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Cronaca

Randazzo, operazione antimafia “Saracena”, indagati 18 soggetti

Si tratta di persone legate, secondo la DDA, al clan “Mazzei” e sono accusate di associazione mafiosa, estorsione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

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E’ scattata all’alba di oggi l’operazione “Saracena” e  oltre 200 carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito, su Randazzo e Milano, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di 18 soggetti, accusati, a vario a titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti questi ultimo aggravati dal metodo mafioso e con la finalità di agevolare il sodalizio mafioso di riferimento.

L’indagine, condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Randazzo e coordinate dalla D.D.A. di Catania, hanno consentito di portare alla luce le “attività illecite di un’associazione mafiosa legata alla famiglia di Cosa Nostra etnea dei “Mazzei”, individuandone gli elementi apicali, operanti nei territori di Bronte, Maniace, Maletto e zone limitrofe”.  Durante le indagini è emerso un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori locali, un fiorente traffico di stupefacenti e una attività di controllo dell’area di influenza del clan.

L’indagine è stata  avviata alla fine 2020 ha permesso di ricostruire le attività dell’associazione mafiosa legata al clan Mazzei di Catania, al cui vertice risulterebbe esserci Francesco Montagno Bozzone. Referenti della cosca sarebbero Eugenio Spitaleri, che avrebbe assunto la direzione dell’organizzazione su Bronte e Maletto, e Mario Galati Rando a Maniace. L’inchiesta avrebbe fatto emergere la presenza anche di un’altra articolazione del clan Mazzei: il gruppo Lo Cicero, attivo tra Adrano e Bronte. Il clan Lo Cicero vedeva inizialmente ai vertici i fratelli Agatino e Cristian Lo Cicero, fino al loro arresto nel gennaio 2022, quando la leadership sarebbe passata al fratello Lo Salvatore Lo Cicero.

Un altro gruppo criminale, attivo principalmente a Maniace, sarebbe stato diretto da Carmelo Conti Taguali, con il compito di garantire i rifornimenti anche da Fiumefreddo di Sicilia. Nel novembre del 2020, dopo l’arresto di Salvatore Catania e Montagno Bozzone, quest’ultimo condannato a nove anni di reclusione per un’estorsione ai danni dell’imprenditore e attuale sindaco di Maletto, Giuseppe Capizzi, al comando sarebbe passato Spitaleri.

Quest’ultimo avrebbe consolidato il proprio ruolo di vertice intensificando estorsioni a imprenditori locali e il traffico di cocaina e marijuana, anche grazie a una rete di corrieri e spacciatori alcuni dei quali avrebbero subito  intimidazioni da parte della cosca. Il clan ha utilizzato nomi in codice, evitando di specificare dettagli nei loro incontri e ricorrendo a telefoni occasionali e Sim intestate a estranei al gruppo.

Capillare il controllo del territorio: in diversi episodi, dopo il passaggio delle forze dell’ordine, gli affiliati avrebbero chiesto ai residenti informazioni sui motivi della loro presenza, raccogliendo dettagli utili per la loro attività. Le indagini avrebbero inoltre permesso di accertare quattro episodi di estorsione nei confronti di imprenditori locali.

Spitaleri avrebbe imposto la propria “protezione” a un’importante azienda attiva nel commercio delle fragole di Maletto, tentando di estendere tale imposizione ad altri imprenditori del settore attraverso richieste di percentuali sugli incassi. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno eseguito sette arresti in flagranza di reato e una denuncia in stato di libertà’ per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e sequestrato un chilo di marijuana, 200 grammi di cocaina e 3.500 euro in contanti.

Il gip ha emesso il provvedimento cautelare nei confronti di 18 indagati, mentre per un diciannovesimo la misura sarà valutata dopo l’interrogatorio preventivo. Nell’inchiesta ci sono altri 15 indagati che riceveranno la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

 

 

 

Cronaca

Paternò, scontro fra due auto in via Libertà: 4 feriti

Sul posto i Vigili Urbani di Paternò. Le condizioni dei feriti pare non siano gravi

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Un incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 17, all’incrocio tra via Libertà e lo svincolo per la Strada Statale 284, all’altezza del ponte che collega l’accesso alla superstrada. A scontrarsi, per cause ancora in corso di accertamento, sono stati una Renault Kadjar e una Nissan Qashqai.

Nell’impatto sono rimaste ferite quattro persone, tutte trasportate negli ospedali della zona. Fortunatamente, le loro condizioni non sarebbero gravi.

Sul posto è intervenuta la polizia locale per effettuare i rilievi del caso e regolare la viabilità. Il traffico ha subito rallentamenti per circa un’ora, con disagi alla circolazione nella zona interessata.

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Cronaca

Paternò, quartiere Gancia degradato, interrogazione del consigliere Russo

“Si chiede se l’amministrazione sia pienamente consapevole delle criticità infrastrutturali presenti e se sono previsti, interventi urgenti di ripristino o messa in sicurezza delle strade” scrive Russo

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Il degrado della strada che conduce alla collina storica e il quartiere Gancia di Paterno’ al centro di un’interrogazione a firma del consigliere comunale di Forza Italia Michele Russo. Interrogazione indirizzata al sindaco Nino Naso, al presidente del consiglio Marco Tripoli e all’assessore alla manutenzione Roberto Faranda.

Area storica, nucleo della città, centro urbanistico e culturale lasciato allo stato brado.

“Considerato che – si legge nell’interrogazione –  nei prossimi giorni avranno luogo i tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna Assunta che prevedono un afflusso significativo di fedeli e visitatori anche nelle vie interne della collina storica, che l’attuale condizione delle strade, oltre a costituire un evidente pericolo per l’incolumità pubblica, rischia di compromettere lo svolgimento sicuro e ordinato delle manifestazioni religiose e civili legate ai festeggiamenti e che è dovere dell’amministrazione comunale garantire condizioni minime di sicurezza e decoro urbano”.

Si chiede “se l’amministrazione sia pienamente consapevole delle criticità infrastrutturali presenti e se sono previsti, interventi urgenti di ripristino o messa in sicurezza delle strade”.

In ultimo, ma non per importanza, il consigliere Russo chiede “se esista un programma organico di valorizzazione e recupero del patrimonio viario e urbano delle aree storiche e se non si ritenga necessario attivare un intervento straordinario immediato, anche in forma parziale e temporanea, per mettere in sicurezza i percorsi interessati dai flussi pedonali previsti durante le celebrazioni”.

Da parte sua il sindaco Nino Naso ha specificato che per quanto la viabilità le condizioni delle strade  c’è la massima attenzione vista che sono in programma degli interventi. Per il quartiere Gancia si procederà ad un sopralluogo per verificarne le condizioni e adottare le opportune soluzioni.

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