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In Primo Piano

Paternò, difendersi dal parcheggio selvaggio

Auto quotidianamente in sosta in doppia, tripla fila e sui marciapiedi. I cittadini chiedono controlli.

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La sosta selvaggia a Paternò è una vera piaga. Per difendersi i cittadini escogitano ogni giorno nuove idee da mettere in atto. Ed ecco che un cittadino, in via Emanuele Bellia, per difendersi dal parcheggio in doppia fila ha lasciato una scritta sul finestrino lato passeggero: “non sostare lasciare libera l’apertura”, riferendosi allo sportello del suo furgoncino.

Intanto è stato sanzionato l’uomo che alcuni giorni fa, non trovando posto per la sua vettura, ha pensato bene di lasciare il mezzo al centro di piazza Regina Margherita.

Un nostro articolo, grazie ad una segnalazione di un cittadino che ha immortalato la vettura lì dove nessuno aveva mai osato prima, ha fatto scattare l’attività di indagine della Polizia municipale.

Non è stato difficile trovare il trasgressore, grazie alle telecamere di videosorveglianza che monitorano la piazza.

In città, come lamentano tantissimi cittadini, resta il problema parcheggi e come rovescio della medaglia, la sosta selvaggia. Le auto quotidianamente sono lasciate in sosta in seconda e terza fila, lungo le vie principali della città o vengono parcheggiate sui marciapiedi, rendendo di fatto impossibile il transito per passeggini, disabili e in alcuni casi pure per i pedoni.

Basta attraversare via Vittorio Emanuele, via Emanuele Bellia e via G.B.Nicolosi per capire la gravità della situazione.

Una soluzione potrebbe essere l’attivazione delle strisce blu che in città mancano da più di 5 anni.

 

Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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In Primo Piano

Etna, spettacolari fontane di lava dal cratere di Sud-Est

Secondo il modello previsionale le ceneri prodotte dall’eruzione si stanno disperdendo in direzione Nord-Nord Est

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si osserva dalle 17:05 circa un incremento dell’attività stromboliana al cratere di Sud-Est. Tale attività produce dell’emissioni di cenere, che in accordo con il modello previsionale, si disperdono in direzione NNE. L’attività esplosiva è accompagnata da un flusso lavico da tracimazione che si propaga nel versante meridionale del cono del cratere. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra il livello medio ed alto, con valori che dalle ore 17:00 circa sono i più alti tra quelli registrati nelle ultime due settimane. Le sorgenti del tremore permangono nell’area del cratere di Sud Est alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare. A partire dalle ore 16 UTC circa l’attività infrasonica è significativamente aumentata sia nel tasso di accadimento degli eventi che nella loro ampiezza; allo stato attuale essi raggiungono valori alti di intensità. Le sorgenti degli eventi infrasonici risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. L’analisi dei dati della rete clinometrica e degli strainmeter non mostra, al momento, deformazioni del suolo significative. L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania

 

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