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Famiglia

Paternò, Nasce lo “Sportello Donna”: una rete concreta contro la violenza di genere

ll nuovo sportello è già operativo e raggiungibile al numero telefonico 327- 7772937

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È stato presentato ieri, 28 marzo, presso il salone parrocchiale della Chiesa Spirito Santo di Paternò, il nuovo Sportello Donna, centro antiviolenza promosso dal Centro Promozione per la Famiglia “Don Luigi Luggisi”, in collaborazione con l’associazione CO.TU.LE VI. Un’iniziativa concreta e necessaria, pensata per offrire strumenti di tutela e supporto alle vittime di violenza di genere nel territorio.Lo sportello fornirà servizi fondamentali come ascolto attivo, orientamento legale, supporto psicologico, accompagnamento ai servizi territoriali, campagne di prevenzione e sensibilizzazione, oltre a un prezioso sostegno alla genitorialità.

All’evento di presentazione sono intervenute numerose figure istituzionali e professionali. Ha aperto l’incontro Luigi Bellissimo, presidente del Centro Promozione Famiglia, seguito da Padre Salvatore Alì, guida spirituale del centro, e da Maria Grazia Pannitteri, designata come responsabile dello sportello.Importanti anche gli interventi degli esperti dell’équipe multidisciplinare: la ginecologa dott.ssa Ciravolo, l’Avv. De Iorio e la psicoterapeuta dott.ssa Lombardo.

Profonda e toccante la testimonianza di Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, vittima di femminicidio. Le sue parole hanno sottolineato con forza la necessità di mantenere viva l’attenzione su questi temi e di agire a livello locale con azioni mirate e continue.

Presente anche l’On. Francesco Ciancitto, che ha evidenziato l’urgenza di colmare il divario tra Nord e Sud nell’accesso ai fondi destinati alla prevenzione della violenza. Al suo fianco il Sindaco di Paternò, Nino Naso, a conferma del sostegno delle istituzioni locali.

Durante la serata, la giornalista e volontaria del centro, Mary Sottile, ha ricordato, attraverso letture e testimonianze come lettere o contenuti estratti dai social, alcune delle vittime di femminicidio: Giordana Di Stefano, Lauretta Russo, Cinzia Palumbo ed i suoi figlioletti, Daniele e Gabriele. Emozionante il ricordo di Laura, attraverso un messaggio scritto dalla madre Giovanna Zizzo, assente per motivi personali, e la toccante lettera di Ester, sorella di Cinzia.

Dare un nome, un volto, raccontare le storie delle vittime nella loro quotidianità, nella loro umanità, è un atto necessario per non lasciarle morire una seconda volta. Serve a combattere l’indifferenza, a scolpire i loro volti nel cuore della società. Non possiamo più voltarci dall’altra parte. Dobbiamo fare rete, sostenerci reciprocamente,  questo il messaggio forte e condiviso da tutti i presenti.

A concludere la serata è stata la testimonianza di speranza di Domenica Basile, che ha trovato la forza di denunciare il marito e ricostruire la propria vita: Non è un tunnel senza uscita. È dura, ma si può superare.

Il nuovo sportello è già operativo e raggiungibile al numero telefonico 327 7772937, attivo per chiunque abbia bisogno di aiuto, ascolto o sostegno.

Cronaca

Paternò, si tenta il tutto e per tutto per scongiurare la chiusura dell’IPAB “S.Bellia”

Una riunione con familiari degli ospiti della struttura e con i dipendenti per illustrare gli interventi in atto per salvaguardare la casa di ospitalità

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Si cerca di salvare l’IPAB “Salvatore Bellia” di Paternò, la struttura che ospita oltre 40 anziani e in cui lavorano una trentina di dipendenti. La casa di ospitalità rischia la chiusura visto che è in atto il blocco del conto corrente con tanto di pignoramento, ad opera dell’Agenzia delle entrate in qualità di ente esecutore dell’INPS, creditrice nei confronti dell’IPAB per il mancato versamento dei contributi risalenti al periodo antecedente alla gestione dell’attuale commissario Giovanni Rovito. Debiti pari a due milioni e quattrocento mila euro.

Cosi il commissario dell’ente Giovanni Rovito e il sindaco Nino Naso hanno incontrato all’interno dell’immobile parenti e dipendenti dell’IPAB per spiegare come si st agendo per salva la struttura dalla chiusura.

