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Politica

S.M. di Licodia, anche Enrico Caruso si dichiara indipendente in consiglio

Enrico Caruso: “alla mia richiesta di verifica assolutamente necessaria, oltre che concordata a suo tempo, ha risposto con una nota fuori da ogni protocollo politico e amministrativo”

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Dopo le dimissioni dalla Giunta comunale di Santa Maria di Licodia, l’ex assessore Enrico Caruso – attraverso una nota di questa mattina rivolta al sindaco Buttò, ai consiglieri comunali ed agli ex colleghi assessori – si è dichiarato indipendente all’interno del consiglio comunale, lasciando di fatto la maggioranza, come già fatto negli scorsi giorni da diversi suoi compagni di percorso. “Dichiaro esplicitamente” scrive Caruso “che da questo momento mi pongo in posizione di indipendenza rispetto alla maggioranza ed opererò politicamente in un’ottica costruttiva per la collettività e sempre scevro da ogni personalismo”. Una scelta, che scaturisce anche dalla risposta – o meglio, dalla non risposta – da parte del primo cittadino licodiese alla nota di dimissioni di Caruso dello scorso 29 agosto, attraverso la quale chiedeva al capo della giunta una verifica politica dopo un anno di amministrazione al fine di “rinnovare quel rapporto di fiducia e quella comunicazione diretta e aperta che sono indispensabili per poter esercitare un confronto costruttivo”. 

Il sindaco Giovanni Buttò, si era infatti limitato negli scorsi giorni a prendere atto della fuoriuscita dalla Giunta del suo ormai ex assessore e a comunicare la composizione attuale dell’esecutivo licodiese, riservandosi di procedere a nuova nomina dell’assessore mancante. “II Sindaco” si legge nel documento di oggi, “alla mia richiesta di verifica assolutamente necessaria, oltre che concordata a suo tempo, ha risposto con la nota a cui faccio riferimento, fuori da ogni protocollo politico e amministrativo. Ad un attento esame politico della nota di risposta emerge in maniera chiara che la richiesta di verifica non è stata nemmeno presa in considerazione e che il Sindaco ha deciso di procedere per la propria strada mettendomi, di fatto, fuori dalla maggioranza che supporta l’attuale Giunta. rinnegando così tutti gli accordi politici pre e post-elettorali. Ovviamente è un suo diritto innegabile ed inalienabile così come ritengo sia mio diritto trarne le conclusioni.”

C’è dell’amaro, sicuramente, nelle parole di oggi del consigliere Caruso attraverso le quali emerge la sua delusione in quello che sarebbe dovuto essere un progetto politico innovativo e duraturo a cui i cittadini di Santa Maria di Licodia avevano dato fiducia, vedendo in questa coalizione – forse più basata sui numeri che sulle affinità –  l’alternativa ai 10 anni di governo Mastroianni. “Come ho avuto modo di chiarire al Sindaco nella mia lettera di dimissioni – continua Caruso -, personalmente ho fatto diversi passi indietro ridiscutendo gli accordi che riguardavano la mia persona e rinunciando a favore di terzi ad importanti incarichi che mi erano dovuti sia per accordi pre-elettorali che per risultati numerici”. Ma lo stesso Caruso, precisa ancora di non aver “mai operato politicamente per tornaconti personali o per occupare poltrone ma per costruire un avvenire amministrativo migliore di quello passato”.

Un consiglio comunale, dunque, che risulta sempre più spaccato e ancor più “temibile” dal Sindaco Buttò che al momento, volendo mostrarsi sereno e sorridente ai cittadini canticchiando in piazza tra un “Certe notti” e un “Cosa vuoi che sia” , spera forse in cuor suo che “passi tutto quanto, solo un po’ di tempo e ci riderai su”. Ma nonostante il silenzio mediatico in cui si è chiuso, non rilasciando dichiarazioni su quanto sta accadendo all’interno della sua maggioranza, la prima verifica politica post terremoto è inesorabilmente fissata per il prossimo 28 settembre, ore 10.30, all’interno del palazzo comunale, dove il civico consesso è chiamato a deliberare sull’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2022.

In Primo Piano

S.M. di Licodia, “A che punto è il bilancio?”. Tre indipendenti lasciano l’aula e viene meno il numero legale

Critiche in aula rivolte al Sindaco per il fallimento dell’evento “Terra Gourmet” e alla maggioranza per l’assenza dei suoi consiglieri. Gurgone: «se un’Amministrazione non ha la maggioranza deve dimettersi»

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Continuano le sedute lampo del Consiglio Comunale di Santa Maria di Licodia con i punti all’ordine del giorno che si arenano in questioni più politiche che tecniche. È di avanti ieri il civico consesso che avrebbe dovuto trattare le nuove tariffe Tari e la variazione di bilancio per permettere il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali licodiesi, conclusosi dopo appena 20 minuti di dibattito introduttivo. A finire sulla graticola dell’opposizione è il primo cittadino Giovanni Buttò fortemente criticato dal consigliere Gurgone per la mancata riuscita dell’evento “Terra Gourmet” tenutosi lo scorso week-end presso la villa Belvedere. «Ci si aspetta – dice Gurgone – che il sindaco restituisca i soldi alla Regione. Utilizzando un finanziamento regionale, non è stato fatto nulla rispetto a ciò che era stato annunciato». A gettare benzina sul fuoco, sullo stesso tema, è poco dopo il consigliere di opposizione Enrico Caruso. «Dopo l’edizione dello scorso anno – ha aggiunto Caruso -, sulla quale ci sono state varie polemiche e addirittura invio di atti alla Corte dei Conti, si sperava che non si tornasse alla situazione già vissuta. Invece quest’anno è stato
anche peggio, un vero e proprio flop, basta leggere i commenti dei cittadini sui social».

