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Cronaca

Nicolosi, genitore aggredisce docente dell’Alberghiero “Rocco Chinnici”

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 ed i Carabinieri. Oscure le cause di tale gesto

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Vile aggressione, questa mattina, all’interno dell’IPSSAT “Rocco Chinnici”, sede centrale di Nicolosi, nei confronti di un docente. Secondo quelle che sarebbero le prime sommarie informazioni, il docente – un collaboratore del dirigente scolastico – che si trovava all’interno dell’istituto dove si stavano svolgendo gli esami di Stato, sarebbe stato raggiunto da un genitore di un’alunna diplomatasi lo scorso anno subendo la violenza da parte dell’uomo. Al momento non sono note le cause che avrebbero portato il genitore a un gesto di tale gravità, che ha lasciato sconcertati  sia il personale scolastico che gli studenti presenti che hanno assistito alla scena. Il docente, che presentava delle ferite al capo, è stato immediatamente soccorso da un’ambulanza del 118 che si è portata sul posto dopo una chiamata al NUE 112 da parte dei colleghi della vittima. Ad intervenire, anche i Carabinieri di Nicolosi che hanno subito avviato le indagini per comprendere le circostanze che hanno portato a questo gesto violento. A seguito dell’aggressione, il docente è stato trasferito al Cannizzaro di Catania per ulteriori accertamenti e cure mediche. Questo episodio di violenza in ambiente scolastico solleva ancora una volta interrogativi sulla sicurezza degli insegnanti e del personale scolastico che spesso si ritrova ad essere vittima di genitori violenti e senza scrupoli. A preoccupare sono anche le statistiche su questi fenomeni, che indicano un trend in aumento degli episodi di violenza nelle scuole, sia fisica che verbale, contro gli insegnanti. Un fenomeno, spesso sottovalutato, ma che presenta delle conseguenze di non poco cono sia per le vittime, ma anche per l’intero ambiente educativo. Gli insegnanti, il cui compito è educare e formare le future generazioni, si trovano invece a dover affrontare minacce alla loro sicurezza. Adesso, per l’aggressore, potrebbe scattare una denuncia per lesioni.

Cronaca

Etna, in attività il cratere voragine dove si registra una colata lavica intracraterica

In atto anche una debole attività stromboliana iniziata nella notte tra il 13 e 14 giugno scorsi che ha provocato il lancio di materiale piroclastico all’interno della depressione craterica

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L’Etna da qualche settimana è nuovamente attiva e personale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Etneo, presente nell’area sommitale del vulcano ha segnalata l’emissione di una colata lavica intracraterica che dal cratere voragine si dirige all’interno del cratere bocca nuova, ed in particolare all’interno del cratere a pozzo bocca nuova2. In atto anche una debole attività stromboliana al cratere voragine, iniziata il 13/14 giugno, che ha provocato il lancio di materiale piroclastico all’interno della depressione craterica.

L’ampiezza media del tremore vulcanico, a seguito di un graduale incremento si attesta su valori medio-alti. Il centroide della sorgente è localizzato nell’area del cratere di sud-est  ad una elevazione di circa 2.5 km sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è bassa e le sorgenti degli eventi sono essenzialmente localizzate al cratere di sud -est. Tuttavia, è da segnalare che il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici e la loro localizzazione potrebbero essere stati influenzati dall’elevato rumore dovuto alla presenza di forte vento in quota che ha caratterizzato la settimana.

Per quanto riguarda le deformazioni del suolo non si registrano variazioni significative alle reti di monitoraggio. L’attività del cratere voragine dell’Etna sta diventando sempre più spettacolare e si vede anche da diversi abitati. “Siamo stati sull’Etna per osservare questa attività da vicino nelle serate del 26 e 27 giugno 2024, geologi dell’INGV e dell’Università di Catania” ha scritto sulla propria pagina social il vulcanologo Boris Behncke

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Cronaca

Acireale, arrestato 42enne avrebbe aggredito e minacciato di morte i genitori

Da quanto accertato dalle forze dell’ordine l’uomo da almeno tre anni avrebbe avuto atteggiamenti “violenti” verso il padre e la madre

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Tentativo di estorsione, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Sono  i reati contestati ad un uomo di 42 anni arrestato dalla polizia di stato del locale commissariato; da quanto accertato dalle forze dell’ordine l’uomo da almeno tre anni avrebbe minacciato e aggredito i genitori.  Rientrato in Italia dopo un’esperienza lavorativa all’estero, il 42enne avrebbe avuto atteggiamenti violenti quasi ogni giorno anche per futili motivi che sarebbero sfociati in vere e proprie aggressioni nei confronti dei genitori. In una occasione avrebbe afferrato per il collo la madre, che si era salvata grazie all’intervento del fratello minore.

A chiedere l’intervento degli agenti è stato quest’ultimo dopo che il fratello all’alba si sarebbe introdotto nella camera da letto dei genitori mentre ancora dormivano; li avrebbe minacciato di morte e avrebbe preso il padre a pugni in testa accusandolo di aver guastato il cambio della sua autovettura e intimandogli di provvedere immediatamente alla riparazione. All’arrivo degli agenti nell’abitazione familiare il 42enne avrebbe continuato a minacciare di morte i familiari.

Da quanto appreso dagli agenti, l’uomo avrebbe assunto atteggiamenti violenti quasi con cadenza giornaliera, per qualsiasi aspetto dalla qualità del cibo preparato, gettando i piatti in aria, alla contrarietà rispetto ai comportamenti tenuti dai suoi genitori, lanciando oggetti o danneggiando le suppellettili. Le reazioni dell’uomo sarebbero finite spesso con aggressioni fisiche nei confronti dei familiari, come quando avrebbe afferrato la madre per il collo, scampando quest’ultima a conseguenze peggiori, solo grazie all’intervento del fratello minore.

 

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