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MOUNTETNA, Il progetto per la salvaguardia dell’area etnea

Nuove strategie per la tutela del patrimonio culturale e naturale

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Conferenza Programmatica del Progetto “MONTETNA abitare il vulcano, memorie tecniche e natura”

Il Parco dell’Etna, con il patrocinio dell’Assessorato regionale del Territorio e Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana, della Fondazione Federico II e il supporto operativo dell’Archeoclub d’Italia, lancia un’importante iniziativa per la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale e naturale dell’area etnea. Si tratta del progetto “MONTETNA abitare il vulcano, memorie tecniche e natura”, finalizzato a promuovere una gestione armonica e rispettosa del territorio del Parco, che comprende il Monte Etna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Un patrimonio da preservare e valorizzare

Il sito “Monte Etna” è stato incluso nella World Heritage List per la sua eccezionale importanza geologica e geomorfologica, come testimonianza dei principali periodi dell’evoluzione della Terra. Un patrimonio universale che include non solo le peculiarità naturali del vulcano, ma anche la ricca storia e cultura delle sue comunità. Attraverso il progetto “MONTETNA”, l’Ente Parco si propone di avviare un processo di salvaguardia di un patrimonio diffuso, costituito da manufatti storici ormai in rovina, come antichi monasteri, case, magazzini e palmenti, che rischiano di scomparire o di essere snaturati da interventi incongrui.

Il progetto ha come obiettivo primario la salvaguardia di queste memorie storiche e architettoniche, promuovendo una riflessione multidisciplinare per creare un “catalogo di buone prassi” che possa guidare i futuri interventi di restauro e ristrutturazione. Questo approccio vuole conciliare la tradizione con l’innovazione, attraverso un’architettura che enfatizzi la memoria del passato senza rinunciare alle soluzioni moderne.

Un processo partecipato e multidisciplinare

Il progetto si articola in diverse fasi, tra cui una Conferenza Programmatica che inaugurerà le attività e offrirà uno spazio di riflessione e confronto tra esperti, istituzioni e cittadini. La conferenza sarà seguita da attività di ricerca e studio, workshop e laboratori di prototipizzazione per lo sviluppo di modelli innovativi di gestione e valorizzazione del Parco. L’obiettivo è coinvolgere attivamente le università, gli ordini professionali (architetti, ingegneri), esperti del Monte Etna, nonché le istituzioni locali e le realtà associative presenti nel territorio.

Tra gli interventi previsti, verranno analizzati e modellizzati i manufatti più significativi del Parco, come l’Ex Convento dei Benedettini, sede dell’Ente Parco, il Palmento, che sarà trasformato in area museale, i ruderi delle prime costruzioni storiche, le mura di cinta e i serbatoi idrici. Tutti questi elementi, che costituiscono la memoria storica del vulcano e delle sue genti, saranno oggetto di un catalogo che diventerà una guida per il restauro e la ristrutturazione degli edifici presenti nell’area del Parco.

Un modello per il futuro del Parco dell’Etna

Il progetto, infatti, non si limita alla conservazione, ma punta anche alla creazione di un modello di sviluppo sostenibile per il Parco, che tenga conto delle esigenze moderne senza compromettere il valore storico, naturale e paesaggistico del sito. Un modello che possa servire da esempio per altre aree protette e siti UNESCO.

Nel corso dei lavori prenderanno parte numerose autorità, tra cui il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, l’Assessore regionale del Territorio e Ambiente, i rappresentanti dei comuni del Parco, il Sindaco della Città Metropolitana di Catania, e numerosi esperti del settore. Il progetto sarà anche un’occasione di confronto con la cittadinanza, invitata a partecipare attivamente alle attività e a contribuire con idee e proposte.

Il Commissario Straordinario Giovanni Riggio esprime soddisfazione per l’iniziativa, che rappresenta un passo fondamentale verso un futuro in cui il Parco dell’Etna non solo venga protetto, ma anche vissuto in modo consapevole e rispettoso. L’iniziativa ambisce a rafforzare l’identità culturale del territorio, stimolando un dialogo tra passato, presente e futuro, per garantire la sua tutela e valorizzazione anche per le generazioni a venire.

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Militello in Val di Catania, visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica ha inaugurato il plesso scolastico ‘Pietro Carrera’, di recente ristrutturato e adeguato alle norme antisismiche

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FOTO PAGINA SOCIAL PRESIDENTE ARS GAETANO GALVAGNO

Grande  feste ed entusiasmo oggi pomeriggio a Militello In Val di Catania per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha inaugurato il plesso scolastico ‘Pietro Carrera’, recentemente ristrutturato e adeguato alle norme antisismiche. Il Capo dello Stato è stato accolto da un paese in festa con esposte numerose bandiere Tricolori e manifesti di benvenuto.

A salutare il suo arrivo, tra gli altri, il governatore Renato Schifani, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il ministro Nello Musumeci, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il questore Giuseppe Bellassai, il sindaco metropolitano di Catania Enrico Trantino e il sindaco di Militello in Val di Catania, il deputato regionale del Pd Giovanni Burtone.

