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Cronaca

Paternò, carabinieri effettuano controlli nel centro storico per prevenire furti di auto

I militari della compagnia di Paternò hanno predisposto posti di controllo, in Piazza Margherita, Piazza Indipendenza e in Piazza Umberto

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Nell’ambito del potenziamento delle attività di prevenzione dei reati predatori nei centri urbani, come disposto dal comando provinciale di Catania, i carabinieri della compagnia di Paternò hanno intensificato i pattugliamenti, predisponendo un servizio coordinato di controllo del territorio, specificamente studiato per contrastare i furti delle autovetture lasciate in sosta nel centro storico del paese, lo smercio di droghe e le rapine.

I militari, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Intervento Operativo – C.I.O.-  del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno dunque predisposto numerosi posti di controllo, in particolare nella centrale Piazza Margherita, nota come i “quattro canti”, ma anche in Piazza Indipendenza e Piazza Umberto, con l’intento di garantire maggiore sicurezza, reale e percepita, ai cittadini paternesi.

In particolare, in piazza Regina Margherita, nei pressi di un bar, sono stati controllati tre ragazzi 20enni del posto, che hanno attirato l’attenzione di Carabinieri perché, alla vista dei militari, hanno iniziato vistosamente ad agitarsi. Scattata poi la perquisizione personale, gli stessi avevano addosso 8 grammi di marijuana e, pertanto, sono stati segnalati amministrativamente alla Prefettura.

In una seconda fase del servizio, le pattuglie hanno poi proceduto ad eseguire una ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, con quella più restrittiva in carcere, ad un adranita di 44anni accusato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo, durante precedenti controlli, non era stato trovato in casa, violando così le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria, pertanto è stato arrestato e portato presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

Infine, per quanto riguarda le attività su strada, numerose sono state le sanzioni amministrative comminate ai conducenti trovati alla guida di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa o senza revisione. In questo contesto, sono stati controllati 52 mezzi e identificate 74 persone, elevando multe per oltre 6 mila euro e sono state sequestrate due utilitarie per guida senza patente.

Cronaca

Ss121, tamponamento in territorio di Belpasso

Sul posto un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia

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Un tamponamento si è verificato intorno alle 13:00 di oggi sulla Ss 121 in territorio di Belpasso, corsia di marcia direzione Catania, poco distante dal centro commerciale Etnapolis. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Eccedenza 118 della Misericordia di Santa Maria di Licodia per prestare soccorso ai feriti. Il traffico sta subendo al momento rallentamenti e sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Belpasso per procedere con i rilievi.

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Cronaca

Randazzo, tentata truffa ai danni di anziana di quasi 100 anni, sventata dai carabinieri

Denunciati due uomini di 20 e 21 anni perché ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa continuata in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale. I due avrebbero agito mettendo in atto la truffa del “finto carabiniere”

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Ancora una volta gli incontri tenuti dall’Arma nei luoghi di aggregazione frequentati soprattutto da persone ritenute più vulnerabili, finalizzati ad illustrare ai partecipanti le metodologie maggiormente utilizzate da malviventi specializzati in truffe a persone anziane, ha consentito ai carabinieri della compagnia di Randazzo, in sinergia con i loro colleghi della compagnia di Patti (ME), di denunciare due catanesi incensurati di 20 e 21 anni perché ritenuti responsabili dei reati di tentata truffa continuata in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale.

Vittime di turno, stavolta, un 79enne di Bronte e, addirittura, un’anziana 99enne di Santa Domenica di Vittoria (ME), presi di mira dai due malviventi che dicevano di essere carabinieri al telefono, tentando di abbindolarli con la solita scusa: <<… sua nipote ha causato un grave incidente stradale ed è trattenuta in caserma …>>, con la successiva accomodante “proposta” di rilasciarla su cauzione a fronte della consegna di denaro e gioielli.

I due truffatori avevano agito nella mattinata, tanto che ai veri carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Randazzo erano già arrivate numerose segnalazioni di tentate truffe ai danni di anziani, sia nel territorio comunale sia in quello di Bronte. Tutti i tentativi erano falliti grazie alle informazioni diffuse dall’Arma di Catania durante gli incontri informativi con la cittadinanza. Appena ricevuta la notizia, i militari di Randazzo hanno immediatamente impiegato tutti gli equipaggi disponibili per individuare i responsabili e coglierli in flagrante, attivando diversi servizi di controllo sul territorio.

I due malviventi, però, avendo fatto terra bruciato in quelle località, si erano già spostati verso il messinese, a Santa Domenica Vittoria, dove hanno tentato la truffa ai danni di una 99enne. Provvidenziale è stato l’intervento dei vicini di casa e di un parente, che si sono accorti in tempo di quanto stava accadendo e hanno avvisato i carabinieri. I militari sono arrivati rapidamente sul posto, ma i due truffatori, notando la pattuglia, hanno abbandonato il bottino di 1.000 euro che stavano per ricevere dalla vittima e sono fuggiti a bordo di un’utilitaria a noleggio. Ne è scaturito un inseguimento durante il quale hanno anche rischiato di investire un carabiniere che aveva tentato di fermarli.

Allertati, quindi, tutti i Comandi limitrofi, gli investigatori dell’Arma delle due province hanno subito bloccato tutte le possibili vie di fuga dei malviventi, che correndo sulla SS116 hanno tentato di attraversare il viadotto Alcantara imboccandolo a folle velocità. Loro malgrado, a un passo dalla fine del ponte, sono stati dai carabinieri di Randazzo, che sono riusciti a bloccarli, costringendoli a fermarsi e a scendere dal mezzo.

I due sono stati perquisiti, ma non è stata trovata traccia di denaro o gioielli, evidente segno che i numerosi tentativi di truffa erano rimasti tali. Dall’analisi dei telefonini dei due giovani i dispositivi cellulari in loro possesso, gli investigatori del nucleo operativo hanno potuto rilevare messaggi e movimenti, dove si trovavano traccia dei loro tentativi di truffa. La loro partecipazione alla commissione dei reati, poco dopo però, è stata inoltre confermata dal riconoscimento da parte delle vittime e dei testimoni. I due giovani catanesi quindi, sono stati denunciati a piede libero per i reati di tentata truffa continuata, in concorso, e di resistenza a pubblico ufficiale.

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