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Paternò, parte il progetto “Avviciniamo i Ragazzi alla Repubblica”

Una iniziativa, promossa dalla quarta commissione consiliare alla pubblica istruzione e rivolta ai giovani e che coinvolgerà i 5 consigli comunali dei ragazzi degli istituti scolastici locali

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“Avviciniamo i Ragazzi alla Repubblica” è questo il titolo del progetto avviato a Paternò dalla Quarta Commissione Consiliare con in testa il presidente Rosanna Lauria, rivolto ai giovani delle scuole paternesi, i quali avranno modo di entrare in contatto diretto con il mondo delle istituzioni e della politica.

Questa mattina il primo appuntamento all’interno di Palazzo Alessi sede del consiglio comunale. I componenti della quarta commissione, presenti Rosanna Lauria, Mariabarbara Benfatto, Lorenzo Terranova e Ilenia D’Amore, hanno avuto modo di interloquire con i ragazzi del baby consiglio della scuola paritaria “Mamma Provvidenza”.

Un progetto ben articolato rivolto ai giovani che coinvolgerà i 5 consigli comunali dei ragazzi degli istituti scolastici locali. Ogni gruppo dei ragazzi avrà l’opportunità di scegliere un tema di loro interesse e in sinergia con la Commissione Consiliare potrà stilare un documento che sarà successivamente discusso e presentato in Consiglio Comunale.

L’obiettivo degli ideatori è quello di far vivere ai ragazzi una esperienza diretta, affinché possano comprendere non solo il funzionamento delle istituzioni, ma anche il valore della giustizia, un principio che ogni istituzione deve portare avanti con serietà e passione. “Non esiste una scuola ufficiale di politica – commenta Rosanna Lauria –  e proprio per questo riteniamo che sia fondamentale che i ragazzi, attraverso questa esperienza, possano acquisire le nozioni basilari per intraprendere un futuro percorso politico, qualora lo desiderassero. Vogliamo che imparino a confrontarsi con temi rilevanti, a sviluppare idee e a partecipare attivamente alla vita della comunità”.

Cultura

Paternò, presentato il libro “La Dolciera Siciliana” di Annamaria Zizza

Il romanzo è uno dei libri candidato al “Premio Strega 2025”. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Città Viva”, in stretta sinergia con “Libreria Gulisano” e “Comune Paternò”, nell’ambio dell’iniziativa “Il Maggio dei Libri”

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Portare la letteratura oltre i confini tradizionali. Nella suggestiva cornice della Biblioteca Comunale, culla del sapere dei paternesi, l’associazione “Città Viva” aderisce alla campagna nazionale “Il Maggio dei Libri”, con l’intento di promuovere la lettura anche in contesti non convenzionali e coinvolgere chi solitamente non legge o legge poco.

L’incontro di ieri pomeriggio con il consueto saluto della presidente dell’associazione, Grazia Scavo, che ha introdotto la presentazione del nuovo romanzo di Annamaria Zizza, La Dolciera Siciliana (Maril, quarta edizione 2025), alla presenza dell’autrice. L’incontro aperto con le immagini suggestive del promo realizzate da Pino Parisi.

A dialogare con lei, la professoressa Angela Pistorio, ormai veterana nella veste di relatrice. Un momento quasi incantato, segnato anche dal suono festoso delle campane per l’annuncio della fumata bianca da Roma. La professoressa Pistorio, collega e conoscente dell’autrice per ragioni professionali, ha condotto un’intervista vivace e brillante, “sfruculiando” con garbo tra le pagine del nuovo romanzo.

Annamaria Zizza, volto noto a Paternò, già autrice de Lo scriba e il faraone (2021) e La regina di Tebe (2023), approda ora a un’ambientazione del tutto nuova: dai fasti dell’antico Egitto ai primi anni del Settecento siciliano. La Dolciera Siciliana rappresenta un balzo temporale di millenni, ma con un filo conduttore ben saldo: il ruolo centrale la donna e la riscoperta delle radici (Catania). Dopo le liriche del 2019 ( un antidepressivo), come nei due romanzi precedenti, l’autrice mette in risalto quella che era la condizione delle donne nella famiglia, solitamente di totale subordinazione: Anche in questo caso, però, la protagonista – con le sua fragilità, quella spesso assegnata dal contesto sociale come a criata abusata, ma con la forza delle parole e del “dolce” – finiscono per vincere con l’amore.

