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Cronaca

Roma, slitta l’interrogatorio della consigliera del CSM Rosanna Natoli

L’avvocato paternese è indagata dalla Procura di Roma per rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio

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L’avvocato paternese Rosanna Natoli, consigliera laica del Csm indagata dalla Procura di Roma per rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio ha chiesto attraverso il suo legale Giuseppe Valentino, alla procura di Roma un rinvio dell’interrogatorio. Richiesta che è stata accettata. La procura romana dovrà adesso fissare una nuova  data. Rosanna Natoli risulta indagata  dopo una registrazione di un incontro della consigliera laica con il magistrato Maria Fascetto Rivillo che era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Messina per un presunto “uso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé o altri”.

Un incontro per parlare del suo procedimento disciplinare in corso. Il colloquio è stato registrato dalla stessa giudice e poi reso noto dal suo avvocato, Carlo Taormina. La Natoli  avrebbe incontrato in Sicilia la giudice Fascetto Sivillo, violando il segreto della camera di consiglio. Le dichiarazioni di Natoli, ignara della registrazione in corso, sono state incluse nel fascicolo che l’avvocato Carlo Taormina, difensore di Maria Fascetto Sivillo, ha presentato in udienza al CSM. Il comitato di presidenza del CSM ha deciso di inviare la registrazione alla Procura di Roma per verificare eventuali reati. A  settembre si riunirà di nuovo il plenum del Csm  non è escluso che in quella occasione si possa arrivare alla resa dei conti, con l’estromissione dal Consiglio di Natoli che già ha lasciato la poltrona della commissione disciplinare. A meno che l’avvocato paternese  non decida di dimettersi .

Secondo la Procura Natoli partecipando al procedimento disciplinare, avrebbe procurato “intenzionalmente un ingiusto vantaggio a Fascetto Sivillo”, rivelandole anche “l’orientamento espresso dai componenti della Commissione”. Inoltre avrebbe “compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell’udienza del luglio 2024 non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà”.

Il riferimento è alla sospensione dell’udienza dopo la produzione, da parte della magistrata e del suo legale Taormina, della trascrizione del colloquio tra Natoli e Fascetto Sivillo. I magistrati hanno intanto avviato un fascicolo senza indagati o ipotesi di reato dopo la denuncia presentata dalla difesa di Fascetto Sivillo, nella quale si ipotizzava il reato di falso contro la sezione disciplinare del Consiglio.

 

Cronaca

Misterbianco, notte di fuoco in via Del Mandorlo, tre auto distrutte

Sul posto per spegnere il fuoco  i pompieri del distaccamento “Catania Nord”.  Le operazioni di spegnimento e di bonifica sono state ultimate poco dopo le ore 3

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Incendio la notte scorsa in via Del Mandorlo, nella frazione Belsito, in  territorio di Msterbianco.  Distrutte dalle fiamme una Peugeot 208 e una Alfa Romeo Tonale; una terza, una Peugeot 206 è rimasta danneggiata.

L’incendio si è sviluppato poco prima delle ore 2. Le fiamme sono partite da una delle tre auto in sosta interessate dal rogo, per poi estendersi alle altre vicine. Non accertate le cause del rogo, ma al momento le forze dell’ordine non escludono nessuna ipotesi. C’è una indagine in corso da parte dei carabinieri della locale Tenenza.

Sul posto per spegnere il fuoco  i pompieri del distaccamento “Catania Nord”.  Le operazioni di spegnimento e di bonifica sono state ultimate poco dopo le ore 3.

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Cronaca

Catania, operazione “Turismo Sicuro”, controlli in 38 strutture ricettive

Sono stati denunciati 11 gestori e 24 multati per un importo complessivo di 42 mila euro

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. Una vasta operazione di controllo è stata condotta dalla Polizia di Stato in 38 strutture ricettive della provincia di Catania per verificare il rispetto delle prescrizioni delle licenze, gli adempimenti di legge e l’osservanza delle autorizzazioni amministrative, a tutela degli ospiti e del personale dipendente.

L’attività, denominata “Turismo sicuro”, è stata pianificata e condotta dai poliziotti della squadra amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania.

I poliziotti hanno passato in rassegna diverse strutture alberghiere del catanese, rilevando numerose gravi irregolarità al punto da elevare, complessivamente, sanzioni per 42 mila euro.

Sono stati denunciati 11 titolari per mancanza del Certificato Prevenzione Incendi, il documento che attesta il rispetto delle indicazioni fornite dalla normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio nei locali, depositi, impianti ed industrie pericolose, individuati in relazione alla detenzione e all’impiego di prodotti infiammabili che, in caso di incendio, comportano gravi pericoli per l’incolumità delle persone.

Grazie alla proficua collaborazione con il personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è stato possibile verificare l’elenco di tutte le strutture ricettive del territorio catanese in possesso della certificazione, individuando, attraverso una serrata attività d’indagine, gli alberghi non in regola.

In un altro caso, il gestore di un hotel, ubicato a Nicolosi, è stato denunciato per non aver comunicato le generalità degli alloggiati alla Questura, come previsto dalla normativa. In particolare, il titolare aveva fornito i nominativi di un solo componente di un gruppo di sette ciclisti, determinando un’evasione del fisco e un inadempimento delle prescrizioni previste per ragioni di sicurezza.

Inoltre, 24 albergatori sono stati multati per il mancato rispetto della normativa di settore; in particolare, 20 sanzioni sono state elevate nei confronti di altrettante strutture per l’aumento dei posti letti rispetto a quelli previsti nella SCIA, 2 per la mancanza della SCIA, una per l’omessa comunicazione del cambio di amministratore e una per la mancata esposizione del Codice Identificativo Nazionale.

 

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