Il commissario ha spiegato che sono stati avviati contatti con l’assessorato regionale e con la deputazione regionale nazionale del territorio. Obiettivo è quello di ottenere la rateizzazione del debito: pagare la prima rata in modo tale da sbloccare il conto. Il problema si presenta per le successive rate; in questo caso si cerca un “aiuto” dalla Regione.  Già da domani dovrebbero esserci delle novità.

“L’IPAB  “Salvatore Bellia” è una delle Istituzioni più importanti della nostra Comunità- ha detto il sindaco Nino Naso- rappresenta la nostra storia, è il luogo in cui vengono curati e accuditi con grande dedizione i nostri cari, una struttura da salvaguardare a tutti costi. Grazie di cuore al Commissario Rovito, che insieme a tutto lo staff, si impegnano tutti i giorni, grazie di cuore a tutti gli operatori sempre amorevoli e professionali, grazie di cuore agli Onorevoli Galvagno, Lombardo e Ciancitto, con cui ho avuto importanti interlocuzioni e che hanno mostrato tanto interesse e disponibilità e, a quanti, ciascuno con il proprio ruolo, si stanno adoperando in favore della nostra Ipab”.

Presenti all’incontro oltre al sindaco e al commissario della struttura, l’assessore Antonello Longo, i vertici amministrativi dell’IPAB, dipendenti  e rappresentanti delle famiglie degli ospiti. Presente anche il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini.

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Famiglia

Paternò, IPAB “Salvatore Bellia”: rischio chiusura, operatori e ospiti nel limbo

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Situazione drammatica all’IPAB “Salvatore Bellia”, casa di ospitalità di Paternò.  Dal 20 marzo scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pignorato il conto corrente della struttura, bloccando, di fatto, ogni attività amministrativa ed economica.

A renderlo noto è il commissario straordinario Giovanni Rovito, che ha spiegato come il provvedimento sia stato eseguito dall’Agenzia delle Entrate in qualità di ente esecutore dell’INPS, creditrice nei confronti dell’IPAB per il mancato versamento dei contributi risalenti al periodo antecedente alla gestione commissariale. Il blocco del conto impedisce  all’ente di far fronte alle spese essenziali, dal pagamento delle bollette all’acquisto di generi alimentari, beni di prima necessità e gestione ordinaria della struttura.

Situazione, questa, a dir poco critica e la struttura potrebbe essere costretta a chiudere da un momento all’altro, eventualità che metterebbe a rischio non solo l’assistenza degli attuali 41 ospiti, ma anche il posto di lavoro di circa una trentina di dipendenti.Il commissario Rovito ha già informato la Prefettura, ha convocato un’assemblea con i lavoratori e avvisato le famiglie degli ospiti, sottolineando l’urgenza e la gravità del momento. La mancanza di liquidità impedisce, infatti, qualsiasi margine operativo e rende incerto il futuro della casa di ospitalità, storicamente punto di riferimento per l’assistenza nel territorio.

L’IPAB Salvatore Bellia è sì un ente regionale, tuttavia, per noi, per la nostra comunità, è stata ed è da sempre una preziosa e importantissima realtà. Mi sono interfacciato con la deputazione regionale, ho sentito l’on. Giuseppe Lombardo affinché possa essere trovata una soluzione. In altri periodi di criticità mi sono sempre battuto ed ho sempre posto l’attenzione sulla questione. Speriamo, anche questa volta, di riuscire nel nostro intento. Convocherò i lavoratori e parenti degli ospiti che attualmente si trovano all’IPAB e cercheremo ogni strada possibile affinché la situazione possa rientrare”. Così il primo cittadino paternese, Nino Naso.

Sulla questione  è intervenuto anche il consigliere comunale Alfio Virgolini, che ha raggiunto la nostra redazione per rendere noto che, nella giornata di ieri, si è tenuto un incontro con operatori della struttura e parenti degli ospiti. Durante la riunione è emersa la volontà comune di trovare una soluzione che consenta di scongiurare l’eventualità di una chiusura dell’ente. A tal proposito, il consigliere ha fatto sapere di aver informato della situazione  l’onorevole Francesco Ciancitto, deputato alla Camera, affinché possa seguire da vicino l’evolversi della vicenda.

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