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Cronaca

Paternò, il presidente del Senato La Russa in città per la festa nazionale dei lavoratori

Ad accogliere la seconda carica dello Stato il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi e il sindaco di Paternò di Paternò Nino Naso

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foto "profilo facebook Presidente Gaetano Galvagno"

In occasione della ricorrenza del Primo Maggio, Festa Nazionale dei Lavoratori, questa mattina a Paternò si è tenuta presso Piazza della Regione  una cerimonia alla  presenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa. A garantire che la cerimonia si svolgesse in sicurezza carabinieri e polizia di stato. Ad accogliere la seconda carica dello Stato, i vertici provinciali delle forze  dell’ordine,  il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, il sindaco di Paternò Nino Naso, il presidente del consiglio  Marco Tripoli, nonche assessori e consiglieri comunali.

Con La Russa il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, il deputato nazionale Francesco Ciancitto e quello regionale Giuseppe Zitelli. Per l’occasione  è stata depositata una corona d’alloro dinanzi alla “targa” che ricorda tutti i caduti sul lavoro, posta all’ingresso della sede comunale.

“La cosa più importante di oggi  era rendere omaggio ai caduti sul lavoro, una delle piaghe che non si riesce a sconfiggere e sulla quale – ha detto La Russa ai giornalisti presenti alla cerimonia-  credo, tutti i partiti e il governo devono prestare ancora più attenzione perché la strage di chi muore mentre lavora è inaccettabile, aldilà di qualunque differenza politica. Ringrazio il sindaco Nino Naso per avermi dato l’opportunità di celebrare insieme questa giornata – ha proseguito  La Russa – e per la sensibilità del Comune di Paternò che ha messo una lapide, accanto a quella dedicata ai milite ignoto e a quella che ricorda il bombardamento anglo-americano in questa città durante la Guerra”.

Per il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno  il “lavoro non è solo un principio costituzionale: è lo strumento per l’affermazione della nostra dignità individuale, capace di abbattere il divario sociale e contrastare la criminalità. A tutti i lavoratori auguro di trascorrere un sereno 1° maggio. Ai disoccupati, ai precari, a chi è stato costretto a lasciare la nostra regione per trovare lavoro, invito a non perdere la speranza nel futuro”.

Il sindaco Nino Naso ha sottolineato che nella “giornata in cui si parla dei lavoratori è importante dare attenzione a tutti coloro che hanno perso la vita nello svolgere il proprio lavoro.  Ringrazio il presidente La Russa per la sua presenza oggi a Paternò, a nome dell’intera comunità paternese”.

Francesco Ciancitto ha specificato che “oggi sono stato al fianco del presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla cerimonia in programma nella nostra città, Paternò, per commemorare tutte le vittime del lavoro. Purtroppo, in Italia, nel primo trimestre del 2023, si registrano già quasi 200 decessi sul lavoro, numeri troppo alti contro i quali il Governo è impegnato nell’adottare tutte le misure necessarie che possano mettere fine a questa mattanza. Stiamo lavorando per garantire un’occupazione soprattutto ai nostri giovani, un’occupazione che deve però essere sicura. Il lavoro è libertà, è diritto, è l’espressione più nobile di ciò che siamo, del nostro ingegno, della nostra operosità”  ha concluso Ciancitto.

Tuttavia la presenza del Presidente La Russa è stata preceduta da una polemica con l’ANPI sezione di Paternò  invitata alla cerimonia ma che non ha parteciapto in segno di protesta per la presenza di La Russa.

“La presenza del Presidente La Russa, dopo le deplorevoli parole delle scorse settimane tendenti a mistificare la storia e i valori della Resistenza antifascista su cui si fonda la nostra democrazia, impedisce all’ANPI di partecipare alla medesima cerimonia. E’ paradossale – ha dichiarato la Presidente della sezione paternese Matilde Pino – che il Presidente La Russa, dopo l’ennesima provocazione del viaggio a Praga del 25 aprile per commemorare Jan Palach e dopo aver sostenuto che la nostra Costituzione non sia antifascista, venga a celebrare proprio quel Diritto al Lavoro sui cui si fonda la nostra Repubblica nata dalla lotta per la Liberazione dal fascismo. Fino a quando da parte dell’attuale seconda carica dello Stato – ha concluso la Presidente Pino – non arriveranno parole definitive di condanna del fascismo e il giusto riconoscimento dei valori della Resistenza partigiana, la sua presenza sarà incompatibile con  quella dell’ANPI”.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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