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Cronaca

Palagonia, sequestrati ad una azienda materiali contraffatti con loghi “Arancia Rossa Sicilia I.G.P.”

Dagli accertamenti è emerso che la ditta non sarebbe iscritta al circuito del prodotto certificato e non sarebbe quindi autorizzata a utilizzare tali marchi. I militari dell’Arma hanno denunciato i tre rappresentanti legali della società

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Prosegue l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella tutela del “Made in Italy” agroalimentare e nella salvaguardia delle filiere certificate, come dimostrano i risultati ottenuti dai carabinieri della compagnia di Palagonia che hanno denunciato a piede libero tre persone per i reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari e frode in commercio aggravata.

L’attività, condotta con il supporto specialistico del Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare ha interessato un’azienda agrumaria con sede nella contrada Vanghella di Palagonia.   Nel corso del controllo presso lo stabilimento, i carabinieri hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro penale oltre novecento cassette in cartone e decine di bobine di etichette, tutte riportanti i loghi e le diciture riconducibili alla filiera dell’Arancia Rossa di Sicilia I.G.P., marchio ufficialmente tutelato a livello europeo.

Dagli accertamenti, infatti, è emerso che la ditta non sarebbe iscritta al circuito del prodotto certificato e non sarebbe quindi autorizzata a utilizzare tali marchi. I militari dell’Arma hanno denunciato i tre rappresentanti legali della società: un uomo di 35 anni residente a Palagonia, una donna di 34 anni residente a Roma e un’altra donna di 62 anni, anche lei residente a Palagonia.

L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle azioni poste in essere dall’Arma dei Carabinieri per garantire la trasparenza commerciale e contrastare ogni forma di concorrenza sleale, tutelando sia il consumatore finale che il lavoro onesto degli operatori delle filiere agroalimentari certificate.

 

Cronaca

Catania, minore sorpreso a spacciare nel parco giochi, arrestato

Perquisito è stato trovato con tre dosi di marijuana e 100 euro nella tracolla, mentre in un capannone dove i carabinieri hanno notato che il giovane si era recato sono state recuperate altre 44 dosi di marijuana per un peso complessivo di 100 grammi

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E’ stato sorpreso a spacciare droga tra le giostrine di un parco, nel quartiere San Giorgio di Catania. Il pusher è un giovanissimo di soli 15 anni, colto in flagranza dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante.

L’intervento dei militari dell’Arma si inserisce tra le costanti attività di repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare tra i ragazzi. Inoltre, il costante monitoraggio di piazze e strade, soprattutto delle aree periferiche consente un efficace controllo del territorio e un monitoraggio di quanto accade in prossimità di luoghi particolarmente frequentati.

In questo caso, l’osservazione del parco giochi ha permesso di constatare movimenti sospetti. I Carabinieri, in borghese e con un’auto di copertura, si sono appostati in modo discreto nei pressi dell’area a verde notando il 15enne con un borsello a tracolla, fermo in attesa dell’arrivo di qualcuno.

Da lì a poco, altri giovani a bordo di scooter o di bici elettriche si sono avvicinati, rafforzando nei militari l’idea che qualcosa di illegale si stesse consumando proprio in quei minuti. In particolare, è stato visto uno scambio di banconote che venivano conservate nella tracolla.

Per rifornirsi della sostanza stupefacente, il giovane si è recato in un vicino capannone abbandonato. Nel tragitto, per tornare al parco giochi, i militari hanno ritenuto di intervenire per compiere tutti gli accertamenti. Una volta fermato, il minorenne è stato perquisito ed è stato trovato con tre dosi di marijuana e 100 euro nella tracolla.

La perquisizione è stata estesa anche al capannone dove sono state trovate e recuperate altre 44 dosi di marijuana per un peso complessivo di 100 grammi, oltre ad un bilancino di precisione funzionante.

Quanto ritrovato è stato posto sotto sequestro e il 15enne è stato accompagnato nel Centro di Prima Accoglienza, come disposto tra Tribunale per i Minorenni.

 

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Cronaca

Catania, la Polizia di Stato bonifica la “voragine” di Piazza della Repubblica

L’intervento odierno fa seguito ad un primo accesso effettuato dai poliziotti nella giornata di mercoledì. In quella circostanza sono stati identificati cinque soggetti di nazionalità marocchina, risultati irregolari sul territorio nazionale e poi espulsi

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All’alba di oggi la Polizia di Stato, con il supporto dell’amministrazione comunale, ha effettuato un intervento presso un’area sciarosa presente tra Corso Sicilia e Via Sturzo. Ossia bonificata la “voragine” presente nella centralissima Piazza della Repubblica: obiettivo  assicurare l’esecuzione delle operazioni di bonifica e pulizia dell’area dove erano presenti alcune baracche e alloggi di fortuna.

Tali attività proseguiranno nei prossimi giorni. A garantire la cornice di sicurezza sono stati i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e del X Reparto Mobile, unitamente alla Polizia Scientifica.

Sono stati impiegati anche i droni in dotazione alla Questura di Catania. L’intervento odierno fa seguito ad un primo accesso effettuato dai poliziotti della Questura etnea nella giornata di mercoledì per verificare, anche a seguito delle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza, la presenza, in condizioni di pericolo per l’incolumità, di bivacchi e persone.

In quella circostanza sono stati fermati ed identificati cinque soggetti di nazionalità marocchina, risultati irregolari sul territorio nazionale e per questo motivo espulsi. Quello di oggi è il secondo intervento nell’area disposto dal Questore, Giuseppe Bellassai, per dare risposte anche alle segnalazioni di residenti di Corso Sicilia, riuniti in un comitato.

Nel primo intervento ha riguardato la rimozione con una gru della baraccopoli creata con rottami e metalli. A operazione completata l’area sarà restituita alla proprietà.

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