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Cronaca

Palagonia, l’assurda morte del piccolo Simone, proclamato lutto cittadino

Sul fronte indagini la Procura di Caltagirone mantiene il massimo riserbo che sono condotte dai carabinieri che in queste ore stanno valutando la posizione del 35enne alla guida del mezzo

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Foto "Livesicilia"

C’è sgomento e incredulità a Palagonia per la morte di Simone Lagona il 12enne morto in un incidente stradale, sabato pomeriggio in via Garibaldi, a seguito dello scontro tra una Golf Volkswagen condotta da un trentacinquenne e un monopattino elettrico su cui viaggiavano la vittima e un coetaneo rimasto ferito ma non è in pericolo di vita. Simone lascia un fratello e una sorella, mentre c’è solo negli occhi della madre e del padre, un perché al quale non è semplice dare una risposta. Intanto qualcuno ha lasciato dei mazzi di fiori sul luogo della tragedia. I commissari straordinari del comune di Palagonia insediatesi oltre un anno addietro, proclameranno il lutto cittadino il giorno in cui saranno celebrati i funerali del piccolo Simone.

La Commissione straordinaria ha esteso ai dirigenti scolastici delle scuole cittadine di ogni ordine e grado di ricordare Simone con iniziative educative “ossia stimolare una riflessione nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado sul valore della vita umana e sul rispetto delle regole. La disposizione dei commissari prevede la disposizione delle bandiere a mezz’asta in segno di lutto e sarà invitata la cittadinanza a partecipare alle esequie di Simone. Analoghe disposizioni sono state estese alle attività commerciali che dovranno chiudere durante i funerali per segno di vicinanza alla famiglia.

Sul fronte indagini la Procura mantiene il massimo riserbo con i carabinieri della compagnia di Palagonia che avrebbero acquisto le immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona per ricostruire la dinamica dell’incidente: nell’impatto tra auto e monopattino elettrico il 12enne è morto sul colpo. Investigatori che in queste ore stanno valutando la posizione del 35enne alla guida dell’auto. La Procura ha disposto l’esame autoptico sul corpo di Simone. Solo dopo la consegna della salma saranno celebrati i funerali.

Cronaca

Sicilia, 83 roghi in un solo giorno e 27 ancora attivi

Le province più colpite sono Catania, Caltanissetta e Agrigento. La maggior parte degli interventi ha riguardato incendi di vegetazione

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Giornata ad alta criticità per la Sicilia sul fronte incendi. Sono 83 i roghi registrati oggi, 14 luglio 2025, in tutto il territorio regionale. Di questi, 27 risultano ancora attivi, con Catania tra le province più colpite: 22 incendi totali, di cui 10 ancora in corso. Seguono Caltanissetta con 19 episodi (6 attivi) e Agrigento con 12 incendi (4 ancora in fase di spegnimento). Fiamme anche nei territori di Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. La maggior parte degli interventi (ben 57) ha riguardato incendi di vegetazione, mentre 5 sono stati classificati come incendi boschivi e 21 come episodi di altra natura.

Fin dalle prime ore del mattino, sono al lavoro le squadre operative del Corpo Forestale della Regione Siciliana, coordinate dalla Sala operativa regionale, in sinergia con i Vigili del fuoco. A supporto delle operazioni anche le strutture della Protezione civile e numerose associazioni di volontariato, attive nelle aree colpite per fornire assistenza logistica e supporto operativo. Nei casi più complessi si è reso necessario l’impiego di mezzi aerei: quattro Canadair e gli elicotteri regionali sono intervenuti in cinque situazioni critiche. Tra queste, un incendio boschivo a Mazzarino (Caltanissetta) e incendi urbani a Belpasso e Castiglione di Sicilia (Catania), Buccheri (Siracusa) e Itala (Messina), dove le fiamme hanno minacciato anche le aree abitate. Particolarmente delicata la situazione a Mazara del Vallo, in località Tre Fontane, dove un incendio si è sviluppato in prossimità di abitazioni: i Vigili del fuoco hanno richiesto il supporto delle organizzazioni di volontariato, coordinate dalla Protezione civile regionale.

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Cronaca

Catania-Messina, mattinata da incubo sulla tangenziale: lunghe code e un furgoncino andato a fuoco

Traffico congestionato anche a causa di un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale

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Lunedì nero per la viabilità catanese dal momento che la tangenziale in direzione Messina si è trasformata in un lungo serpentone di auto bloccate, in una mattinata che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. A paralizzare il traffico, una sequenza di eventi critici che hanno colpito contemporaneamente la stessa area. Tra le cause, certamente, un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale, in particolare nella corsia riservata al Telepass. Il restringimento della carreggiata ha costretto i veicoli a rallentare drasticamente, generando in breve tempo chilometri di coda a partire dallo svincolo di San Giorgio. A peggiorare la situazione, poco dopo i caselli, un furgoncino, per cause ancora in via di accertamento,ha preso fuoco, obbligando le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. L’incendio ha comportato la chiusura parziale della carreggiata, rendendo ancora più difficoltoso il deflusso del traffico già congestionato.

Inoltre, un violento rogo è divampato nelle campagne adiacenti l’autostrada, sollevando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza e creando ulteriore allarme tra i viaggiatori. Il risultato: oltre sette chilometri di coda e una situazione ancora lontana dalla normalità. Si raccomanda di evitare la zona e valutare percorsi alternativi, in attesa che le condizioni permettano una regolare ripresa della circolazione.

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