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Cultura

Paternò Calcio, domani presentazione del libro “Un Sogno chiamato Serie C” di Vincenzo Anicito

Ben 415 pagine dedicate alla squadra rossazzurra raccontata dall’autore a 360 gradi corredata da fotografie e da una ricca antologia di record, risultati, statistiche e di tutti i tabellini delle partite giocate dalla formazione etnea. 

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E’ in programma domani pomeriggio alle ore 18,30 nei locali del bar “Dolce & Amaro” di Piazza Umberto la presentazione del libro “Un Sogno chiamato Serie C” scritto da Vincenzo Anicito ed edito da Associazione Gazzetta Rossazzurra con il contributo della Assemblea Regionale Siciliana nella figura del Presidente Gaetano Galvagno.   Un giorno importante per la storia del Paternò Calcio e della Paternò calcistica oltre che per tutti i paternesi, addetti ai lavori e appassionati che potranno assaporare un lavoro che entrerà di diritto nella storia dei libri e almanacchi dedicati al calcio.

Una seconda presentazione si svolgerà il prossimo 5 settembre alle ore 19,30 nei locali del “Palmento Arena” di Ragalna. “Un Sogno Chiamato serie C”, ben 415 pagine di puro amore verso questa squadra di calcio, raccontata da Vincenzo Anicito, attraverso le esperienze di appassionato, cronista, tifoso e storico del calcio locale, nonché illustrato dalle fotografie di Salvatore Anicito e corredato da una ricca antologia di record, risultati, statistiche e di tutti i tabellini delle partite giocate dalla formazione etnea.

Si comincia dalla stagione 1957-58 sino alla vittoria della Coppa Italia dilettanti dello scorso 11 maggio con il Paternò “Campione d’Italia dilettanti”. Il libro non è soltanto un viaggio lungo più di 65 anni, ma contiene anche aneddoti, episodi e storie vissute da tifosi co-protagonisti, da giocatori, allenatori e da presidenti e dirigenti.

“Finalmente ci siamo. Dopo tanti anni di ricerche, sono riuscito a completare questo volume – spiega lo scrittore -, non è solamente il racconto di una squadra di calcio, ma anche di tutto quello che in 65 anni gli ha gravitato attorno. In più, ho cercato di corredarlo, non solo di tante fotografie emblematiche, ma anche da una serie di dati statistici, aneddoti e storie, nonché da una ricca e completa raccolta di tutti i tabellini, delle partite giocate dal Paternò dal 1957, data di fondazione della Polisportiva sino ai giorni nostri”.

Alla presentazione affidata alla giornalista Federica Zammataro, parteciperanno tanti ex giocatori e dirigenti. Saranno presenti il giornalista Anthony Distefano e il dottor Luca Befumo, che hanno rispettivamente curato la prefazione e l’introduzione del testo.

 

 

Cultura

Paternò, “Le fabbriche del divino”, quando l’architettura incontra l’arte sacra

La mostra si terrà all’interno della Torre Normanna fino al prossimo 11 dicembre

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“Le fabbriche del divino” è il titolo della mostra di architettura allestita da una “call for project” a cui hanno partecipato gli architetti iscritti all’ordine di Catania. La mostra, è stata allestita nella cappella di San Giovanni, sull’acropoli di Paternò, visitabile fino al prossimo 11 dicembre tutti i giorni (dalle 9 alle 13) e che punta i riflettori sul paesaggio sacro. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è inserita nelle festività in onore alla Santa patrona della città ed è organizzata da ordine e fondazione degli architetti di Catania, in collaborazione con il parco archeologico di Catania e delle Aci, con la parrocchia di Santa Barbara di Paternò e con il patrocinio dell’Archeoclub d’Italia, Sezione Ibla major.
«L’evento inserito all’interno delle festività di Santa Barbara protettrice anche degli architetti – ha affermato Veronica Leone, Presidente dell’ordine degli architetti PPC di Catania – unisce e offre l’opportunità per un confronto sull’architettura e l’arte sacra e presenterà ai visitatori le opere progettate e realizzate negli ultimi decenni». «Approfondire il tema del sacro in architettura – ha dichiarato Eleonora Bonanno, presidentessa della fondazione ordine architetti Ppc di Catania – è la volontà alla base di una riflessione che va oltre le appartenenze confessionali: le ricerche, i concorsi, i progetti mai realizzati e quelli che invece sono venuti alla luce costituiscono un tesoro di conoscenza e sensibilità che va esposto, ammirato e condiviso: questa la finalità della mostra “le fabbriche del divino”, glossario di risposte di quegli architetti che si sono interrogati sul rapporto tra l’uomo e il divino».
Per l’occasione, martedì 10 dicembre si svolgerà anche una conferenza sul tema “rapporto tra le bucature nell’architettura e il paesaggio”, all’interno della chiesa di Santa Barbara. Inoltre la rivista Thema, a conclusione della mostra, raccoglierà i numerosi progetti e pubblicherà uno speciale per celebrare l’evento.

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Cultura

Catania, scoperta stalla abusiva con all’interno due pony, denunciato 46enne

All’interno di questi spazi angusti, i poliziotti hanno rivenuto anche dei ganci in acciaio utilizzati, con ogni probabilità, per appendere gli animali da macellare e una mannaia.

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Una nuova stalla abusiva è stata scoperta dalla polizia di Stato in uno dei mirati controlli disposti dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno della macellazione clandestina, del maltrattamento degli animali e delle corse clandestine.  Agenti del reparto a Cavallo hanno scovato la struttura nello storico rione San Cristoforo e denunciare un macellaio di 46 anni per maltrattamento etologico di due pony e detenzione di munizioni per fucile. Le indagini sono state avviate dopo la scoperta di un discarica a cielo aperto dove, in alcuni fatiscenti manufatti edili, risultati totalmente abusivi, erano stati legati due piccoli pony.

Grazie al controllo specialistico dei medici veterinari dell’Asp di Catania è stato possibile appurare come i cavalli fossero privi di microchip, segno della loro provenienza da un allevamento privo di codice aziendale, ovvero illegale. La visita medico-veterinaria ha permesso di constatare l’incompatibilità delle condizioni di vita dei cavalli con l’ambiente in cui sono stati trovati e, per questo motivo, è stato contestato il maltrattamento etologico. All’interno di questi spazi angusti, i poliziotti hanno rivenuto anche dei ganci in acciaio utilizzati, con ogni probabilità, per appendere gli animali da macellare e una mannaia.

Tutti i segni riscontrati portano la polizia a ipotizzare che gli animali fossero pronti per essere macellati. Il titolare, macellaio di professione, ha detto di aver acquistato i cavalli pochi giorni prima del controllo. Inoltre, durante le attività di controllo, i poliziotti hanno anche rivenuto decine di munizioni per fucile ed un giubbotto antiproiettile. Per questo motivo, l’uomo è stato denunciato anche per la detenzione di materie esplodenti. Nell’ultimo anno è stato possibile sequestrare decine di cavalli tenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie, a tutela della salute e del benessere degli animali.

 

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