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Cronaca

Randazzo, omicidio-suicidio: a sparare un 84enne, vittima la moglie 81enne

L’uomo, da quanto appurato dai carabinieri, avrebbe assassinato dapprima la moglie, forse malata da tempo, per poi uccidersi

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Omicidio-suicidio a Randazzo dove i corpi di una coppia di anziani sono stati ritrovati, senza vita, all’interno della camera da letto della loro abitazione, ubicata in via Raffaello, strada periferica della città randazzese. L’increscioso episodio di violenza, che ha gettato nello sgomento la cittadina etnea, ha di fatto colto di sorpresa l’intera comunità dove vivevano i coniugi . Si tratta di un uomo di 84 anni, A.M., e la moglie R.D.A. di 81 anni.

Ad indagare sul fatto i carabinieri della compagnia di Randazzo, i quali hanno avviato le indagini non appena è scattata la segnalazione fatta dai parenti della coppia alla centrale operativa delle forze dell’ordine: i congiunti delle vittime non avendo notizie della coppia per diverse ore, si sono recati a casa di quest’ultima, facendo la macabra scoperta. I militari dell’Arma  non escluderebbero, al momento, nessuna altra ipotesi.

Da una prima ricostruzione fatta dai carabinieri la donna, forse gravemente malata, sarebbe stata uccisa dal marito con un fucile calibro 12 regolarmente detenuto. Scattato l’allarme sul posto si è diretto il personale medico del 118 che non ha potuto fare altro che appurare la morte della coppia, nonche  uomini del reparto scientifico dei carabinieri.  Non sono ancora del tutto chiare le motivazioni che avrebbero spinto l’uomo a compiere il gesto. In corso le indagini per accertare l’eventuale presenza di lettere o messaggi. Le salme della coppia sono state trasportate all’obitorio del Policlinico di Catania dove nelle prossime ore saranno effettuate le relative autopsie, subito dopo che il magistrato di turno avrà data incarico al coroner.   

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Cronaca

Catania, scoperto e denunciato 49enne specializzato in furti in abitazione

L’uomo è stato indagato in stato di libertà per quattro furti aggravati portati a compimento e per un caso di tentato furto

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Si era specializzato nei furti in abitazione ma i suoi piani sono stati interrotti dalla Polizia di Stato che ha individuato e denunciato un 49enne catanese, autore, secondo i poliziotti, di una serie di furti commessi tra la fine di marzo e la metà di aprile nelle pertinenze di alcune abitazioni della zona di Nesima Superiore.

Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di “Nesima”, sono partite dalle denunce presentate dalle vittime, che, separatamente, si sono presentate negli uffici del Commissariato, segnalando che in quattro diverse giornate, ignoti si erano introdotti all’interno delle loro abitazioni, rubando da balconi ed aree esterne, luci decorative e vari accessori da giardino, ma anche costose attrezzature e macchinari per il giardinaggio, come tagliaerba e soffiatori, e per la pulizia, come un aspirapolvere ed un aspira – cenere per stufa a Pellet .

Ricevute le denunce gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Nesima hanno avviato le indagini, riscontrando alcune analogie nelle modalità esecutive delle diverse azioni che hanno portato a collegare i singoli furti ritenendoli opera della stessa persona.

I poliziotti hanno condotto gli accertamenti avvalendosi anche della descrizione fisica fornita da un altro residente della zona, che nelle stesse giornate aveva sorpreso un uomo che aveva tentato di introdursi all’interno della propria abitazione.

Inoltre, dopo l’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, che hanno ripreso alcune fasi delle azioni condotte dall’uomo, gli agenti hanno individuato l’autore dei furti, identificandolo in un noto pregiudicato di 49 anni, residente nella zona.  L’uomo è stato indagato in stato di libertà per quattro furti aggravati portati a compimento e per un caso di tentato furto.

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Cronaca

Giarre, terreno abbandonato trasformato in base per lo spaccio, arrestati due uomini

Recuperati complessivamente oltre un chilogrammo di marijuana, 63 grammi di crack e 132 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e denaro e denaro contante

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A Giarre i carabinieri della locale compagnia hanno arrestato in flagranza due uomini, rispettivamente di 27 e 22 anni, residenti a Mascali e Giarre, in quanto i militari li hanno sorpresi in un terreno abbandonato alla periferia della città, utilizzato come base operativa per il confezionamento delle dosi di droga da destinare allo spaccio.

I carabinieri della locale compagnia, dopo una specifica indagine fatta di appostamenti e pedinamenti, grazie anche all’ausilio dei colleghi “Cacciatori di Sicilia”, sono entrati in azione i due uomini si stavano recando presso il fondo agricolo. Qui, i militari li hanno colti di sorpresa proprio mentre erano intenti a gestire lo stupefacente, impacchettandolo per la vendita.

Bloccati e messi in sicurezza, gli investigatori hanno iniziato a perquisire l’intera area, recuperando complessivamente oltre un chilogrammo di marijuana, 63 grammi di crack e 132 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione e denaro contante per ben 2.500 euro.

Le perquisizioni sono state estese anche alle abitazioni dei due giovani e, a casa del 27enne, i carabinieri hanno sequestrato ulteriori 12 grammi di marijuana e altri 4.500 euro, somma che, molto probabilmente, il pusher aveva già incassato per la vendita della droga. Tutta la sostanza stupefacente e il denaro rinvenuto sono sequestrati mentre i due uomini sono finiti ai domiciliari.

 

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