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Cronaca

Paternò, accoltellato marocchino al termine di una rissa, altre due persone ferite

Si è registrato l’ennesimo atto di violenza in pieno centro storico, dove si ritrovano cittadini extracomunitari impegnati nei lavori in campagna

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Ennesima rissa ieri sera a Paternò in pieno centro storico e che ha visto come protagonisti alcuni cittadini stranieri impegnati nelle campagne per la raccolta degli agrumi. Poco dopo le 22.30 si sarebbe registrata, nei pressi di Piazza Indipendenza, una vivace discussione dapprima verbale per poi sfociare in una colluttazione; uno dei contendenti avrebbe estratto qualcosa di appuntito (forse un coltello) per poi ferire ad una gamba un 25enne di nazionalità marocchina. Soccorso il giovane è stato trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “San Marco” di Catania dove i medici, vista la gravita della ferita alla gamba, hanno deciso di sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico. Il 25enne non sarebbe in pericolo di vita. Sul fatto sono stati allertati i carabinieri della locale compagnia i quali hanno avviato le indagini ascoltando le testimonianze di coloro che avrebbero assistito al fatto di sangue, per poi recarsi in un appartamento in cui hanno trovato altri due extracomunitari ubriachi e con sul corpo evidenti segni di una colluttazione verificatasi da poco. Portati in ospedale sono stati successivamente dimessi; non è da escludere l’ipotesi che i militari dell’Arma possano analizzare le immagini delle telecamere presenti in zona per meglio ricostruire l’accaduto.

L’accoltellamento di seri sera era stato preceduto 24 ore prima da un’altra azione violenta nei pressi di via Garibaldi non distante da Piazza Regina Margherita. Una lite tra extracomunitari sfociata in un accoltellamento con uno straniero rimasto ferito lievemente ad un braccio. Ne avrà per 15 giorni. I litiganti sono due stranieri con regolare permesso di soggiorno. Intanto per la città sono decine i migranti in giro che camminano con valigie , materassi, brandine e altro in cerca di un posto letto: potrebbero essere nuovo stranieri in arrivo in città oppure coloro che lasciano gli immobili dove vivono ammassati tanti lavoratori di origine magrebina spesso di nazionalità diversa; oppure potrebbero essere stranieri presenti nella baraccopoli di Ciappe Bianche e che potrebbe essere oggetto di sgombero a seguito dell’ordinanza del sindaco Nino Naso; tuttavia l’ordinanza al momento è stata stoppata dal Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi.

Quest’ultima ha convocato per mercoledì 6 marzo un vertice per dare vita ad un tavolo tecnico a cui siederanno oltre il Prefetto, anche il sindaco Nino Naso, i responsabili dell’INPS e Inail, quelli dell’ispettorato del lavoro, il commissario dell’Asp etnea, i segretari provinciali di CGIL Cisl, UIL e UGL; ed ancora presidenti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura, il presidente di Ebat Ciala, e i responsabili di Caritas e Croce Rossa. Un tavolo tecnico in cui si parlerà non solo della baraccopoli ma anche del fenomeno del caporalato e del lavoro nero.

Domani sera alle 19 le associazioni del terzo settore attive sul territorio hanno deciso di fare rete e incontreranno nella sede comunale di Piazza della Regione il sindaco Naso proprio per fronteggiare le criticità della baraccopoli. Associazioni del terzo settore che sin da subito sono apparse contrarie all’ordinanza sindacale: “Riteniamo che tale provvedimento, in assenza di un piano di alloggi transitori e alternativi e con condizioni meteo sfavorevoli, sia pregiudizievole per la salute e la sicurezza dei cittadini stranieri e della comunità paternese. Pertanto, chiediamo che venga convocato, con urgenza, un tavolo tecnico per concertare, anche con il supporto delle associazioni di volontariato e della Caritas vicariale, una soluzione prima che lo sgombero sia effettuato” scrivevano le associazioni del territorio.

Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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ambiente

Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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