Il taglio del nastro è stato preceduto da un atto di omaggio agli Eroi della Resistenza e della Repubblica partigiana dell’Ossola, ai giardini pubblici comunali, e davanti all’area monumentale che ricorda anche il carabiniere Salvo D’Acquisto, i Caduti di tutte le guerre e le vittime del terrorismo.

“È necessario garantire nell’intero territorio del nostro Paese servizi adeguati, collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini, per tutte le donne e gli uomini del nostro Paese- ha detto Mattarella- Nel nostro Paese tante città, come Militello Val di Catania, tante aree interne o montane sono protagoniste della storia. Le aree interne, montane, delle piccole isole coprono il 60% del nostro territorio, ci vivono 13 milioni di nostri concittadini. Sono per il nostro paese una ricchezza non solo storica e di memoria. Conservano una immensa ricchezza di patrimonio artistico e culturale. Sono aree che richiedono un intervento costante”.

Subito dopo l’inaugurazione il Presidente Mattarella si è recato al Palazzetto dello sport dove ha avuto modo di “incontrare” la cittadinanza. “Accolgo con grande attenzione l’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a non sottovalutare il problema delle aree interne, che rappresentano una parte fondamentale del nostro territorio e della nostra identità. Questi luoghi, spesso trascurati, necessitano di politiche dedicate che garantiscano sviluppo, servizi essenziali e il diritto a una vita dignitosa per i cittadini che vi risiedono”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani: “In questo contesto ritengo che il sistema delle ex Province, con l’elezione diretta, rappresentasse uno strumento fondamentale per assicurare maggiore attenzione istituzionale a questi territori. Agendo come enti intermedi tra i Comuni e la Regione, infatti, garantivano una risposta più rapida ed efficace ai bisogni della popolazione e una presenza più vicina alle specificità locali. Auspico che si possa ritornare presto a questo modello di governance, restituendo così centralità a questi enti e valorizzandone il ruolo per il rilancio delle aree interne e per la costruzione di un equilibrio territoriale più giusto e sostenibile” ha concluso Schifani.

Soddisfatto il sindaco Giovanni Burtone: “La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello Val di Catania non è stato un evento solo per la nostra comunità ma per tutta la Sicilia e per tutti quei comuni medio piccoli che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia- ha detto il sindaco Giovanni Burtone- E’stato accolto con un  bagaglio di attese, speranze, difficoltà, paure che solo chi vive in quella cosiddetta Italia “minore” può comprendere. Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, ha assunto carattere di evento straordinario”.

Il Presidente dell’ ARS  Gaetano Galvagno ha specificato che “ è sempre un privilegio accogliere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua terra d’origine. Oggi pomeriggio è stato emozionante assistere alla restituzione del palasport e della scuola ‘Pietro Carrera’ alla comunità di Militello in Val di Catania. Un istituto scolastico, in particolare, è il luogo della vita, il secondo nucleo formativo naturale dopo la famiglia e vederlo rinascere alla presenza del Capo dello Stato rappresenta il fiorire di nuove energie. Per questo facciamo nostro il messaggio del Presidente Mattarella sostenendo un territorio che, al pari di altri nella nostra Isola e del resto della Nazione, ha sempre bisogno di attenzioni e sostegno”.

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Militello in Val di Catania, oggi pomeriggio visita del Presidente Sergio Mattarella

L’arrivo del Capo dello Stato è previsto per le 16.30 quando depositerà una corona di alloro al monumento dei Caduti, successivamente inaugurerà il plesso scolastico “Pietro Carrera” e infine al Palazzetto dello sport incontrerà la cittadinanza

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Visita istituzionale nel pomeriggio di oggi a Militello in Val di Catania da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’arrivo del Capo dello Stato è previsto per le 16.30 quando depositerà una corona di alloro al monumento dei Caduti, successivamente inaugurerà il plesso scolastico “Pietro Carrera”, recentemente ristrutturato; infine il Presidente della Repubblica si recherà al Palazzetto dello sport dove incontrerà la cittadinanza.

Ad accogliere il Capo dello Stato il sindaco Giovanni Burtone. “La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello Val di Catania non è un evento solo per la nostra comunità ma per tutta la Sicilia e per tutti quei comuni medio piccoli che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia- scrive Burtone sulla sua pagina social-  Avverrà il giorno dopo quella che nel calendario civile del Paese non è solo la festa della Epifania ma anche la tragica ricorrenza della barbara uccisione per mano della mafia di Piersanti Mattarella, figura straordinaria di una Sicilia che voleva cambiare.

Lo accoglieremo con il bagaglio di attese, speranze, difficoltà, paure che solo chi vive in quella cosiddetta Italia “minore” può comprendere. Il suo discorso di fine anno è stato come al solito pieno di contenuti e rappresenta davvero quella bussola sulla quale calibrare la nostra rotta di amministratori locali. Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti.

Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via. L’inverno demografico si sta trasformando in glaciazione e non è solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, assume carattere di evento straordinario. In un mondo globalizzato e sempre connesso in cui purtroppo gli echi delle guerre ci ricordano che la natura umana ha limiti che ci fanno ricadere sempre negli stessi errori e che ci preoccupano per il futuro” .

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