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Cronaca

«Paga per stare tranquillo», a Bronte l’incubo di un 60enne molestato

Telefonate a casa, minacce, la richiesta di denaro. Poi la trappola dei carabinieri e l’arresto per estorsione.

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo hanno arrestato, per il reato di estorsione continuata, un pregiudicato brontese, Nunzio Gardani.

Tutto inizia nel settembre 2018, quando la vittima, un sessantenne messinese, si trasferisce a Bronte per lavoro e affitta un’abitazione. Poco dopo, i primi problemi, che subisce quasi tutti i giorni, soprattutto in ore serali e notturne: continue molestie presso la propria abitazione con il campanello di casa fatto suonare più e più volte.

Quello che può sembrare un banale scherzo da ragazzi, si trasforma in una costante e reiterata condotta intimidatoria fatta anche di frequenti minacce telefoniche con le quali viene rappresentato alla vittima che per garantire la propria sicurezza e tranquillità deve eseguire pagamenti nelle mani di Gardani. Inizia così l’odissea dall’uomo che è costretto a cedere importanti somme di denaro, per un totale di quasi 20mila euro, per potere godere della tranquillità.

La vittima aveva anche subito un furto in abitazione e anche stavolta gli era stato proposto di poter recuperare, dietro pagamento, la refurtiva trafugata. È stato proprio questo avvenimento che ha convinto l’uomo a denunciare quanto subiva ormai da alcuni mesi alla stazione dei carabinieri di Bronte.

I militari si sono immediatamente messi al lavoro, fino a quando in seguito all’ennesima richiesta di denaro da parte di Gardani, hanno “accompagnato” la vittima allo scambio di denaro. Subito dopo la cessione della busta contenente 2.500 euro, i militari, appostati nelle vicinanze, hanno arrestato l’uomo e recuperato tutto il denaro che è stato restituito al legittimo proprietario.

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Cronaca

Paternò, vandalismo nella collina Storica: croci divelte e lanciata dalla Chiesa di Santa Maria dell’Alto

Grande indignazione in città per quanto compiuto questa notte

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Nella notte appena trascorsa, la storica collina che ospita la Chiesa di Santa Maria dell’Alto è stata teatro di un atto vandalico che ha suscitato grande indignazione nella comunità locale. Due delle tre croci, simbolo di fede e tradizione, poste nel sagrato della chiesa, sono state divelte e lanciate lontano dal sacrato. Un gesto che, per la sua natura sacrilega, ha scosso profondamente i residenti della zona e i fedeli, che da sempre considerano quel luogo un punto di riferimento spirituale e culturale.

Le croci, che decorano il sagrato della chiesa, hanno un valore simbolico non solo religioso, ma anche storico. Sono parte di una tradizione che si tramanda da generazioni, contribuendo a mantenere viva la memoria della comunità e la sua identità culturale. Il gesto di chi ha compiuto questo atto di profanazione ha sollevato una forte reazione tra i cittadini, che in queste ore stanno esprimendo la loro rabbia e la loro tristezza per quanto accaduto. “Un atto assolutamente intollerabile”, hanno commentato in città. “Questo gesto non solo offende la nostra fede, ma colpisce l’intera comunità che da anni si è sempre sentita legata a questo luogo sacro”. Le autorità locali sono state informate dell’incidente e hanno avviato le indagini per risalire agli autori di questo gesto.

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Cronaca

Paternò, Polizia di Stato controlla diversi braccianti agricoli extracomunitari

Due stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato di Adrano in Via della Regione per ulteriori accertamenti finalizzati a verificare la loro posizione sul territorio nazionale

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Ancora controlli a Paternò da parte degli agenti del commissariato di Adrano e della Questura di Catania. Nel pomeriggio di ieri i poliziotti del commissariato adranita, supportati dalla polizia municipale di Paternò, hanno identificato e controllato diversi lavoratori stranieri del Nord Africa presenti in città per la campagna agrumicola.

L’attività di controllo si è principalmente concentrata tra Piazza Indipendenza e Piazza Regina Margherita. Numerosi i cittadini extracomunitari, soprattutto di nazionalità marocchina e tunisina, che sono stati sottoposti a controllo. Ieri, visto il maltempo imperversare nelle Sicilia orientale e quindi l’impossibilità di recarsi a lavoro nei campi, le due principali piazze cittadine pullulavano di cittadini stranieri; quest’ultimi sono stati controllati dai poliziotti per verificare la loro posizione sul territorio nazionale.

Forze dell’ordine che hanno controllato anche un furgone che trasportava braccianti agricoli, sempre stranieri che facevano ritorno in città dopo una giornata di lavoro. Alla fine dei controlli due stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato di Adrano in Via della Regione per ulteriori accertamenti.

 

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