Madonna degli Ammalati, che conduce al sito archeologico di Campanarazzu, sarà ufficialmente intitolato alla memoria dell’onorevole Lino Leanza.
Proprio questa mattina è arrivata la delibera della Giunta guidata dal sindaco Marco Corsaro. Con questa iniziativa, l’Amministrazione intende rendere omaggio a una figura politica di rilievo che ha dedicato gran parte della propria vita al servizio del territorio etneo e della Sicilia, a dieci anni esatti dalla sua scomparsa.
Così l’attuale sindaco ha voluto commentare l’iniziativa: «Abbiamo scelto di intitolare questo tratto così simbolico del nostro territorio a Lino Leanza  per onorare la memoria di un uomo politico di grande spessore, profondamente legato alla nostra comunità. Siamo orgogliosi di tributargli tale omaggio a dieci anni dalla sua scomparsa. Leanza è stato un maestro di buona politica, un esempio da seguire, un instancabile aggregatore di energie che trovava la sua massima realizzazione nell’impegno per il bene comune. Egli ha avuto un rapporto speciale con Misterbianco, sostenendo concretamente progetti culturali e di valorizzazione del territorio. Fu tra i principali promotori del recupero e della tutela del sito archeologico di Campanarazzu, oggi luogo identitario e memoria storica per tutti i misterbianchesi. La via che conduce alla nostra Antica Chiesa Madre, in fase di ulteriore valorizzazione, porterà così proprio il suo nome. Il suo contributo – conclude Corsaro – resta vivo nelle opere e nei risultati che ha aiutato a realizzare»

Nato a Maletto nel 1957, misterbianchese d’adozione, Nicola “Lino” Leanza ha avuto una lunga e intensa carriera politica. Più volte assessore, ai Beni Culturali e alla Famiglia, nei governi della Regione Siciliana, e per oltre vent’anni è stato una figura centrale nella politica siciliana. Uomo di dialogo e di equilibrio, è stato promotore di numerose iniziative culturali e legislative, in particolare nel campo dell’istruzione, dei beni culturali e dello sviluppo locale. Consigliere e Assessore alla Provincia Regionale di Catania negli anni ‘90, nel 2001 è stato eletto per la prima volta all’Assemblea Regionale Siciliana nella XIII legislatura, riconfermato poi alle Regionale del 2006, del 2009 e del 2012. Nel gennaio del 2008 ha ricoperto le funzioni di Presidente della Regione Siciliana per l’ordinaria amministrazione, fino alla fine di aprile dello stesso anno. Per un breve periodo è stato anche deputato alla Camera dei Deputati (2006 e 2008).
Guida e punto di riferimento, per molti anche oltre gli schieramenti politici. È scomparso prematuramente nel 2015.

Cronaca

Paternò Calcio, presentata la nuova dirigenza, i tifosi sognano

Il neo patron Yahya Kirdi ha promesso tanti nuovi acquisti di spessore per portare il Paternò nel calcio che conta. E’ pronto anche ad impegnarsi nel sociale ed a investire in città

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E’ iniziato ufficialmente il corso del nuovo Paternò Calcio targato Yahya Kirdi, l’imprenditore di origini siriane con cittadinanza canadese, attivo nel settore petrolifero a Dubai. La cerimonia di presentazione è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, all’interno della conferenza di Palazzo Alessi alla presenza di almeno 500 tifosi del Paternò assiepati sia all’interno che all’esterno della sede del consiglio comunale intonando cori da stadio. Presenti oltre al nuovo proprietario, il presidente Jamil Kamal, il vicepresidente Gustavo Rantuccio, la consigliera Carmen Castorina, Fabio Virgillito e Davide Cicero e altri componenti della futura dirigenza. Presenti il sindaco Nino Naso e alcuni assessori tra i quali Luigi Gulisano e Antonello Longo.

Alla presentazione anche il neo tecnico Peppe Pagana, apparso particolare emozionato.

 

Soddisfatto il sindaco Nino Naso che ha sposato questo progetto, targato Yahya Kirdi con grande entusiasmo. Il neo patron ha proposto al primo cittadino di diventare Presidente Onorario del Paternò calcio.

