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Associazionismo

Paternò, fino al 10 dicembre le votazioni di democrazia partecipata

Ecco le informazioni per scegliere tra le 9 proposte ammesse al voto

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Salute, solidarietà e cura delle persone fragili, sicurezza, accessibilità, tradizione, turismo e rigenerazione urbana. Sono le parole chiave per descrivere le 9 proposte ammesse al voto per il processo di democrazia partecipata 2023 del Comune di Paternò, che quest’anno, per la prima volta ha attivato le procedure di coinvolgimento della cittadinanza previste dalla legge regionale siciliana 5/2014. Dal 27 novembre al 10 dicembre tutte le persone residenti a Paternò che abbiano già compiuto 16 anni potranno scegliere tra queste 9 proposte ammesse al voto, esprimendo ciascuna al massimo 3 preferenze. La votazione si svolge online, attraverso una piattaforma messa gratuitamente a disposizione dal progetto “Spendiamoli Insieme” grazie alla collaborazione con BiPart.

Il link per accedere alla piattaforma è https://spendiamolinsieme.bipart.it/

Ogni votante potrà esprimere le sue preferenze entrando nella piattaforma, selezionando il processo relativo a Paternò, scegliendo le proposte di suo interesse e cliccando sul pulsante “Entra e vota” collegato alla proposta. Si devono poi seguire le procedure indicate dalla piattaforma. È prevista anche un’assistenza costante ai votanti (per questioni tecniche si può scrivere a support@bipart.it, per tutti gli altri dubbi e per le altre informazioni si può scrivere a info@spendiamolinsieme.it). Il 6 dicembre, dalle 9:30 alle 12:00, presso l’ex Macello di Paternò in via Fonte Maimonide n.119 sarà anche disponibile una postazione dedicata, con personale pronto a fornire supporto tecnico per la registrazione sulla piattaforma e assistenza nelle procedure di votazione a tutti i cittadini che ne avessero bisogno.

La fase di votazione è l’ultima prevista dal processo di democrazia 2023. A maggio di quest’anno è stato approvato il Regolamento Comunale sul tema. Il 28 giugno è stato pubblicato l’avviso che ha invitato la cittadinanza a presentare proposte fino al 30 settembre. In questo periodo si sono svolti incontri pubblici curati da “Spendiamoli Insieme” e dal Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, in collaborazione con il Comune, per informare la cittadinanza della possibilità di partecipazione. Nove le proposte presentate, tutte ammesse anche se la commissione tecnica del Comune incaricata di verificare l’ammissibilità al voto delle proposte ricevute dalla cittadinanza ha rilevato alcune criticità. Ad esempio alcune proposte non riportano l’importo del progetto o lo stesso risulta superiore al costo ammissibile. Altri progetti appaiono non perfettamente coerenti in quanto a “perseguimento dell’interesse generale” e “chiarezza del progetto e degli obiettivi”. Nel verbale redatto dalla commissione si legge: “alla luce del fatto che questa risulta essere, per il Comune di Paternò, la prima esperienza di progetti di Democrazia Partecipata, i componenti del tavolo tecnico, stabiliscono di ammettere tutti i progetti alla successiva valutazione pubblica, a condizione che, qualora gli stessi venissero valutati positivamente si proceda alla rimodulazione dei costi, così come ammissibili”.

Ecco una breve descrizione delle 9 proposte tra cui sceglierà la cittadinanza di Paternò. La descrizione integrale è presente sulla piattaforma di voto. 

 

