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Cronaca

Paternò, risolta in modo positivo la vicenda dell’uomo che ha minacciato di darsi fuoco

Nel pomeriggio di oggi si è recato nella caserma dei carabinieri della locale compagnia per spiegare il perchè avrebbe agito così rendendosi conto, dicono dal comando carabinieri,  dell’errore che avrebbe commesso

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Una vicenda che aveva lasciato Paternò in ansia per ore. Ma nel pomeriggio di oggi  il  40enne che nella prima mattina di oggi ha minacciato di darsi fuoco, dopo essersi cosparso di benzina, si è risolta positivamente.

Infatti nel pomeriggio si è recato nella caserma dei carabinieri della compagnia di Paternò per spiegare cosa fosse successo, il perchè avrebbe agito così, rendendosi conto, dicono dal comando carabinieri,  dell’errore che avrebbe commesso. L’uomo è stato affidato ai sanitari, mentre i militari dell’Arma stanno valutando se vi sono gli estremi per una denuncia a carico del 40enne.

L’allarme è scattato questa mattina intorno alle 07.30 nella zona Scala Vecchia quando l’uomo in preda alla disperazione si è buttato della benzina addosso. Le urla di chi ha assistito al fatto lo avrebbe fatto desistere allontanandosi in tutta fretta dalla zona. Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto vigili del fuoco di Paternò intervenuti a seguito della segnalazione della presenza dell’uomo.

Una volta giunti sul posto, i pompieri, insieme ai carabinieri e ad un’ambulanza del 118, non hanno trovato l’uomo. Secondo alcune testimonianze, lo stesso si sarebbe allontanato a bordo di un’auto in direzione Valcorrente dove sarebbe stato visto da altre persone. Subito sono scattate le ricerche dell’uomo per evitare che lo stesso potesse mettere a repentaglio la propria incolumità. Giunti sul posto forze dell’ordine e soccorritori non hanno trovato nessuno. Ore di ansia sulla sorte del 40enne fino al pomeriggio di oggi.

Chiesa

Mascali, sequestrate dai carabinieri discariche abusive, tre persone denunciate

Sono stati controllati 3 terreni nei quali i proprietari avrebbero lasciato scarti di materiali edili e rifiuti ferrosi

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Rimane alta l’attenzione del comando provinciale carabinieri di Catania per contrastare le varie forme di illegalità diffusa e garantire il rispetto delle norme dedicate alla tutela ambientale. Cosi a Mascali i militari della locale stazione Carabinieri hanno controllato i fondi agricoli situati nei pressi del torrente esondato “Salto del Corvo”, in località Nunziata, all’altezza dell’intersezione con la strada provinciale.

In particolare, sono stati controllati 3 terreni nei quali i proprietari avrebbero lasciato scarti di materiali edili e rifiuti ferrosi. L’accesso ispettivo al primo fondo, di proprietà di un 63enne di Calatabiano titolare di un negozio di ferramenta ed edilizia, ha consentito ai carabinieri di scoprire una vera e propria discarica abusiva di scarti di lavori edili e rifiuti ferrosi.

Nel terreno di un 42enne di Mascali, invece, oltre ai rifiuti provenienti da lavori edili, gli investigatori hanno accertato che sono stati accatastati anche pneumatici e tubi di gomma che poi sono stati  dati alle fiamme, con grave danno per l’ambiente e per la cittadinanza, visti i fumi tossici rilasciati dalla combustione. Infine, nella proprietà di un autotrasportatore 40enne, residente a Riposto, i militari dell’Arma hanno assistito ad un mutamento della destinazione d’uso del terreno agricolo, trasformato in una cava abusiva e riempito anche di rifiuti divario genere, da pezzi di ferro a parti in cemento.

Tutti e tre i terreni sono stati sequestrati e dovranno essere bonificati, eliminando i rifiuti secondo le modalità previste dalla normativa ambientale, mentre i proprietari sono stati denunciati penalmente per aver realizzato e gestito una discarica abusiva, e il 40enne anche per aver allestito una cava senza alcuna autorizzazione.

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Chiesa

Catania, sullo scooter con un minore contromano per evitare controlli, arrestato

Alla vista degli agenti l’uomo ha cercato di dileguarsi, imboccando viale Ulisse a velocità sostenuta e in senso contrario a quello di marcia, fermandosi solo dopo scontro con un’auto

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Avrebbe cercato di sfuggire ai controlli della Polizia di Stato, scappando per le vie della città in scooter, mettendo a repentaglio la sicurezza sua, del figlio minorenne che viaggiava con lui e degli altri utenti della strada. A rendersi protagonista di un pomeriggio particolarmente movimentato è stato un catanese di 37 anni che, dopo un pericoloso inseguimento, è stato arrestato dagli agenti della “Squadra Moto Volanti” per resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare i poliziotti hanno notato l’uomo che transitava in viale Ulisse, all’altezza di un fast food ivi ubicato, in sella al suo motociclo senza il prescritto casco protettivo; con lui vi era un passeggero, un ragazzo senza casco, che poi si è appurato essere figlio minorenne del conducente del mezzo a due ruote.  Alla vista degli agenti, l’uomo ha cercato immediatamente di dileguarsi, imboccando viale Ulisse a velocità sostenuta e in senso contrario a quello di marcia.

I poliziotti l’hanno tallonato durante la sua folle corsa senza mai perderlo di vista. L’uomo ha continuato a sfrecciare noncurante dell’intenso traffico veicolare, facendo accesso addirittura in un parco pubblico pieno di persone, nei pressi di via Colnago, cercando di dileguarsi tra i vicoli, particolarmente stretti, della zona per poi tornare su viale Ulisse nel senso contrario a quello di marcia.

Nonostante i ripetuti alt intimati dai poliziotti con i dispositivi sonori e luminosi, il 37enne è andato avanti fino a quando non si è scontrato contro un’autovettura che stava percorrendo regolarmente il tratto viario. L’uomo è stato cosi definitivamente bloccato, finendo successivamente ai domiciliari.

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