L’assessore allo sport Luigi Gulisano ha ringraziato l’ex presidente Ivan Mazzamuto per sette anni di calcio in cui sono arrivate importanti vittorie

Il patron Yahya Kirdi  e il presidente Jamil Kamal, che ha fatto da traduttore, hanno caricato i tifosi con le loro parole, promettendo tanti nuovi acquisti di spessore per portare il Paternò nel calcio che conta. Il neo patron è pronto anche ad impegnarsi nel sociale ed investire in città. Ha promesso che nelle prime giornata di campionato l’ingresso allo stadio sarà gratuito.

Il ritiro partirà da venerdì a Ragalna e si terrà al Totuccio Carone

Ed ieri è arrivata una nota dell’ex presidente Ivan  Mazzamuto: “Si chiude una straordinaria pagina di storia del Paternò Calcio – spiega il Presidente Ivan Mazzamuto -, sancito negli anni dal ritorno in Serie D e dalla vittoria di 1 Coppa Italia regionale di Eccellenza ed 1 Coppa Italia Nazionale, che rimarranno per sempre nei nostri ricordi. Non posso nascondere né un pizzico di emozione né un po’ di commozione ripercorrendo le stagioni in rossazzurro uniche sia per me che per il mio entourage che ha lavorato con dedizione, passione e professionalità. Ringrazio tutti coloro che ci sono stati accanto, soprattutto i veri tifosi del Paternò Calcio, che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno.  Do il mio benvenuto al neo presidente Yahya Kirdi e al suo nuovo gruppo dirigenziale, sperando di vedere presto il nostro Paternò nelle categorie che questa piazza merita”.

 

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Cronaca

ARS, inchiesta in corso, il Presidente Galvagno: “Escludo dimissioni prima che si pronunci un giudice”

“Al momento non ho né una conclusione delle indagini né una richiesta di rinvio a giudizio, ripeto ‘richiesta’ che è cosa diversa dal rinvio a giudizio” ha detto Galvagno

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“Non ho sentito Giorgia Meloni, ma sento quotidianamente il coordinatore regionale Luca Sbardella, ho dato la massima disponibilità al collegio dei probiviri del partito dove sarò ascoltato, credo, nei prossimi giorni. Al momento non ho né una conclusione delle indagini né una richiesta di rinvio a giudizio, ripeto ‘richiesta’ che è cosa diversa dal rinvio a giudizio”.

A dirlo  presidente dell’Ars Gaetano Galvagno nel corso della cerimonia del ventaglio a Palazzo dei Normanni, rispondendo ai giornalisti in merito all’indagine della procura di Palermo che riguarda nove persone, tra cui l’esponente di FdI. “Conoscete il mio rispetto per le istituzioni. Ma dimettermi prima del pronunciamento di un giudice su una richiesta del Pm che ancora non c’è? Al momento non posso dire cosa succederà” ha detto anche il presidente dell’Ars.

Sul lavoro nel Parlamento siciliano Galvagno ha detto che “ci sono leggi e riforme, come quella sui Consorzi di bonifica, che non sarebbero state approvate in aula neanche se a presiedere fosse stato Maradona. Il punto è che c’è un diffuso bipolarismo, ma non in senso politico, cioè due poli. C’è bipolarismo in qualche deputato al momento del voto”.

Lo stato di salute dell’Assemblea, per Galvagno,  è positivo: in due anni e mezzo di legislatura sono state presentati, ha spiegato, 960 ddl contro gli 872 della passata legislatura; 809 parlamentari e 151 governativi; contro i 779 parlamentari e i 93 governativi dello stesso periodo della scorsa legislatura. Approvate 79 leggi più 6 leggi voto, a fronte di 65 leggi e 3 leggi voto, con un incremento del 20% dei testi legislativi varati; su 79 leggi approvate, quelle impugnate sono 6, rispetto alle 17 leggi impugnate su 65 del medesimo periodo della scorsa legislatura.

“In accordo con il presidente della Regione Renato Schifani – ha spiegato – ho una proposta di abolizione del voto segreto, questo Parlamento ha la possibilità di scrivere una pagina importante. Mi auguro che su questo si possa trovare un dialogo anche con le opposizioni e mi auguro soprattutto che nessuno chieda il voto segreto nel momento in cui si dovesse votare questa riforma”.

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