L’autrice vive con la sua gatta e una certa nostalgia per la figlia lontana, insegna italiano e Latino al Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. È stata ideatrice del progetto “Dante nelle chiese di Acireale” e ha partecipato al festival Naxoslegge con una lectura Dantis molto apprezzata. Collaboratrice della rivista Mediterraneo Antico, ha saputo fondere la sua passione per l’Egittologia e la Storia con la scrittura narrativa. Manzoni è comunque il suo faro e lei una perfetta ereditiera.

Durante l’incontro, la Pistorio ha colto una domanda del pubblico sul titolo del romanzo: perché “Dolciera” in italiano, e non “Duccera” in dialetto, come si suppone dai sottotitoli dei capitoli, molti dei quali sono proverbi in lingua siciliana? La risposta si è rivelata uno spunto di partenza dell’incontro e per riflettere sulla scelta linguistica e sul significato simbolico del titolo.

È la trama – e non il dialetto – il cuore del racconto, che parte dalla Modica dei Moncada. La relatrice ha saputo coinvolgere il pubblico, apprezzato l’intervento della professoressa Maria Amato, coinvolgente al punto da sfiorare lo spoiler, ma abilmente fermata in tempo. Un incontro ricco di spunti culturali e personali. Suggestiva la lettura di alcune pagine del romanzo e particolarmente apprezzata la performance dell’attrice Simona Gualtieri, dedicata alla mamma.

Protagonista del nuovo romanzo è Maria, figura femminile forte e consapevole, coerente con la visione dell’autrice, da sempre paladina dei diritti delle donne e critica verso gli stereotipi imposti dalla tradizione (fimmina chi palli). Il dialogo tra le due professoresse ha saputo collocare la storia nel pieno del clima illuminista, dove, come ha ricordato la Pistorio citando Rousseau, “la coscienza è più razionale e meno istintiva”: “Io so, e devo cominciare.”

Si potrebbe parlare a lungo dei retroscena del romanzo, in particolare dei passaggi erotici, ricorrenti nei romanzi della Zizza e trattati con stile, misura e intensità che attraggono i lettori. La Dolciera Siciliana, alla sua quarta edizione candidato al prestigioso Premio Strega, è un romanzo che merita di essere letto – forse anche più di una volta – e, chissà, un giorno potrebbe diventare un bellissimo film.

 

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Catania, lotta ai reati ambientali: oltre 430 sanzioni in un mese

La Polizia al lavoro per il corretto smaltimento dei rifiuti per garantire decoro urbano

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Particolarmente attiva ad aprile la Sezione Ambientale della Polizia Municipale di Catania che ha avviato una vasta azione di controllo contro l’abbandono illecito di rifiuti, elevando complessivamente 433 sanzioni per un totale di oltre 144 mila euro.

Nello specifico, gli agenti, grazie a appostamenti strategici in diverse zone della città, tra cui Via Barcellona, Via Aurora, Via della Regione, l’incrocio tra Via Garibaldi e Via Della Palma, e quello tra Piazza delle Universiadi e Via Licciardi, hanno sorpreso ben 325 persone a conferire rifiuti in modo irregolare. Analoga azione è stata effettuata nella zona sud della città dove, grazie al sistema di videosorveglianza, sono stati identificati 108 soggetti intenti ad abbandonare rifiuti non conformi.

Un caso particolarmente grave si è verificato il 5 maggio in via Ungaretti, dove un 35enne è stato fermato a bordo di una moto ape carica di rifiuti. Il veicolo, sprovvisto di assicurazione e revisione, era guidato da un soggetto senza patente: è stato sequestrato insieme al carico.

L’Amministrazione comunale rinnova l’appello al rispetto delle norme sullo smaltimento dei rifiuti, invitando i cittadini a collaborare per il decoro urbano.

 

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