Cronaca
Paternò, incidente in via Marco Polo
Quattro le persone rimaste ferite a seguito dell’incidente

È di 4 feriti il bilancio dell’incidente stradale verificatosi intorno alle 15:45 di oggi a Paternò, in via Carso angolo via Marco Polo. Ad impattare per cause ancora tutte da accertare una Smart con a bordo due donne e una Toyota Yaris con a bordo una coppia di anziani. A seguito dell’impatto la Smart ha finito la propria corsa sopra il marciapiedi distruggendo la segnaletica stradale mentre la Toyota è rimasta danneggiata sul lato sinistro. Ad intervenire 2 ambulanze, una del 118 e l’altra di eccedenza, che hanno trasportato gli occupanti della Smart al San Marco di Catania e quelli della Toyota al Pronto Soccorso di Paternò. Sul posto la Polizia Municipale che ha proceduto per i rilievi.

Cronaca
Catania, ladri di auto fermati dalla Polizia di Sato, mezzi restituiti ai proprietari
Individuati e denunciati due catanesi di 21 e 35 anni per ricettazione in concorso. Il più giovane è indagato anche per resistenza a pubblico ufficiale e per ricettazione per fatti commessi qualche giorno prima

La Polizia di Stato ha individuato e denunciato due catanesi di 21 e 35 anni per ricettazione in concorso. Il più giovane è stato denunciato dai poliziotti della volante anche per resistenza a pubblico ufficiale e per ricettazione per fatti commessi qualche giorno prima.
L’individuazione dei due ladri è avvenuta durante una delle costanti attività di controllo del territorio finalizzata a prevenire e a contrastare fenomeni di illegalità diffusa. Nei giorni scorsi i poliziotti hanno notato, in via Sosio, un’auto parcheggiata che risultava essere stata rubata a Floridia, come denunciato dal proprietario che, una volta informato dagli agenti, ha raggiunto il luogo del ritrovamento per rientrare in possesso del mezzo.
Grazie alla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, i poliziotti si sono messi sulle tracce dei ladri, riuscendo a individuarli. I due erano stati fermati e controllati insieme in via Palermo appena due giorni prima.
Il 21enne è risultato autore di altri furti commessi sempre nella zona del siracusano ed è stato ritenuto responsabile di un grave episodio avvenuto lo scorso 22 febbraio, quando, a bordo di un’auto rubata, non si era fermato all’alt della Polizia, dando vita ad un pericoloso inseguimento tra le vie cittadine. Durante la fuga, il giovane aveva premuto a fondo il pedale dell’acceleratore raggiungendo, addirittura, i 140 chilometri orari, anche in prossimità di semafori rossi, mettendo a repentaglio, in questo modo, l’incolumità dei diversi utenti della strada.
Durante la folle fuga, il 21enne aveva perso il controllo dell’auto, andando a sbattere contro una macchina in sosta, ma, noncurante del danno causato, aveva inserito la retromarcia, scaraventando la sua auto contro la volante della Polizia mentre gli agenti stavano scendendo nel tentativo di bloccarlo.
La corsa era poi proseguita con uno zig-zag tra le auto in direzione via Felice Fontana. Il giovane era poi sceso dall’auto che era stata abbandonata nel quartiere Monte Po, riuscendo a dileguarsi tra le vie del quartiere. L’auto era stata recuperata dai poliziotti, appurando che era stata rubata a Bronte. Anche in questo caso, il mezzo era stato riconsegnato al legittimo proprietario.
Cronaca
Riposto, arbitro aggredito durante partita di calcio “Under17”
“Un episodio come questo non deve rimanere impunito. Confido in provvedimenti rapidi, severi e decisivi, con l’obiettivo di evitare che simili atti di violenza possano mai più accadere in futuro” ha detto Sandro Morgana presidente Lega Dilettanti Sicilia

