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Eventi

Ragalna, al Presidente del Senato Ignazio La Russa conferita la cittadinanza onoraria

Questa mattina la cerimonia all’interno di una affollata aula consiliare del comune ragalnese

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Il presidente del Senato Ignazio La Russa è cittadino onorario di Ragalna. A proporlo l’amministrazione comunale di Ragalna con l’assise civica del piccolo comune pedemontano che ha votato all’unanimità la proposta della giunta.  Questa mattina si è svolta la cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria all’interno di una affollata aula consiliare del comune ragalnese. A fare gli onori di casa la presidente del consesso civico Maria Laura La Rosa, il sindaco Nino Caruso e il suo vice Emanuele Motta, nonche assessori e consiglieri comunali ragalnesi.

Hanno presenziato alla cerimonia il deputato nazionale di Fratelli d’Italia Francesco Ciancitto nonche il collega l’onorevole Matteo Rosso, coordinatore regionale del partito in Liguria. Presente anche il capogruppo consiliare di Fratelli D’Italia Alfio Virgolini.

Seconda Carica dello Stato particolarmente emozionato: “Non è che io non sia abituato ma ricevere un simile conferimento qui a casa è davvero particolarmente emozionante. Ragalna è il posto dove io non vengo solo per la bellezza dei luoghi e per la capacità di fare comunità, ma per me è il luogo dei ricordi, delle radici, qui ho passato tutte le estati della mia vita.  Questa  cerimonia ha per me un valore altissimo perché avviene  nei giorni della festa della Madonna del Carmelo” ha concluso La Russa.

Il sindaco Nino Caruso nel suo intervento durante la cerimonia ha professato di essere emozionato e soddisfatto per il conferimento della cittadinanza onoraria al Presidente del Senato La Russa visto che “l’abbiamo voluto sia come amministrazione che come comunità. Siamo riconoscenti alla persona del Presidente La Russa perchè è sempre stato vicino al territorio e alla nostra comunità, testimoniandolo in diverse circostanze”.

La presidente del consiglio Maria Luisa La Rosa ha specificato che il “Senatore La Russa è sempre stato considerato parte integrante della nostra comunità e con questo riconoscimento formale lo abbiamo voluto far diventare ufficialmente cittadino di Ragalna. Il consiglio comunale ha votato all’unanimità la proposta della cittadinanza onoraria” .

 

Cronaca

Paternò, una fiaccolata per “dire no ad ogni forma di violenza”

L’evento è in programma mercoledì 21 maggio alle ore 20. Il corteo partirà da piazza Regina Margherita, percorrerà via Vittorio Emanuele e si concluderà a Piazza Indipendenza

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Dopi i recenti fatti di violenza avvenuti in città con un tunisino irregolare che ha molestato delle minorenni e con l’uomo che ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni “cittadini” inferociti, salvato poi dai carabinieri, la società civile di Paternò fa sentire la propria voce. Cosi associazioni non profit, parrocchie e semplici cittadini hanno organizzato per mercoledì sera una fiaccolata per “dire no” ad ogni forma di violenza.

“Come comunità di Paternò, esprimiamo una grande preoccupazione ed indignazione per gli episodi di violenza accaduti nella nostra Città- si legge in una nota stampa- Rivolgiamo la nostra vicinanza alle vittime coinvolte e alle loro famiglie e ringraziamo la Compagnia dei Carabinieri di Paternò per il suo lavoro intervento.

Chiediamo con forza a tutte le istituzioni pubbliche della nostra città, a tutti i livelli, la convocazione di tavoli tecnici e di confronto, al fine di trovare con urgenza soluzioni che possano assicurare alla nostra città un maggiore controllo del territorio ed interventi idonei a migliorare la vivibilità della nostra città.  Condanniamo, altresì, ogni tentativo di giustizia “fai da te” contrario ai principi di uno Stato liberale e di diritto come il nostro”.

Il corteo partirà da piazza Regina Margherita, percorrerà via Vittorio Emanuele e si concluderà a Piazza Indipendenza. “Vogliamo lanciare un appello ai cittadini e alle istituzioni a garantire una città vivibile, aperta e viva” dicono gli organizzatori.

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Eventi

Milo, l’Etna Arts Fest Celebra l’Anima Poliedrica di Franco Battiato

Un omaggio eterico per rivivere l’arte e l’anima del grande artista

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È partito oggi a Milo l’“Etna Arts Fest – No Time No Space. La via di Franco Battiato come ponte tra terra e cielo”, il festival dedicato all’arte e alla spiritualità dell’indimenticato maestro siciliano. L’evento, promosso dal Centro Studi Gravità Permanente e riconosciuto come Progetto Speciale 2025 dal Ministero della Cultura, ha preso il via con una profonda partecipazione emotiva e culturale, nonostante il rinvio della cerimonia di intitolazione della piazza “Scariceddu” di Riposto, dove Battiato nacque, a causa del maltempo.

Nel pomeriggio si sono già svolti i primi due appuntamenti del programma. Alle 14.00 ha avuto luogo il seminario sufi esperienziale “La via dell’amore”, guidato da Sheykh Hassan Dyck, rappresentante europeo della Confraternita Naqshbandia Haqqania. A seguire, alle 17.00 in Piazza Belvedere Giovanni d’Aragona, il pubblico ha assistito con entusiasmo allo spettacolo teatrale “Anima la vita per dare vita all’anima”, scritto e interpretato da Sandro Vergato, che ha mescolato filosofia e comicità con omaggio sincero allo spirito del cantautore.

Grande attesa ora per l’appuntamento delle ore 21.00, sempre nella piazza di Milo, con “Come verdi fili d’erba”, una performance intensa e suggestiva ideata da Stefano Pio, figlio di Giusto Pio, storico collaboratore di Battiato. Sul palco saliranno Filippo Destrieri (tastiere), Alberto Grossi (pianoforte), Mauro Roveri e Maddalena Main (violoncelli), accompagnati dal Quintetto d’archi ‘Sulle Corde di Aries’ e dalle attrici Lucia Sardo e Ketty Governali. Il tutto arricchito dalla performance estemporanea del calligrafo sensitivo Norbu Grinparich, che realizzerà un’opera ispirata all’energia della serata.

“Questa rassegna nasce da un sentimento autentico – afferma Fiorella Nozzetti, direttrice artistica e presidente del Centro Studi Gravità Permanente – per celebrare ciò che Franco Battiato ha rappresentato per l’anima di questa terra. Vogliamo offrire un’esperienza viva e condivisa, nel segno della sua eredità artistica e spirituale”.

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