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Cronaca

Paternò, in manette Giuseppe Auteri ritenuto autore di una rapina e di un furto

Il 34enne paternese è accusato di aver ripulito un commerciante e razziato gli alimenti destinati alle famiglie bisognose

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Manette ai polsi per Giuseppe Auteri, 34 anni, arrestato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Paternò, i quali hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Il provvedimento, come appurato dai carabinieri nel corso delle indagini, è scaturito a seguito di una rapina commessa dall’uomo lo scorso 20 marzo quando, armato di una pistola, si introdusse all’interno del garage di un venditore ambulante con l’intento di rapinarlo del borsello.

Nell’occasione il commerciante ha reagito ma il rapinatore, lo avrebbe colpito con il calcio della pistola provocandogli delle ferite al volto, guaribili in 5 giorni, consistenti in un “ematoma oculare sinistro ed edema labbro superiore”. Inoltre i carabinieri hanno accertato che il giorno prima della rapina, Auteri sarebbe stato l’autore del furto delle derrate destinate alle famiglie bisognose a causa dell’emergenza Covid-19, custodite all’interno del deposito della chiesa “Monastero della S.S. Annunziata. L’arrestato è stato condotto nel carcere catanese di Piazza Lanza.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 24enne per lesioni e denunciato per maltrattamenti e danneggiamento

La vittima ha raccontato ai poliziotti che aveva deciso di troncare la relazione per le continue violenze che avrebbe subito in più occasioni. Tuttavia l’uomo avrebbe continuato a tartassarla di messaggi per cercare di vederla

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Si è arrampicato su una grondaia per intrufolarsi nel nuovo appartamento dell’ex compagna, aggredendola con un morso sulla guancia. A mettere fine all’incubo vissuto da una donna sono stati gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti dopo l’allarme lanciato dalla stessa vittima mediante il Numero Unico di Emergenza.

I poliziotti sono giunti nell’abitazione della donna, trovandola in lacrime e con una tumefazione sulla guancia destra. I poliziotti hanno anche fermato l’aggressore mentre la stava strattonando.

La vittima ha spiegato di essere stata aggredita dal 24enne che l’avrebbe anche tirata per i capelli, dopo essere riuscito a salire al secondo piano dell’abitazione, arrampicandosi su una grondaia in modo da raggiungere il balcone, per poi sfondare una finestra ed entrare in casa, terrorizzando la sua ex compagna.

Durante la notte, l’aggressore avrebbe cercato in tutti i modi di accedere all’appartamento, sferrando diversi calci alla porta dell’abitazione. Nonostante le urla della donna e gli accorati appelli ad andare via, l’uomo non si sarebbe arreso.

Prima di ascoltare la donna, i poliziotti hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza in modo da ricevere tutte le cure sanitarie del caso per le ferite riportate.

Una volta tranquillizzata, la vittima ha raccontato ai poliziotti che aveva deciso di troncare la relazione, separandosi dal 24enne, per le continue violenze che, anche in relazione alla sua tossicodipendenza, avrebbe subito in più occasioni al punto da cercare una sistemazione in un’altra casa. Ciononostante, l’uomo avrebbe continuato a tartassarla di messaggi per cercare di vederla.

Secondo quanto riferito dalla vittima dell’aggressione, non si sarebbe trattato di un episodio isolato, ma, già in passato, sarebbero state diverse le violenze perpetrate dall’uomo e mai denunciate per paura di subire ulteriori ritorsioni.

Nella stessa serata, l’uomo si sarebbe presentato nei pressi della nuova casa della donna per due volte, urlando in strada nel tentativo di farsi aprire. Il 24enne è stato arrestato per lesioni aggravate dai futili motivi e denunciato per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento. L’uomo si trova in carcere.

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Cronaca

Catania, i carabinieri del NAS sequestrano azienda che produce cosmetici

Sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie per la presenza di sporco diffuso, scaffali arrugginiti, pareti e soffitti scrostati. 

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Il NAS Carabinieri di Catania, nel corso di mirati servizi tesi a garantire la sicurezza del consumatore nell’ambito della produzione di prodotti di cosmesi, ha proceduto al controllo di uno stabilimento di produzione cosmetici, ubicato nell’area dei paesi etnei.

Nel corso dell’ispezione, nel locale laboratorio, sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie per la presenza di sporco diffuso, scaffali arrugginiti, pareti e soffitti scrostati.

Inoltre, è stato riscontrato che le materie prime erano stoccate in un garage, attiguo al predetto laboratorio, privo di autorizzazione e mantenuto in pessime condizioni igieniche.

Al termine della verifica, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo l’intero insediamento produttivo e complessivi 670 kg di materie prime e prodotti finiti, con contestuale segnalazione alle competenti autorità sanitaria e amministrativa. Il valore di quanto sottoposto a vincolo è stato quantificato, complessivamente, in circa 300 mila euro.

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