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Cronaca

Paternò, incidente Corso Italia, ancora in ospedale le tre studentesse

Alla 18enne licodiese ricoverata al nosocomio paternese è stata asportata la milza, mentre alla 16enne,sempre di Santa Maria di Licodia, riscontrata la frattura di un braccio. La 16enne di Biancavilla che si trova al Cannizzaro ha subito un trauma cranico facciale

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Le tre studentesse del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Paternò, rimaste ferite nel sinistro avvenuto nella tarda mattinata di ieri intorno alle 13.30, lungo Corso Italia, investite da una moto, una Zontes 125, guidata da un 17enne di Santa Maria di Licodia, si trovano ricoverate negli ospedali Cannizzaro di Catania e Santissimo Salvatore di Paternò.

Le tre ragazze, due sedicenni di Biancavilla e Santa Maria di Licodia e una 18enne licodiese, al momento dell’incidente si accingevano ad attraversare Corso Italia, per raggiungere il pullman che le avrebbe condotte a casa.  Da quanto si apprende nessuna delle tre giovani sarebbe in pericolo di vita. La 16enne di Biancavilla, trasportata in elisoccorso al Cannizzaro, avrebbe riportato un trauma cranico facciale. Dall’ufficio stampa del nosocomio etneo hanno fatto sapere che la ragazza “si trova ancora al Trauma Center con condizioni in miglioramento. Non è in pericolo di vita. La prognosi non può esserci ancora finché non viene o ricoverata o dimessa”.

Le altre due ferite, rispettivamente di 16 e 18 anni, si trovano all’ospedale di Paternò. La 16enne avrebbe subito la frattura di un braccio in due distinti punti: non è da escludere l’ipotesi che prossimamente posso essere sottoposta ad intervento chirurgico per ridurre la frattura. Più complicata la situazione della 18enne.

La ragazza è stata sottoposta in nottata ad un delicato intervento chirurgico visto che i medici hanno asportato la milza in quanto, a seguito del sinistro, si sarebbe perforata. La ragazza avrebbe anche un problema un polmone mentre avrebbe riportato la frattura di una caviglia.

Da quanto si apprende dalle forze dell’ordine il 17enne, studente del Liceo Linguistico “De Sanctis” e che si trovava alla guida della moto probabilmente per tornare a casa, nelle ore successive all’incidente si sarebbe recato nell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla per un controllo.  Non si conosce al momento l’esito della visita ospedaliera. Sulla dinamica dell’incidente sono a lavoro i vigili urbani di Paternò.

Cronaca

Catania, salvata cavalla destinata, forse, alle corse clandestine

L’equino era stato confinato in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata

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Una cavalla di soli 2 anni era stata lasciata all’interno di un recinto, senza acqua né cibo, ma è stata salvata dalla Polizia di Stato, che l’ha sequestrata ed affidata ad un’azienda del ragusano che se ne prenderà cura in attesa di rintracciare il legittimo proprietario.

I poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, durante uno dei mirati servizi di prevenzione e repressione delle corse e della macellazione clandestina, hanno proceduto ad un controllo in viale Biagio Pecorino, dove era stata segnalata la presenza di un cavallo tenuto in condizioni di abbandono.

Gli agenti hanno potuto constatare, una volta giunti sul posto della segnalazione, che la cavalla era stata confinata in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata.

I poliziotti sono riusciti ad accertare che la cavalla era stata portata e rinchiusa in quel luogo circa sette giorni prima e che della stessa si prendevano cura alcuni ragazzini che ogni tanto passavano da lì lasciandole del cibo.

Unitamente alla Polizia di Stato era presente un medico del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari dell’ASP di Catania, che, ha verificato la presenza del chip identificativo ma, date le precarie condizioni in cui l’animale era tenuto, ha ritenuto di dover procedere al suo sequestro, affidandolo ad un’azienda specializzata, in attesa di rintracciare ed identificare il suo proprietario.

 

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Cronaca

Nicolosi, Droga e soldi nel vano dello scooter, arrestati due pusher

Blitz dei Carabinieri in piazza Sant’Antonio, il nervosismo tradisce i due spacciatori

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Erano le 18 di ieri quando i Carabinieri della Stazione di Nicolosi, impegnati nei consueti servizi di controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani, di 18 e 34 anni, entrambi con precedenti, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari, in pattugliamento in Piazza Sant’Antonio, al confine con Mascalucia, hanno notato un motorino con due persone a bordo che, alla vista della pattuglia, hanno mostrato evidenti segni di nervosismo. Un comportamento sospetto che ha spinto i Carabinieri a procedere a un controllo.

Durante la perquisizione, i sospetti hanno trovato conferma. Addosso al 18enne è stata rinvenuta una dose di cocaina, mentre il 34enne nascondeva 590 euro in contanti, di cui non ha saputo spiegare la provenienza. L’ispezione del motociclo ha poi portato alla scoperta di altre sette dosi di cocaina occultate nel vano sottosella.Ulteriori elementi sono emersi dal cellulare del più grande dei due, che continuava a ricevere chiamate e messaggi chiaramente riconducibili alla vendita di droga, con codici per indicare quantità e prezzi: “3 gr. 20 euro – 5 gr. 30 euro – 10 gr. 50 euro”.

Alla luce dei riscontri raccolti – il confezionamento in dosi, il denaro contante e le conversazioni telefoniche – i due sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto disponendo per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari. La droga e il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita, sono stati sequestrati.

Proseguono le indagini per ricostruire l’intera rete di spaccio attiva tra Nicolosi e i comuni limitrofi.

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