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Chiesa

Paternò, processione “Bambino Gesù” fischiata da stranieri, indignazione in città

Alcuni consiglieri comunali hanno chiesto la convocazione di una seduta urgente dell’assise civica

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foto ALFIO SPAMPINATO

Chiedono una convocazione urgente e straordinaria del consiglio comunale, alcuni consiglieri comunali appartenenti ai gruppi Paternò On, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Richiesta avanzata al presidente del consiglio Marco Tripoli e al sindaco Nino Naso. Al centro i tristi fatti verificati durante la processione del Bambino Gesù dello scorso 1gennaio in città.

In quella occasione un gruppo di extra comunitari presenti in piazza Indipendenza avrebbe cominciato ad “inveire con urla e fischi al passaggio della processione” alla quale partecipava anche il primo cittadino paternese.  È inutile dire quanto sia sentita per la comunità tutta, la celebrazione del primo  gennaio ed è facile intuire quello che ha provocato tra i fedeli presenti questo atto indicibile.

Per questo i consiglieri richiedenti hanno chiesto urgentemente un dibattito sull’accaduto al fine di verificare i fatti per comprendere le dinamiche e le responsabilità; la Tutela delle tradizioni per garantire il rispetto delle celebrazioni religiose, simbolo della nostra identità storica e culturale e la Promozione del dialogo con le forze armate al fine di individuare percorsi di soppressione di questi eventi, intensificazione dei controlli sui soggetti che tutte le sere stazionano da piazza Indipendenza a Piazza Regina Margherita, sensibilizzazione dei responsabili delle comunità religiose di extracomunitari e integrazione per prevenire ulteriori tensioni sociali.

“Riteniamo urgente – scrivono nella richiesta di convocazione- affrontare l’accaduto non solo per rassicurare la cittadinanza, ma anche per definire eventuali interventi da adottare a tutela della convivenza civile, del rispetto delle tradizioni religiose del nostro territorio e della sicurezza dei nostri concittadini”. I consiglieri chiedono al presidente del consiglio e al sindaco di invitare alla seduta di consiglio i dirigenti rispettivamente di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale di Paternò e della Polizia di Stato di Adrano oltre che il vicario Padre Salvatore Alì e Padre Salvatore Patanè. Il caso è stato portato alla luce dal quotidiano “La Sicilia”.  Sul caso è intervenuto il deputato nazionale Francesco Ciancitto il quale sul quotidiano ha dichiarato che “bisogna intervenire con azioni mirate e sarebbe utile attivare la zona rossa, come accade in altre città in Italia, a tutela dei cittadini”. Il sindaco Nino Naso ha annunciato, sempre su “La Sicilia” che saranno “valutate le azioni da mettere in atto per eliminare le situazioni di pericolo” Rhida Khemiri, punto di riferimento per la comunità islamica a Paternò, parlando con La Sicilia, ha detto che “rispettiamo tutte le religioni e vogliamo ringraziare i paternesi che da sempre accolgono con grande slancio gli stranieri, dandoci tutto il loro supporto. Non vogliamo che l’azione di pochissime persone possa fermare il cammino verso l’integrazione che da anni stiamo percorrendo. Chi è ostile verso la comunità che ci ospita non è qui benvenuto”

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Città del Vaticano, Papa Leone XIV saluta i fedeli di Paternò

Regina Coeli, il Papa saluta i fedeli di numerose comunità siciliane: Sortino, Palagonia, Caltagirone, Palermo

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Per la prima volta dall’inizio del suo Pontificato, Papa Prevost si è affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico per guidare la preghiera del Regina Coeli in piazza San Pietro. Nell’occasione è stato esposto il tradizionale drappo rosso con il suo simbolo.

Durante il suo intervento, il Santo Padre ha rivolto un accorato appello a favore della pace, invocando “coraggio” e “perseveranza” per tutti coloro che sono impegnati nel dialogo e nella ricerca sincera della riconciliazione tra i popoli. “La nostra preghiera – ha dichiarato  – abbraccia tutti coloro che soffrono a causa della guerra”.

All’inizio del suo discorso, il Pontefice ha ringraziato i fedeli per l’affetto dimostrato nei suoi confronti: “Sono ancora all’inizio del mio ministero in mezzo a voi e desidero anzitutto ringraziarvi per l’affetto che mi state manifestando”. Ha poi chiesto di essere sostenuto nella missione affidatagli: “Accompagnatemi con la vostra preghiera e vicinanza, in ogni aspetto del nostro cammino di vita e di fede”.

Dopo la preghiera mariana, il Papa ha ricordato con commozione la beatificazione di Stanisław Streich, sacerdote diocesano polacco, ucciso nel 1938 in odio alla fede. Successivamente ha richiamato l’attenzione sulla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, celebrata ieri.

Menzionato il decimo anniversario dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, sottolineando il suo impatto globale. “Ha avuto una straordinaria diffusione, ispirando numerose iniziative e sensibilizzando l’umanità all’ascolto del duplice grido della terra e dei poveri.

Il Papa ha infine salutato, tra gli altri, i fedeli di  Sortino, Paternò, Caltagirone, Palagonia, i Bersaglieri di Palermo.

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Chiesa

Paternò, compie 60 anni la Chiesa Parrocchiale di San Michele, un giorno da ricordare

La celebrazione della consacrazione fu presieduta dall’arcivescovo di Catania Guido Bentivoglio, che durante il rito murò nella pietra centrale dell’altare le reliquie di Santa Barbara, patrona di Paternò, di Sant’Agata, patrona di Catania, e di Sant’Euplio, tutti martiri catanesi

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Compie oggi 60 anni la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo di Paternò. Trascorsi 60 anni dal giorno della sua consacrazione, e ancora oggi essa svolge il proprio apostolato nel territorio.

Era il 25 maggio 1965 quando, nel tardo pomeriggio, una solenne processione eucaristica- con la partecipazione di autorità politiche, civili e militari, appartenenti ai vari ordini religiosi, alle associazioni cattoliche e numerosi fedeli- partì dalla chiesa del Monastero. In religioso raccoglimento, la processione sfilò lungo via Vittorio Emanuele, attraversando i Quattro Canti, fino a giungere in via G.B. Nicolosi, dove una folla numerosa attendeva con emozione il suo arrivo.

La celebrazione della consacrazione fu presieduta dall’arcivescovo, Sua Eccellenza Mons. Guido Bentivoglio, che durante il rito murò nella pietra centrale dell’altare le reliquie di Santa Barbara, patrona di Paternò, di Sant’Agata, patrona di Catania, e di Sant’Euplio, tutti martiri catanesi.

La costruzione della chiesa fu resa possibile grazie alla generosa munificenza del Comm. Michelangelo Virgillito. L’edificio fu realizzato su progetto dell’architetto Carmelo Borzì : con il suo snello campanile che domina il quartiere, la chiesa è oggi considerata un vero gioiello di arte moderna.

Alle spalle dell’altare, campeggia un grandioso dipinto raffigurante l’Arcangelo San Michele, opera del pittore catanese Archimede Cirinnà.

Quel fine maggio del 1965 fu un momento di grande gioia per tutta la popolazione, che visse con emozione la presenza del Comm. Virgillito, tornato da Milano per condividere l’evento con i suoi concittadini. In quell’occasione venne inaugurato anche il salone parrocchiale.

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