  • Paternò nel cuore – di Francesco Puglisi. Il progetto propone di  fornire Piazza della Regione e Piazza Umberto di Defibrillatori Semiautomatici e formare 30 persone ai protocolli di rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del defibrillatore semiautomatico.
  • PaterniAmo: la città che aiuta la città – di Francesca Virgillito. È un progetto di solidarietà che prevede la realizzazione di un’app attraverso la quale ogni cittadino, associazione, azienda può donare una somma da destinare alle famiglie meno fortunate.
  • Videosorveglianza nella Chiesa della SS. Annunziata (ex Monastero) – di don Salvatore Patanè, Parrocchia S. Maria dell’Alto. La proposta è di installare un impianto di videosorveglianza a tutela dei due dipinti della pittrice tardo-rinascimentale Sofonisba Anguissola, “Madonna dell’Itria” e “Madonna della Raccomandata”, esposti nella Cappella dell’Itria.
  • Il castello per tutti – di Maria Sottile, Associazione Aitnapress in collaborazione con Archeoclub d’Italia, sezione Ibla mayor e l’ingegnere Giuseppe Panassidi. Il progetto mira a rendere accessibile a tutti il castello normanno tramite la creazione di un’app, una guida architettonico-storica tramite scansione di codici QR e dei visori a realtà aumentata che permettano alle persone con difficoltà motorie di visitare virtualmente le varie stanze.
  • La bellezza accessibile: abbattere le barriere fisiche nei luoghi della cultura- di Salvatrice Sambataro, Pro Loco di Paternò APS. La proposta prevede di mettere a disposizione della comunità con difficoltà motorie due carrozzine montascale per superare le barriere architettoniche che impediscono la visita al Castello Normanno e per consentire la partecipazione attiva a eventi, manifestazioni e celebrazioni pubbliche.
  • Festa medievale di Paternò – di Salvatore Coniglio, Associazione musicale culturale coro polifonico Sturm und Drang e Orchestra da camera l’Estro Armonico di Paternò. L’iniziativa propone di recuperare storia e tradizioni del borgo di Paternionis, attraverso un evento artistico costituito da un corteo in abiti medievali fino al Castello Normanno, spettacoli di danza, canti, racconti, giochi, combattimenti, tiro con l’arco e degustazioni.
  • L’anziano, l’essenza per una società resiliente – di Maria Agata La Rosa, Federazione Italiana Pronto Soccorso Neuropsicologico. Propone attività di assistenza socio-sanitaria agli anziani e alle loro famiglie attraverso l’uso di trattamenti terapeutici non farmacologici, quali arteterapia, musicoterapia, attività di walking, attività di fototerapia, stimolazione cognitiva e biblioterapia.
  • Mappatura fisica e digitale dell’Itinerario medioevale della città di Paternò – di Domenico Triolo Puleio, Associazione Archeoclub Italia a.p.s. sez. di Paternò. Il progetto propone l’installazione di segnaletica e pannelli dotati di codici QR per rendere visibile e fruibile a tutti una passeggiata storica guidata tra tutti i monumenti e quartieri medievali della città.
  • Coltiviamo bellezza a Paternò – di Benedetto Caramazza, Associazione Vivi Simeto. Il progetto nasce da una coalizione di associazioni (Vivi Simeto, Comitato Mamme in Comune, A.P.A.S. Paternò, Leoclub Paternò, Plasticfree Paternò) con il duplice obiettivo di riqualificare l’area antistante l’edificio dell’Ex Macello in via Fonte Maimonide ed attivare buone pratiche di educazione ambientale, responsabilità civica e partecipazione alla cura dei Beni Comuni.

Al termine della votazione, che si concluderà alle 23.59 del 10 dicembre, verrà avviato il percorso di realizzazione delle proposte che avranno riportato il maggior numero di preferenze, completando questa prima storica applicazione della legge regionale sulla democrazia partecipata a Paternò. «La collaborazione con il Comune e la cittadinanza di Paternò, così come quelle in corso in altri territori – spiegano Francesco Saija e Giuseppe D’Avella di “Spendiamoli Insieme” – ha un valore preciso, quello di consentire ad una no profit specializzata sul tema e, dunque, a soggetti rigorosamente super partes, di assistere, con consulenze, affiancamento e azioni concrete, quei territori che hanno maturato piena consapevolezza dell’importanza della partecipazione e hanno volontà profonda di impegnarsi per un miglioramento continuo dei processi di democrazia partecipata. “Spendiamoli Insieme” ha esattamente questi obiettivi: contribuire a migliorare l’uso dei fondi per la democrazia partecipata collaborando sia con le pubbliche amministrazioni che con la cittadinanza e informare sul tema, pubblicando dati e informazioni su come vengono spesi o non spesi i circa 4,5 milioni di euro che ogni anno sono disponibili per far nascere belle storie di partecipazione in Sicilia».

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Pedara, inaugurati immobili confiscati alla mafia e riassegnati al volontariato

Assegnatari le associazioni Ultreya Pedara, Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, Misericordia Pedara e Oratorio Salesiano APS

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“Non abbiate paura di avere coraggio”, quel coraggio che quotidianamente deve spingere la società civile di dire il proprio “no” alla mafia e alla criminalità. Un coraggio che è stato più volte esaltato oggi, a Pedara, durante l’inaugurazione degli immobili confiscati definitivamente alla criminalità organizzata (3 appartamenti e 2 box auto) il 4 ottobre 2009 e riconsegnati alla comunità attraverso l’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati Confiscati all’Associazione temporanea di scopo formata da Ultreya Pedara, Comitato delle Misericordie di Catania, Misericordia di Pedara e Oratorio Salesiano APS. Immobili edificati dalla ditta Rizzo Costruzioni SRL, riconducibile alla cosca mafiosa dei Laudani e gestita dall’imprenditore Carmelo Rizzo prestanome di Alfio Laudani, dell’omonimo clan, fatto poi uccidere con due colpi di pistola alla testa e il corpo dato alle fiamme insieme ad un cumulo di copertoni quando si iniziò a vociferare di una possibile collaborazione di Rizzo con la giustizia.

