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Cronaca

Nicolosi, genitore aggredisce docente dell’Alberghiero “Rocco Chinnici”

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 ed i Carabinieri. Oscure le cause di tale gesto

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Vile aggressione, questa mattina, all’interno dell’IPSSAT “Rocco Chinnici”, sede centrale di Nicolosi, nei confronti di un docente. Secondo quelle che sarebbero le prime sommarie informazioni, il docente – un collaboratore del dirigente scolastico – che si trovava all’interno dell’istituto dove si stavano svolgendo gli esami di Stato, sarebbe stato raggiunto da un genitore di un’alunna diplomatasi lo scorso anno subendo la violenza da parte dell’uomo. Al momento non sono note le cause che avrebbero portato il genitore a un gesto di tale gravità, che ha lasciato sconcertati  sia il personale scolastico che gli studenti presenti che hanno assistito alla scena. Il docente, che presentava delle ferite al capo, è stato immediatamente soccorso da un’ambulanza del 118 che si è portata sul posto dopo una chiamata al NUE 112 da parte dei colleghi della vittima. Ad intervenire, anche i Carabinieri di Nicolosi che hanno subito avviato le indagini per comprendere le circostanze che hanno portato a questo gesto violento. A seguito dell’aggressione, il docente è stato trasferito al Cannizzaro di Catania per ulteriori accertamenti e cure mediche. Questo episodio di violenza in ambiente scolastico solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza degli insegnanti e del personale scolastico che spesso si ritrova ad essere vittima di genitori violenti e senza scrupoli. A preoccupare sono anche le statistiche su questi fenomeni, che indicano un trend in aumento degli episodi di violenza nelle scuole, sia fisica che verbale, contro gli insegnanti. Un fenomeno, spesso sottovalutato, ma che presenta delle conseguenze di non poco cono sia per le vittime, ma anche per l’intero ambiente educativo. Gli insegnanti, il cui compito è educare e formare le future generazioni, si trovano invece a dover affrontare minacce alla loro sicurezza. Adesso, per l’aggressore, potrebbe scattare una denuncia per lesioni.

Cronaca

Catania, spacciatori in trasferta arrestati dai carabinieri della compagnia di Piazza Dante

Complessivamente i militari hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante trovato, 230 euro, ritenuto provento attività di spaccio, è stato sequestrato.

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I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante hanno arrestato un ragazzo e una ragazza di 19 anni, entrambi di Caltagirone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante un giro di pattugliamento che prevedeva anche ispezioni all’interno dei parcheggi pubblici per prevenire i furti di auto, i militari dell’Arma, all’interno di uno di questi parcheggi situato nei pressi di un grosso store all’ingresso della città di Catania, hanno notato due utilitarie che si muovevano con atteggiamento sospetto.

Gli investigatori hanno osservato che una delle due auto si è avvicinata al mezzo con a bordo i due occupanti e, dopo un rapido scambio, si è subito allontanata facendo perdere le proprie tracce. Il comportamento è apparso inequivocabile: si sarebbe verificato un passaggio di droga. A quel punto, i carabinieri

hanno deciso di pedinare i due soggetti per sorprenderli durante un altro scambio e ottenere maggiori conferme. Tuttavia, considerando il traffico e per evitare che potessero essere persi di vista, su Strada Cardinale di San Giorgio, in un momento in cui erano certi che non potessero più fuggire, hanno deciso di intervenire e li hanno bloccati.

Messi in sicurezza, da un primo controllo sul posto, non veniva rinvenuto nulla di illegale, quindi, gli investigatori hanno deciso accompagnati negli uffici della Compagnia di Piazza Dante per eseguire le verifiche in modo più approfondito.

In effetti, durante le successive perquisizioni personali, all’interno degli indumenti della ragazza sono stati rinvenuti 2 panetti di hashish del peso lordo complessivo di 200 grammi, mentre il ragazzo è risultato in possesso della somma di 230 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio.

L’attività investigativa è poi proseguita con le perquisizioni domiciliari presso le rispettive abitazioni a Caltagirone, eseguite con il supporto dei militari della locale compagnia. Presso l’abitazione del ragazzo, occultato all’interno di un cuscino nella camera da letto, è stato rinvenuto un involucro contenente ulteriori 120 grammi di hashish, oltre a un bilancino di precisione.

Complessivamente, i carabinieri hanno sequestrato 320 grammi di hashish. Il denaro contante è stato sottoposto a sequestro.

I due giovani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

 

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Cronaca

Paternò, incendio in Piazza Nino La Russa, fiamme minacciano abitazioni

Non è stato possibile accertarne l’origine. Mentre un altro rogo. nel primo pomeriggio di ieri, ha devastato l’ex velodromo “Salinelle”, bruciando rifiuti ma anche effetti personali degli stranieri che vi abitavano fino a qualche giorno indietro.

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Fiamme nella tarda mattinata di oggi a Paternò, poco dopo mezzogiorno, in Piazza Nino La Russa, a pochi passi dalla centralissima Piazza Vittorio Veneto.  L’incendio si è sviluppato nei pressi di un’area incolta di Piazza La Russa (ex giardino Moscato) a ridosso proprio degli edifici che si trovano in Piazza Vittorio Veneto. Area incolta ricca anche di rifiuti di ogni tipo.

Il denso fumo era ben visibile da lontano. I residenti sono stati costretti a chiudere le finestre delle proprie abitazioni in quanto gli appartamenti rischiavano di essere invasi dal fumo.  Sul posto per spegnere il rogo i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Solo poco prima delle ore 14 sono state ripristinate le condizioni di sicurezza. Non è stato possibile accertare l’origine del rogo.

E’ sempre a Paternò, nel primo pomeriggio di ieri, si è sviluppato un grosso incendio all’interno dell’ex velodromo “Salinelle”. A bruciare spazzatura ma anche vestiario, appartenente ai tanti “ospiti” stranieri che fino a qualche giorno addietro alloggiavano al suo interno.

Non è stato possibile accertare la matrice del rogo che potrebbe, comunque, essere dolosa. A spegnere il rogo pompieri di Paternò con il supporto di un’autobotte proveniente dalla sede del comando provinciale di Catania.

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