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Cronaca

Nicolosi, salvato turista francese di 28 anni che si era perso sull’Etna

L’escursionista a causa della nebbia anzichè tornare verso il Rifugio Sapienza si è diretto verso la Valle del Bove

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Diverse squadre di soccorritori sono intervenuti, nella giornata di ieri, sull’Etna a prestare aiuto a un  turista francese di 28 anni che si era perso in località Etna Sud – Rifugio Sapienza. Il turista, raggiunti i 2700 metri di quota ha perso l’orientamento per via della nebbia ed invece di ritornare verso il piazzale del Rifugio Sapienza, si è diretto verso la Valle del Bove. Disorientato, intorno le 14,00, ha fatto una chiamata di soccorso ed inviato la segnalazione della propria posizione. 

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Acireale, il Nucleo SAF dei vigili del fuoco, il Soccorso Alpino della Guardia di finanza ed il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.  I soccorritori lo hanno individuato e raggiunto e si sono accorti che presentava già segni di ipotermia. Messo al sicuro su una barella il turista è stato portato a valle dai soccorritori e consegnato al personale sanitario del servizio 118 presente sul posto con delle ambulanze.

Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico evidenzia che in caso di richiesta di soccorso per un incidente in ambiente impervio (ambiente montano e collinare, sentiero, parete di roccia, falesia, gole fluviali, grotte, ambiente innevato o ghiacciato etc.) o in caso di persone disperse in ambiente montano ed impervio, si può richiedere l’intervento del CNSAS mediante il Numero Unico delle Emergenze 112, specificando sempre che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente impervio o a rischio evolutivo sanitario. Una volta che la centrale NUE 112 ha trasferito la richiesta di soccorso alla Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria 118, è necessario richiedere esplicitamente agli operatori della centrale 118 l’intervento del Soccorso Alpino per la risoluzione dell’incidente in ambiente montano ed impervio.

Cronaca

S.M. Di Licodia, incendio in abitazione di via Stefania Senia

Sul posto i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò

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Un incendio si è sviluppato questa mattina all’interno di una casa disabitata in via Stefania Senia a Santa Maria di Licodia. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò che hanno subito messo in sicurezza la struttura domando le fiamme. Presenti all’interno dell’abitazione diverso materiale in legno e 6 bombole di gas. Al momento rimangono aperte tutte le ipotesi. Non si registrano danni ne a persone ne ad altre strutture.

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Cronaca

Catania, arrestati dalla polizia due fratelli gemelli di 38 anni per tentato omicidio

Alla base del fatto di sangue ci sarebbero problematiche legate alla relazione sentimentale tra la vittima e la compagna, madre dei due fratelli

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Arrestati dagli agenti della Squadra Mobile e delle volanti della Questura di Catania  due fratelli gemelli di 38 anni accusati di tentato omicidio in concorso e di porto di strumenti atti ad offendere. Le indagini hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come i due arrestati sarebbero gli autori di “gravi condotte illecite” perpetrate ai danni di un 56enne. In particolare, le indagini che hanno avuto origine dalla segnalazione giunta alla sala operativa, di una lite avvenuta in piazza Mercato, nel rione Monte Po, a seguito della quale una persona era rimasta gravemente ferita poiché raggiunta da più colpi di arma da taglio. Sebbene in via Gaetano Di Giovanni, il luogo segnalato non vi fosse la presenza di alcun soggetto, i poliziotti hanno notato alcune tracce ematiche, un tagliabalsa per poi scorgere delle persone intenti ad indicare la presenza della persona ferita.

Giunti sul posto e trovata la vittima insanguinata, con evidenti lacerazioni alle mani, al capo e al fianco sinistro, è stata identificata e fatta trasportare dal personale del 118, nel frattempo, allertato, presso l’ospedale “San Marco”, in codice rosso. Sul luogo teatro degli eventi, oltre agli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti già presenti, sono stati inviati agenti specializzati del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, per il sopralluogo e per repertare tracce ematiche e tagliabalsa. Dalle indagini è emerso che dopo una prima accesa lite avvenuta telefonicamente tra uno dei fratelli e la vittima, per problematiche legate alla relazione sentimentale tra quest’ultima e la compagna, madre degli autori del delitto, entrambi i fratelli si sarebbero presentanti, a bordo della loro autovettura, sotto l’abitazione del 56enne, ingaggiando una animata discussione degenerata poi nel tentato omicidio.

Nel corso delle serrate indagini, presso un altro nosocomio cittadino, si è presentato con un coltello, a suo dire, sottratto alla vittima durante le fasi di colluttazione, parimenti posto sotto sequestro, uno dei due fratelli, il quale, dopo essere stato medicato, con diagnosi di “piccola infrazione della porzione superiore del versante anteriore delle ossa nasali. FLC del naso”, prognosi di 30 giorni, è stato condotto negli uffici della Squadra Mobile, dove ha reso spontanee dichiarazioni, confermando sostanzialmente le responsabilità sue e del fratello, rintracciato quest’ultimo in serata presso la sua abitazione.

Dalle risultanze di indagine acquisite è emerso che il tentato omicidio sarebbe maturato nel contesto familiare, per la disapprovazione della relazione tra la vittima e la compagna, madre dei fratelli. I due fratelli sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza in attesta dell’udienza di convalida dinnanzi al Giudice per le indagini preliminari. Il ferito è ricoverato in terapia intensiva e rianimazione, con prognosi riservata, per aver riportato “ferite da taglio multiple con iniziale compromissione emodinamica, ferite (multiple) di sede non specificata, con complicazioni”.

 

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