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Cronaca

Motta S.Anastasia, incidente lungo strada “Policara”, un ferito

Sul posto pompieri di Paternò e agenti della locale polizia municipale

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Incidente stradale(ancora tutta da accertare l’esatta dinamica del sinistro), questo pomeriggio a Motta Sant’Anastasia, poco prima delle ore 15, lungo la strada “Policara”.

Un’autovettura, per cause in corso di accertamento, è uscita fuori strada finendo nell’area incolta che costeggia la strada.

Scattato l’allarme sul posto sono arrivati i pompieri del distaccamento di Paternò che hanno messo in sicurezza il mezzo, mentre la persona che si trovava alla guida dell’utilitaria, sarebbe stata condotta in ospedale, per gli accertamenti del caso, da un’ambulanza del 118. Non si conoscono al momento le sue condizioni. Per i rilievi agenti della locale polizia municipale.

Cronaca

Paternò, tolleranza zero contro gli automobilisti indisciplinati, oltre 50 multe

I mezzi multati erano in sosta non consentita nel centro storico cittadino , ossia in Piazza Indipendenza, Piazza Regina Margherita, Via Emanuele Bellia, via G.B. Nicolosi, Via Vittorio Emanuele e in via Strano

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Mano pesante oggi da parte della polizia municipale di Paternò, la quale in poche ore ha elevato multe per oltre 50 automobilisti “indisciplinati”. Si tratta di autovetture parcheggiate su marciapiedi, in doppia fila, all’altezza di incroci. Contravvenzioni che non hanno nulla a che fare con il mancato rispetto delle fasce orari imposte dagli stalli a pagamento.

E’ di qualche migliaio di euro il bilancio complessivo delle multe elevate questa mattina: si parte dada 42 euro per arrivare a 165 euro. Si tratta di autovetture in sosta non consentita nel centro storico cittadino in Piazza Indipendenza, Piazza Regina Margherita, Via Emanuele Bellia, via G.B. Nicolosi, Via Vittorio Emanuele e in via Strano.

Proprio in quest’ultima strada c’è da registrare un “vivace dialogo” tra il comandante della polizia municipale di Paternò Antonino La Spina e un automobilista che non “avrebbe digerito” la multa che gli sarebbe stata inflitta. Un dialogo durato qualche minuto che non è passato inosservato al punto tale che per ben due volte sarebbe transitata in zona una pattuglia dei carabinieri della locale compagnia per verificare che tutto fosse sotto controllo. Controlli che sono proseguiti anche nel corso della giornata.

 

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amministrazione

Catania, riqualificazione quartiere San Cristoforo, questa mattina incontro al comune

Alla riunione hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Commissario Straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, il sindaco Enrico Trantino e l’intera Giunta Comunale. Obiettivo intervenire con progetti funzionali in un’area ad alta vulnerabilità sociale

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A Catania questa mattina a Palazzo degli Elefanti, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Commissario Straordinario di Governo, Fabio Ciciliano, hanno incontrato il sindaco Enrico Trantino e l’intera Giunta Comunale di Catania per una riunione di aggiornamento dedicata al Piano straordinario di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale e ambientale, funzionali ai comuni o alle aree metropolitane ad alta vulnerabilità sociale, previsto dal decreto-legge cosiddetto “Caivano” del 31 dicembre 2024, nel quale è incluso il quartiere di San Cristoforo.

“L’obiettivo è, partendo con questo intervento, di coinvolgere i ministri interessati ed è immaginabile che, ciascuno per la propria parte, ci saranno altri interventi, in pieno accordo e recependo le proposte del Comune e della Regione per ulteriori riqualificazioni. Stiamo soltanto al primo capitolo e poi contiamo di scriverne insieme molti altri”.

A dirlo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Occorre, ha sottolineato quest’ultimo, “creare alternative a piazze di spaccio con luoghi positivi dove lo sport, la cultura e la ricreazione costituiscono offerte che danno le Istituzioni rispetto alle capacità coattive delle organizzazioni criminali”.

“E’ una partita importante – ha osservato il sottosegretario – che si gioca a tutto campo e che presuppone la continuità del lavoro delle forze di polizia, ma che va oltre, declinando un intervento a tutto tondo per il quale il territorio, e soprattutto il concorso della popolazione è essenziale”. Perché, ha spiegato Mantovano, “è difficile ottenere il consenso soltanto con il contrasto, quello che le mafie spesso hanno a livello sociale con prodotti malsani e criminali”, e quindi, ha concluso, “va sostituito con un consenso che si basa sulla concretezza delle strutture e di chi le animerà, così come è avvenuto a Caivano con modelli positivi”.

 

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