Connect with us

Cronaca

Paternò, Santissimo Salvatore: l’ASP aggiudica altri lavori per l’ospedale

Si tratta di un intervento destinato a ripristinare la trave-solaio dei locali sottostanti il centro trasfusionale

Pubblicato

il

Importanti novità in arrivo per l’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò. Infatti la Direzione Strategica dell’Asp di Catania ha approvato l’aggiudicazione dei lavori per il ripristino delle trave-solaio dei locali sottostanti il Centro Trasfusionale del nosocomio paternese .Sono adesso in corso le verifiche tecniche e amministrative preliminari alla sottoscrizione del contratto. L’intervento, per un importo di oltre 60 mila euro, è propedeutico alla gara integrata per la realizzazione del nuovo Laboratorio Analisi, in corso di predisposizione. Questi nuovi lavori si aggiungono a  quelli già aggiudicati relativi alla realizzazione del nuovo pronto soccorso (per oltre un milione di euro) e alla ristrutturazione dei locali a piano terra da destinare a morgue (per oltre cento mila euro). Anche per questi interventi sono attualmente in corso le verifiche tecniche e amministrative di rito, previste dalla normativa, prima della sottoscrizione dei contratti.

Per  domani, è prevista una riunione operativa, in vista dell’avvio di tutti i cantieri, finalizzata alla riorganizzazione dei servizi ospedalieri in modo da garantire la continuità delle prestazioni sanitarie ai cittadini. L’avvio dei tre cantieri è previsto entro la fine del mese di giugno. Soddisfazione e gratitudine per il conseguimento degli obiettivi, secondo i programmi illustrati ai rappresentanti istituzionali del territorio nel corso dei briefing periodici, è espressa dalla Direzione Strategica al direttore dell’Ufficio Tecnico aziendale, ing. Francesco Alparone, e ai suoi collaboratori. Sono intanto chiusi i termini per la gara di aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova Farmacia Ospedaliera. Si sta adesso procedendo con l’apertura delle buste.

 

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Paternò, celebrazione del 2 giugno, Festa dalla Repubblica

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune

Pubblicato

il

Anche Paternò ha celebrato il 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana,  nata dalla volontà del popolo italiano espressa con il referendum del 2 giugno 1946. Una giornata per riaffermare i principi di libertà, uguaglianza e democrazia sanciti dalla nostra Costituzione.

Le celebrazioni ufficiali si sono aperte con il tradizionale corteo che, partendo da Palazzo Alessi, ha attraversato il cuore della città fino a Piazza Santa Barbara, dove si è svolta la cerimonia conclusiva con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Al corteo hanno preso parte il Sindaco Nino Naso e la Giunta Comunale, le autorità militari, i cittadini e numerose associazioni di volontariato e combattentistiche, tutti uniti per rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.

Tra le autorità presenti: il Capitano Marco Savo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò; il Maresciallo Franco Iervolino, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Paternò; il Comandante della Guardia di Finanza di Paternò, Niccolò Prosperi; e il Vice Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Rizzo, unitamente ad altri ufficiali e rappresentanti delle forze dell’ordine in servizio presso le rispettive stazioni.

Sempre in mattinata, il Sindaco Nino Naso ha preso parte, su invito di S.E. il Prefetto di Catania, Pietro Signoriello, alle celebrazioni ufficiali organizzate nel capoluogo etneo, rappresentando la comunità paternese insieme ai primi cittadini della provincia, in un’occasione importante per rafforzare il senso di unità e collaborazione istituzionale.

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune di Paternò.

 

Continua a leggere

Cronaca

Catania, convalidato arresto di John Obama, accusato dell’omicidio del 30enne Santo Re

Il 37enne extracomunitario, irregolare sul territorio nazionale, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi

Pubblicato

il

John Obama, il 37enne posteggiare abusivo, originario dello Zimbabwe, accusato dell’omicidio di Santo Re, il pasticciere trentenne del bar “Quaranta”, ucciso a coltellate il 30 maggio scorso, nel lungomare Ognina di Catania, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi nella mattinata di oggi.

Il GIP ha convalidato il provvedimento e ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone, che coordina le indagini delle volanti e della squadra mobile della Questura di Catania, ha conferito l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita domani. Ad accusare il 37enne sono due testimoni oculari e le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.  L’indagato, che è fuggito dal luogo del delitto a piedi, quando è stato bloccato da agenti delle volanti, aveva i vestiti e le mani sporche di sangue. L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso di ricostruire le fasi dell’omicidio: Santo Re, terminata la giornata lavorativa, si è avviato verso la macchina parcheggiata nella discesa che conduce al porticciolo di Ognina.

Non appena è arrivato a metà della rampa, l’arrestato, che il pasticciere conosceva come posteggiatore abusivo che operava illegalmente in quella zona, gli si è parato davanti. Dopo qualche secondo, il 37enne ha sferrato alcuni fendenti in direzione del giovane che ha provato invano a difendersi indietreggiando.

La vittima, nonostante le gravissime ferite, è fuggita in direzione del bar Quaranta dove lavorava per chiedere aiuto, mentre il presunto assassino è fuggito. Proprio davanti al bar sostava in quei minuti un’ambulanza, che ha soccorso il pasticcere, accompagnandolo al vicino ospedale Cannizzaro dove poco dopo è morto nonostante tutti i tentativi dei medici per salvarlo. I colleghi di lavoro di Santo Re hanno riferito che la vittima conosceva bene l’indagato, al quale spesso tutti loro offrivano da mangiare.

 

Continua a leggere

Trending