«La restituzione di patrimoni e ricchezze della criminalità alla collettività» ha commentato il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi «è un’opportunità di un impegno comune e civile. Non è solamente una vittoria contro la criminalità ma anche uno strumento per uno sviluppo del territorio. Non è solo un percorso economico ma anche culturale e sociale. Questo bene dato oggi ha le finalità culturali e rispetta pienamente l’impegno di tutti nel solco della legalità». Una giornata importante non solo per la comunità pedarese ma per tutto il mondo del volontariato catanese. A tagliare il nastro della struttura, tra gli altri, anche Sua Eccellenza il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi insieme ad Annalisa Schillaci presidente dell’associazione Ultreya Pedara, Silvia Losco Dirigente del Servizio programmazione degli interventi e gestione Albo del Dipartimento delle politiche giovanili e del Servizio Civile Giuliana Cosentino dirigente della sede secondaria di Reggio Calabria dell’ANBSC. Un taglio tutto “in rosa”, per mettere in risalto il ruolo delle donne nelle posizioni di leadership.

«Abbiamo voluto restituire questi beni alla collettività realizzando al loro interno una biblioteca, un’aula studio, un auditorium e in caso di calamità di Protezione Civile l’intera struttura sarà messa a disposizione delle strutture operative del Sistema di Protezione civile. Ancora una volta, oggi, la mafia non ha vinto» ha spiegato Annalisa Schillaci presidente dell’ente capofila. A commentare positivamente la giornata anche il Presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «Oggi anche il volontariato più antico d’Italia, quello delle Misericordie, è protagonista in questa importante giornata. Fare volontariato è sinonimo anche di essere cittadini attivi in una società che deve sempre più puntare a mettere in disparte tutte quelle forme di criminalità e di atteggiamenti mafiosi che tanto deturpano la nostra amata Sicilia. Una parte degli immobili inaugurati, diventa da oggi la casa per tutti i volontari delle Misericordie di Catania».

Un “Centro polifunzionale per le attività sociali, culturali e di Protezione Civile” – questa la destinazione dell’immobile – ripristinata nella sua funzionalità e nella sua struttura, grazie sia ad un contributo da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati Confiscati sia grazie alle donazioni ricevute da aziende del territorio. All’interno degli immobili, anche un’area dedicata alle vittime della criminalità, un vero e proprio “Museo della Legalità”, dove sono presenti trentaquattro fotografie in bianco e nero che riportano il nome, il cognome e la data di morte di giornalisti, giudici, forze dell’ordine in servizio di scorta, semplici cittadini e imprenditori che hanno denunciato o soggetti uccisi per vendetta o errore, assassinati per mano della mafia. Nella parete opposta, foto di volontari e studenti che hanno contribuito al recupero della struttura. Presenti all’inaugurazione diverse autorità civili, politiche e militari del comprensorio. L’inno nazionale di apertura è stato eseguito dagli studenti dell’ICS Casella di Pedara.

 

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Paternò, Festa dei Nonni all’Ipab “S.Bellia” con Enosis, Croce Rossa e bambini della primaria

I piccoli studenti hanno dedicato agli ospiti della struttura poesie, musiche e balli agli ospiti della struttura, oltre che donar loro anche un pensierino.

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Ieri 2 ottobre è stata celebrata la festa dei nonni, ricorrenza diffusa in alcune parti del mondo che ha l’obiettivo di rinforzare il legame tra le generazioni.  La festa dei nonni è anche un’occasione speciale per onorare quelle figure insostituibili che arricchiscono le nostre vite con amore, saggezza e dedizione. A Paternò, a festeggiare i nonnini ospiti presso l’Ipab Salvatore Bellia, ci hanno pensato i volontari dell’associazione socio culturale “Enosis” in sinergia con la Croce Rossa.

I volontari non hanno fatto mancare il loro affetto e la loro allegria allestendo dei momenti intensi e pieni di emozioni. A prendere parte anche alla festa dedicata ai nonni, numerosi bambini della scuola primaria che nel pomeriggio di ieri hanno dedicato poesie, musiche e balli agli ospiti della struttura, oltre che donar loro anche un pensierino.

I nonni, festeggiati non a caso, nel giorno in cui vengono celebrati gli angeli custodi, sono la linfa delle famiglie, la tradizione, l’esempio di dedizione e di dolcezza, tutti ingredienti che danno vita ad un rapporto speciale con i propri nipoti che il tempo non potrà mai cancellare. Soddisfatti i responsabili Cettina Garraffo di Croce Rossa e Riccardo Longo di Enosis per aver condiviso ancora una volta un’iniziativa così importante e  definendo i nonni una riserva di saggezza e conoscenze preziose, capaci di mantenere sempre vive le tradizioni di una cultura.

 

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