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Cronaca

Paternò, Santissimo Salvatore: l’ASP aggiudica altri lavori per l’ospedale

Si tratta di un intervento destinato a ripristinare la trave-solaio dei locali sottostanti il centro trasfusionale

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Importanti novità in arrivo per l’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò. Infatti la Direzione Strategica dell’Asp di Catania ha approvato l’aggiudicazione dei lavori per il ripristino delle trave-solaio dei locali sottostanti il Centro Trasfusionale del nosocomio paternese .Sono adesso in corso le verifiche tecniche e amministrative preliminari alla sottoscrizione del contratto. L’intervento, per un importo di oltre 60 mila euro, è propedeutico alla gara integrata per la realizzazione del nuovo Laboratorio Analisi, in corso di predisposizione. Questi nuovi lavori si aggiungono a  quelli già aggiudicati relativi alla realizzazione del nuovo pronto soccorso (per oltre un milione di euro) e alla ristrutturazione dei locali a piano terra da destinare a morgue (per oltre cento mila euro). Anche per questi interventi sono attualmente in corso le verifiche tecniche e amministrative di rito, previste dalla normativa, prima della sottoscrizione dei contratti.

Per  domani, è prevista una riunione operativa, in vista dell’avvio di tutti i cantieri, finalizzata alla riorganizzazione dei servizi ospedalieri in modo da garantire la continuità delle prestazioni sanitarie ai cittadini. L’avvio dei tre cantieri è previsto entro la fine del mese di giugno. Soddisfazione e gratitudine per il conseguimento degli obiettivi, secondo i programmi illustrati ai rappresentanti istituzionali del territorio nel corso dei briefing periodici, è espressa dalla Direzione Strategica al direttore dell’Ufficio Tecnico aziendale, ing. Francesco Alparone, e ai suoi collaboratori. Sono intanto chiusi i termini per la gara di aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova Farmacia Ospedaliera. Si sta adesso procedendo con l’apertura delle buste.

 

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Cronaca

Etna, cessata nella serata di ieri l’attività di fontana di lava dal cratere di sud-est

Si è conclusa alle 20.35 circa (tempi Gmt) e nella fase più intensa ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m.

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che l’attività di fontana di lava al cratere di sud-est si è conclusa alle 20.35 circa di ieri sera-(tempi gmt). L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6000 m s.l.m., con dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da attività effusiva che ha messo in posto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est  si sono propagati in direzione Sud ed Est.

Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane. Le sorgenti del tremore sono rimaste confinate nell’area del cratere di sud-est alla profondità di circa 3000m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento ed intorno alle 21:30 si è quasi del tutto esaurita.  I dati clinometrici hanno mostrato l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 18 di ieri sera e la stazione più sommitale, alle 19.20 aveva registrato  una variazione di oltre 2 microradianti.

Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50 ; alle 21.05 circa il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva raggiunge un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi 3 milioni di mc eruttati. L’attività dell’aeroporto Fontanarossa non ha subito rallentamenti.

 

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Cronaca

Catania, braccialetto elettronico per un 39enne che minaccia la moglie

A denunciare l’uomo alle forze dell’ordine la segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’indagato che ha chiamato la consorte

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La Procura di Catania ha indagato un 39enne per di atti persecutori aggravati, applicando nei confronti di quest’ultimo la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla moglie e installazione del cosiddetto braccialetto elettronico.  Le indagini sono state avviate dalla segnalazione di una persona che, mentre era in attesa in una sala di un ospedale, aveva prestato il cellulare all’uomo che lo aveva dimenticato a casa, quest’ultimo ha chiamato  la moglie e l’avrebbe minacciato pesantemente. A fine chiamata il proprietario del telefonino, che ha sentito la conversazione, preoccupato ha allertato la polizia postale con una mail.

Le indagini hanno permesso di identificare la donna, che era la titolare dell’utenza telefonica che era stata chiamata dall’indagato. I poliziotti hanno ascoltato la signora, madre di minorenni, che ha raccontato le vicende di minacce e molestie subite nel corso del tempo dal marito dopo la separazione. È emerso che l’indagato avrebbe minacciato la donna con frasi come “se ti vedo con un altro ti ammazzo davanti la scuola”, “prima che mi denunci ve la faccia finire male a tutti”. L’uomo avrebbe, inoltre, tempestato la vittima di innumerevoli telefonate e messaggi, tanto da ingenerare in lei un costante timore per l’incolumità sua e dei figli e costringendola a modificare le sue abitudini di vita.  Le risultanze investigative acquisite dalla Polizia postale hanno consentito alla Procura di Catania di richiedere e ottenere dal Gip la misura cautelare nei confronti dell’indagato.

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