Altro punto spinoso, che non va giù ad opposizone e indipendenti, come nelle sedute consiliari passate, è stata l’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza (Ignazio Sidoti e Giuseppe Fazio). «Non abbiamo più intenzione di tenere i Consigli Comunali in assenza dei consiglieri di maggioranza», ha detto ancora Gurgone, «che continuano a non presentarsi. Se un’amministrazione non ha la maggioranza deve dimettersi». Apertura, invece, per la variazione di bilancio per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, purchè si presenti al consiglio il dovuto materiale utile alle valutazioni. Opposizione critica, invece, sull’aumento delle tariffe TARI, considerato che il servizio risulterebbe scadente e che non si sarebbe discusso preventivamente di eventuali agevolazioni applicabili a specifiche categorie. Infine, a chiedersi che fine abbia fatto il bilancio preventivo sono sempre i consiglieri Caruso e Gurgone: «Si era detto che il bilancio sarebbe stato presentato presto in Consiglio Comunale quest’anno, ma ancora non si vede. Il termine di presentazione del bilancio è scaduto il 15 marzo, e siamo in ritardo di ben quattro mesi. A nulla vale dire che gli anni scorsi il bilancio è stato presentato a dicembre, perché la scadenza normativa era, del pari, stata rinviata, ma quest’anno la scadenza normativa è stata anticipata». 

«Il bilancio arriverà a breve» ha tranquillizzato l’assessore al ramo Pippo Nicolosi. «Sul fatto che i consiglieri di maggioranza non siano presenti, ricordo che tutti i consiglieri sono stati eletti allo stesso modo, e assentarsi perché altri non ci sono non è indice di responsabilità. Di fatto» dice rivolgendosi ai consiglieri di opposizione, «la maggioranza siete voi, che siete sette consiglieri, e non la sapete gestire». Per quanto riguarda le tariffe TARI, ha poi spiegato l’assessore, sono presenti dei lievi aumenti ma alcune utenze avrebbero subito delle diminuzioni. La venuta meno, poi, del numero legale in aula – per l’abbandono dei consiglieri Caruso, Patti e La Delfa – ha fatto rinviare la seduta alla giornata successiva.

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In Primo Piano

S.M. di Licodia, consiglio approva Piano Triennale delle Opere Pubbliche ed alcune variazioni di Bilancio

Opposizione presenta emendamento per elipista, maggioranza su edilizia scolastica

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Si è tenuto oggi, all’interno della sala consiliare del comune di Santa Maria di Licodia, la seduta del civico consesso con 8 punti all’ordine del giorno. Diversi gli argomenti trattati – ed approvati sia da maggioranza che da opposizione ed indipendenti – , tra cui il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e il programma triennale delle Opere Pubbliche che rappresentano i primi documenti propedeutici alla presentazione del bilancio di previsione che potrebbe arrivare in aula già a partire da settembre. Non poche le opere inserite nel piano triennale che l’amministrazione intende realizzare, a partire dalla realizzazione di un Centro Comunale di Raccolta rifiuti, la riqualificazione degli impianti sportivi, l’efficientamento energetico nonché la costruzione di un auditorium comunale.

Due le mozioni di integrazione al piano triennale avanzate sia dal gruppo di opposizione “Ideale Comune” – congiuntamente agli indipendenti – e dal gruppo di maggioranza “Uniti per Licodia” . I primi, hanno infatti proposto la realizzazione di un’elipista per permettere l’atterraggio dell’elisoccorso sul territorio comunale, di un valore di circa 800 mila euro. Per la sua realizzazione ci sarebbe già un progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato. Il gruppo di maggioranza, ha invece presentato un emendamento sull’edilizia scolastica finanziabile con un bando di prossima scadenza per il recupero della recinzione dell’istituto “Don Bosco”, la sistemazione del campetto, la realizzazione dei bagni esterni, dell’illuminazione e di una pista per disabili.

Subito dopo l’approvazione dei primi due punti, i consiglieri Mariella Spalletta, Antonino La Delfa e Fabiana Patti hanno lasciato l’aula non mettendo a repentaglio la validità della seduta, considerato che la seduta odierna era di rinvio alla prima convocazione di eri. Il consiglio, ha poi approvato due variazioni di Bilancio ed il PEF – Piano Economico Finanziario. Tutti i consiglieri della maggioranza, si sono poi astenuti sulle votazioni delle mozioni che erano state presentate da opposizione e indipendenti relativamente all’istituzione di borse di studio, al sostegno economico e strutturale della banda “G.Pacini” e alla sistemazione della pavimentazione stradale in zona Poggio dell’Aquila, con la motivazione che erano assenti i proponenti.

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