Un arbitro di calcio è stato picchiato a Riposto all’interno dello stadio “Luigi Averna” al termine della gara playoff “Under 17″ provinciale tra la squadra Russo Sebastiano Calcio Riposto e il Pedara. La partita, si giocava in teoria a porte chiuse per inagibilità delle tribune, ma sembra che in quest’ultime vi fossero degli spettatori.
L’aggressione è stata immortalata da un video che è diventato in poco tempo virale. Arbitro aggredito durante la disputa dei tempi supplementari. Nel video si vede il momento in cui il direttore scappa è accerchiato da giocatori e altre persone, cerca di scappare ma viene colpito con calci e pugni. Un uomo lo sottrae dalla furia degli aggressori portandolo via, mentre al centro del terreno di gioco si scatena una rissa con più calciatori. Nel contempo qualcuno allerta i carabinieri giunti poco dopo allo stadio per avviare le indagini e ricostruisce l’accaduto con l’intento di individuare i responsabili. Arbitro comunque che si è recato in ospedale per una serie di controlli.
Condanna dell’aggressione subita dall’arbitro durante il match Under 17 giocato a Riposto arriva dal presidente della Lega Dilettanti Sicilia Sandro Morgana. “Esprimo la mia più ferma e totale condanna per l’aggressione subita dall’arbitro durante l’incontro playoff Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, svoltosi ieri sera allo stadio Luigi Averna di Riposto. Un episodio gravissimo che ha scosso l’intera comunità sportiva e che ci riporta indietro nella lotta contro la violenza negli stadi, un tema su cui siamo da sempre impegnati- ha detto Morgana- Questo vile attacco, che ha avuto luogo a pochi giorni dal Torneo delle Regioni, è una vergogna per il nostro sport e disturba profondamente la vigilia di un momento fondamentale per la Sicilia sul piano sportivo, culturale e turistico.
La violenza gratuita che ha travolto l’arbitro, costretto a difendersi sotto una pioggia di calci e pugni, è intollerabile. Fortunatamente, l’arbitro è ora a casa, dopo aver ricevuto le prime cure, ma rimane la gravissima ferita morale e l’indignazione per quanto accaduto. Ho personalmente portato la mia solidarietà – continua – all’arbitro e gli ho dedicato un grande abbraccio, confermando il mio pieno supporto a lui e a tutto il mondo arbitrale. Un episodio come questo non deve rimanere impunito. Confido in provvedimenti rapidi, severi e decisivi, con l’obiettivo di evitare che simili atti di violenza possano mai più accadere in futuro. Questo è il momento di unire le forze, di dare un segnale forte e chiaro a tutti: lo sport deve rimanere un luogo di rispetto, educazione e sano agonismo.
La violenza non ha posto in nessun stadio d’Italia. L’immediato intervento delle forze dell’ordine e la raccolta delle prove, tra cui il video dell’aggressione, sono passi importanti verso l’identificazione dei responsabili. Mi sento profondamente deluso perché in questi anni avevamo intrapreso un percorso importante, grazie anche alle istituzioni dei nuclei antiviolenza. Non vogliamo fermarci. Anzi, è il momento di insistere e rilanciare l’azione di chi ama il calcio, di chi crede nei valori. Siamo vicini al mondo arbitrale, che è parte integrante del nostro sport. Condivido il pensiero dell’Associazione Italiana Arbitri che ha espresso la sua solidarietà con forza, e io sono completamente d’accordo con il loro messaggio: “Questo non è calcio, questo non è sport”. Oggi, purtroppo, abbiamo perso tutti”.
Intanto il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri è stato ‘oscurato’ con una foto simbolo della non violenza dopo l’ennesima aggressione subita da un direttore di gara. L’episodio – fa sapere l’Aia, “ultimo di una lunga grave serie, è avvenuto in Sicilia ed il giorno prima in Campania e nelle settimane scorse in Veneto, nel Lazio ed in diverse altre regioni”. “È una situazione ormai inaccettabile – le parole del presidente Antonio Zappi – Queste incresciose aggressioni nei confronti dei nostri arbitri, spesso giovanissimi, picchiati da persone che per età potrebbero esserne i genitori solo per un fuorigioco o un rigore, devono essere oggetto di una profonda analisi, anche a livello istituzionale e politico, perché hanno assunto un significato non solo sportivo ma anche sociale che deve essere combattuto con fermezza da tutta la società civile”.
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