Cronaca
«Paga per stare tranquillo», a Bronte l’incubo di un 60enne molestato
Telefonate a casa, minacce, la richiesta di denaro. Poi la trappola dei carabinieri e l’arresto per estorsione.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo hanno arrestato, per il reato di estorsione continuata, un pregiudicato brontese, Nunzio Gardani.
Tutto inizia nel settembre 2018, quando la vittima, un sessantenne messinese, si trasferisce a Bronte per lavoro e affitta un’abitazione. Poco dopo, i primi problemi, che subisce quasi tutti i giorni, soprattutto in ore serali e notturne: continue molestie presso la propria abitazione con il campanello di casa fatto suonare più e più volte.
Quello che può sembrare un banale scherzo da ragazzi, si trasforma in una costante e reiterata condotta intimidatoria fatta anche di frequenti minacce telefoniche con le quali viene rappresentato alla vittima che per garantire la propria sicurezza e tranquillità deve eseguire pagamenti nelle mani di Gardani. Inizia così l’odissea dall’uomo che è costretto a cedere importanti somme di denaro, per un totale di quasi 20mila euro, per potere godere della tranquillità.
La vittima aveva anche subito un furto in abitazione e anche stavolta gli era stato proposto di poter recuperare, dietro pagamento, la refurtiva trafugata. È stato proprio questo avvenimento che ha convinto l’uomo a denunciare quanto subiva ormai da alcuni mesi alla stazione dei carabinieri di Bronte.
I militari si sono immediatamente messi al lavoro, fino a quando in seguito all’ennesima richiesta di denaro da parte di Gardani, hanno “accompagnato” la vittima allo scambio di denaro. Subito dopo la cessione della busta contenente 2.500 euro, i militari, appostati nelle vicinanze, hanno arrestato l’uomo e recuperato tutto il denaro che è stato restituito al legittimo proprietario.

Cronaca
Biancavilla, arrestato dalla polizia 22enne per detenzione di droga, arma e munizioni
Ad arrestarlo gli agenti del commissariato di Adrano, i quali da tempo avrebbero avuto il sospetto che potesse detenere dello stupefacente

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente nonché di arma da fuoco clandestina e delle relative munizioni. Sono i reati contestati dagli agenti del commissariato di Adrano ad un uomo di 22 anni di Biancavilla che è stato arrestato dai poliziotti adraniti. Gli agenti da tempo avrebbero avuto il sospetto che l’uomo potesse detenere all’interno della propria abitazione della droga; cosi i poliziotti hanno predisposto un mirato servizio di appostamento finalizzato ad accertare la fondatezza di tale sospetto.
Avuta la certezza che il 22enne si trovasse all’interno della propria abitazione, i poliziotti hanno deciso di accedervi e di procedere alla perquisizione di tutti i locali di sua pertinenza. All’interno del garage, i poliziotti hanno rinvenuto diverse buste contenenti più di 600 involucri di marijuana. Le dosi erano pronte per essere immesse sulla piazza di spaccio di Biancavilla. Procedendo nella perquisizione, i poliziotti hanno trovato, occultato all’interno di una scatola, un fucile a doppia canna, calibro 16, con matricola abrasa; dentro la stessa scatola si trovavano anche 16 cartucce di cui due già inserite e pronte a essere esplose. La perquisizione ha portato inoltre al rinvenimento di 3 bilancini di precisione, solitamente utilizzati per pesare la quantità di sostanza stupefacente necessaria per il confezionamento delle singole dosi e materiale per il confezionamento della marijuana. Il biancavillese è stato arrestato e condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.
Cronaca
Paternò, sgomento per la morte del 31enne Andrea Borzì, tifoso e sportivo paternese
Un malore improvviso non ha lasciato scampo al giovane, sposato e padre di un bambino di appena due anni

C’è sgomento e incredulità a Paternò, ma anche ni comuni limitrofi, per la morte del 31enne Andrea Fazio, deceduto per un malore improvviso all’interno della propria abitazione nella giornata di ieri. Un malore che non gli avrebbe lasciato scampo. Andrea Borzì era un ragazzo molto conosciuto in città, soprattutto per essere un appassionato di calcio e tifoso del Paternò; era anche uno sportivo visto che disputava spesso partite di calcetto. Si sarebbero rilevati inutili i tentativi di aiutarlo. Lascia la moglie e un bambino di 2 anni. Centinaia i messaggi di cordoglio lasciati sui social da amici e parenti , ma anche da semplici cittadini.
“Ci siamo conosciuti nei campi di gioco, tanti tornei insieme e contro, ma a sapere che da oggi non ci sei più mi sento davvero triste, tutto ciò mi ha lasciato senza parole, una giovane vita è volata in cielo R.I.P. ANDREA BORZi’” scrive un amico del 31enne. “La morte pone fine a una vita, non a un legame-Buon viaggio Andrea,amico della sud e grande tifoso del nostro amato Paternò. Riposa In Pace” si legge in un post su Facebook, nel gruppo “Curva Sud Paternò”; ed ancora messaggio di cordoglio del “Juventus Official Fan Club di Paternó”: “Ci stringiamo con un caloroso abbraccio, alla famiglia Borzí, per la prematura perdita del nostro amato socio Andrea. Sgomento e sconforto ci affliggono fin dalle prime ore del mattino”. Il Paternò Calcio in “tutte le sue componenti si stringe intorno alla famiglia Borzì per la prematura scomparsa di Andrea, giovane tifoso dei nostri colori. Il cordoglio alla famiglia da parte nostra in questi momenti di immenso dolore”. I funerali saranno celebrati oggi alle 12 nella chiesa di “San Biagio” in via Messina 100 a Paternò.
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