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Cronaca

Piano Tavola, miasmi e fumi: a lanciare l’allarme deputate regionali pentastellate

I parlamentari regionali del Movimento 5 stelle hanno raccolto le preoccupazioni dei residenti della zona industriale

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<<Gli abitanti di Piano Tavola e di Valcorrente, in territorio di Belpasso, hanno denunciato la presenza di fumi e miasmi che arriverebbero dalla vicina zona industriale. È ora che la Regione intervenga>>. A denunciare il fatto le deputate regionali pentastellate  Gianina Ciancio, Angela Foti e Jose Marano, le quali, attraverso una mozione indirizzata al governo regionale, hanno chiesto alla giunta di Nello Musumeci di prendere provvedimenti all’interno della zona industriale di Piano Tavola, principalmente con due interventi: <<Assegnare le residuali aree disponibili lungo la zona perimetrale – hanno detto le deputate – ad aziende in grado di garantire il minor impatto ambientale possibile e creare una fascia di rispetto, con messa a dimora di alberi e previsione di zone verdi, che possano attenuare l’inquinamento ambientale e al contempo, mitigare il malessere e il disagio nella cittadinanza>>.

La problematica era stata esaminata nel corso di un incontro al comune di Belpasso: sebbene ritualmente invitata,hanno specificato i pentastellati, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente non <<si sarebbe presentata ai lavori>>. Per questa ragione, hanno sottolineato le tre deputate regionali, <<il gruppo parlamentare M5S Sicilia ha inviato una nota al direttore dell’Arpa affinché chiarisca se e quali controlli siano stati effettuati sulla zona Piano Tavola, ed eventualmente con quali risultati>>. 

Damiano Caserta, consigliere M5S a Belpasso, ha evidenziato che <<la piaga dei cattivi odori e dei fumi è ancora presente ed opprimente a Piano Tavola, senza che nessuno ci abbia mai fornito indicazioni ufficiali e documentali sulla qualità dell’aria che grava sui cittadini tavolesi. Occorre che anche il sindaco si attivi anche attraverso efficaci azioni di protesta volte a garantire il diritto ad un ambiente salubre per questi cittadini che, seppur residenti in una zona periferica, non meritano di essere trattati come il solito serbatoio di voti per agevolare i politici di turno>>.

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Cronaca

Catania, tre moto rubate tra i rifiuti di un edificio abbandonato ritrovate dalla Polizia

I poliziotti hanno sfruttato la rilevazione del segnale GPS di uno degli scooter, non tanto per individuare l’esatta posizione del mezzo, ma per circoscrivere l’area da passare al setaccio

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A Catania un appartamento abbandonato trasformato in un deposito di moto rubate è stato individuato dalla Polizia di Stato nell’ambito delle azioni di contrasto ai furti di veicoli in città, grazie anche alla collaborazione di una delle vittime del furto.  Dopo le operazioni degli ultimi giorni, che hanno permesso di ritrovare scooter, auto e pezzi di ricambio, gli agenti delle volanti hanno scovato un locale abbandonato, in via Stazzone, nel quartiere Cibali con all’interno tre moto risultati rubati.

I poliziotti hanno sfruttato la rilevazione del segnale GPS di uno degli scooter, non tanto per individuare l’esatta posizione del mezzo, ma per circoscrivere l’area da passare al setaccio.  Infatti, non sempre i sistemi di localizzazione sono precisi in quanto si limitano ad indicare una posizione approssimativa dei veicoli, specie quando si trovano parcheggiati all’interno degli immobili, come, ad esempio, i garage. Grazie all’attività investigativa e al segnale GPS, i poliziotti sono riusciti ad arrivare in via Stazzone, individuando un appartamento disabitato che è stato sottoposto a perquisizione.

All’interno dell’edificio gli agenti hanno trovato cumuli di immondizia di ogni tipo. Solo passando da una finestra, è stata notata una prima motocicletta di valore, lasciata in una delle stanze del piano terra. Districandosi tra spazzatura, vecchi indumenti e oggetti abbandonati, i poliziotti hanno perlustrato le altre stanze trovando uno scooter e un’altra moto, anche in questo caso di un significativo valore commerciale. Una volta eseguiti tutti i necessari accertamenti, è stato possibile risalire ai proprietari dei tre mezzi.

 

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Cronaca

Biancavilla, nascondeva la droga nel sottoscala: arrestato dai Carabinieri

A finire in manette un 26 enne biancavillese

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Non si fermano le attività di prevenzione e repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti operate da parte dei militari dell’Arma di Catania, volte a contrastare una delle maggiori fonti di approvvigionamento della criminalità organizzata.

In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Biancavilla, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno svolto tutta una serie di mirate azioni info-investigative, che hanno portato all’arresto di un biancavillese di 26 anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

In particolare, durante servizi di perlustrazione del centro cittadino, gli investigatori avevano visto più volte il giovane in atteggiamenti “sospetti” poiché, in più circostanze, alla vista della pattuglia si allontanava velocemente, come a voler evitare eventuali controlli da parte loro. Per questi motivi, hanno deciso di prestare maggior attenzione ai suoi movimenti.

Sono stati, quindi, organizzati dei dispositivi di pedinamento e appiattamento “discreto e a distanza”, che hanno confermato che la presenza dell’uomo, soprattutto nelle ore notturne, presso la zona della movida biancavillese aveva a che fare con lo spaccio di droga, per cui è stato pianificato l’intervento presso la sua abitazione, situata nei pressi dell’ospedale del paese.

Di prima mattina, i Carabinieri hanno quindi fatto scattare il blitz, facendo entrare nel suo appartamento anche il cane dei cinofili KING, e hanno cominciato a perquisire ogni ambiente.

I militari si sono subito accorti che, alla vista dell’animale, l’uomo è diventato estremamente nervoso e ciò ha avvalorato le loro ipotesi investigative. Infatti, appena raggiunta la rampa di scale che porta al piano superiore dell’abitazione, KING ha segnalato al suo conduttore un armadietto nel vano sottoscala, nel quale i Carabinieri hanno scovato 35 dosi di marijuana, per un peso di circa 50 grammi, 70€ in banconote di piccolo taglio e “gli attrezzi del mestiere”, ovvero ciò che serve a un pusher per impacchettare la droga: un bilancino di precisione e numerose bustine in plastica trasparente.

Poi, i militari si sono spostati nelle camere da letto e anche qui, all’interno di un comodino, hanno recuperato 2 dosi di marijuanamentre, in un pensile della cucina, c’erano delle infiorescenze di quella pianta, non ancora confezionata.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento e il denaro, il giovane pusher è stato dichiarato in stato di arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’atto, mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

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