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S.M. di Licodia, ancora un rinvio per la variazione di bilancio ma la soluzione potrebbe essere all’orizzonte

Caruso: «Al prossimo consiglio garantiremo il numero legale minimo, cosicché la minoranza amministrativa possa votare il documento». Gurgone: «Alle interpellanze si risponde in aula»

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Ancora un nulla di fatto per la ratifica della variazione di bilancio relativa alla manifestazione  “Terra gourmet”- Festival dell’olio e dei vini etnei  finanziata dalla Regione Siciliana, realizzata dall’amministrazione comunale di Santa Maria di Licodia lo scorso settembre, all’interno della villa comunale Belvedere. A rimanere deserti, questa volta, gli scranni dei consiglieri vicini al sindaco Buttò e la sedia più alta dell’aula, quella del presidente Russo, che ha però fatto pervenire una nota di scuse per la propria assenza legata a motivi personali. Una seduta, quella di ieri, che si è comunque aperta, presieduta dal consigliere più anziano Antonino La Delfa. Un dibattito che ancora una volta ha affrontato la questione “rendicontazioni” della manifestazione che sembrerebbe non essere stata prodotta in maniera ufficiale ai consiglieri, così come più volte richiesto in aula. Ma una via d’uscita a questa impasse che va avanti dal 28 settembre scorso potrebbe essere all’orizzonte ed arriva dal consigliere Enrico Caruso.«Ho proposto in aula che al prossimo consiglio, per senso di responsabilità verso la città, garantiremo il numero legale minimo, cosicché la minoranza amministrativa possa votare il documento. Personalmente, molte voci di spesa della manifestazione visionate presso gli uffici non mi hanno convinto e non mi sento di votare il documento».

Sull’interpellanza presentata dai consiglieri di opposizione del gruppo “Ideale Comune”, relativa allo stato dei lavori dell’area verde di contrada Buglio e finanziata da un bando del Gal Etna, il primo cittadino Giovanni Buttò – impegnato in questi giorni all’Assemblea Nazionale dell’Anci di Genova- ha scelto la strada della risposta attraverso una Pec. A motivare tale scelta, lo stesso primo cittadino scrive “essendo stato presente in Consiglio per ben tre volte per dare seguito all’interpellanza e non essendoci riuscito a causa dei sistematici rinvii richiesti e votati proprio dal gruppo Ideale Comune e dai consiglieri dichiaratasi “indipendenti”; non potendo, inoltre essere presente al Consiglio Comunale del 25.10.2023 a causa di un pregresso impegno istituzionale, ritengo necessario e doveroso, oltreché più utile e fruttuoso, rispondere per iscritto all’interpellanza” (in basso la risposta integrale del sindaco). «È assolutamente irrituale che il sindaco risponda per iscritto» ha commentato a caldo dopo il consiglio comunale Gabriele Gurgone, primo firmatario del documento su contrada Buglio. «Il primo cittadino doveva rispondere in aula all’interpellanza. Non è vero che il consiglio è saltato per colpa nostra, ma i rinvii della trattazione di questo argomento sono sono legati anche alla sua assenza, come avvenuto mercoledì 11 ottobre. Altre volte è venuto meno il numero legale. Nel merito, rimango comunque dubbioso e perplesso su come questi 100 mila euro siano stati spesi su quell’area, alla luce anche delle foto che ho anche allegato all’interpellanza». Il consiglio comunale licodiese è stato poi rinviato al 30 ottobre prossimo alle ore 17:30 per l’approvazione, forse, della variazione di bilancio che tanto ha fatto accendere in queste settimane il clima all’interno della sala consiliare licodiese.

Risposta integrale del Sindaco Giovanni Buttò all’interpellanza

In merito all’interpellanza del 19 settembre presentata ai sensi dell’art. 28 del regolamento del Consiglio comunale dai consiglieri comunali indicati in epigrafe e indirizzata allo scrivente Sindaco, al fine di chiedere “delucidazioni in merito allo stato dei lavori per nascita di un’area destinata all’accoglienza turistica in contrada Buglio”, si specifica quanto segue. Essendo stato presente in Consiglio per ben tre volte per dare seguito all’interpellanza e non essendoci riuscito a causa dei sistematici rinvii richiesti e votati proprio dal gruppo Ideale Comune e dai consiglieri dichiaratasi “indipendenti”; non potendo, inoltre, essere presente al Consiglio Comunale del 25.10.2023 a causa di un pregresso impegno istituzionale, ritengo necessario e doveroso, oltreché più utile e fruttuoso, rispondere per iscritto all’interpellanza.
Le ragioni per cui l’area ancora non è stata resa fruibile risiedono nel fatto che ancora si è in attesa dell’istallazione della segnaletica a cura della ditta specializzata che ne sta ultimando la produzione e dell’allaccio del nuovo contatore dell’acqua da parte dell’Acoset; appena sarà fissata la data per l’inaugurazione basterà effettuare un semplice scerbamento e tutto tornerà alla normalità perché lo stato “pietoso” di cui parlano gli interpellanti è dato solo dalla presenza delle erbe infestanti che crescono, di norma, in tutte le zone rurali.
E stato fedelmente rispettato sia il progetto presentato e approvato dalla passata amministrazione, sia il relativo computo metrico, fatta eccezione per quattro capitoli di spesa, oggetto di varianti non onerose, che hanno di fatto realizzato delle migliorie all’opera, precisamente:
– Sostituzione della copertura prevista mediante “termocopertura” e struttura portante in acciaio, con tetto tradizionale in legno, tavolato, strati coibentanti ed isolanti con soprastanti tegole (di gran lunga più gradevole da vedere e rende la struttura più importante dal punto di vista estetico, trattandosi di aree rurali);
– Rimodulazione delle forniture arboree in piantine sostituendo le previste piante di melograno e mandorlo con alberi ornamentali da ombra di età più elevata al fine di rendere l’area più confortevole ed in un tempo inferiore (i tavoli al sole d’estate non sono fruibili);
Rimodulazione degli spessori di asfalto e delle superfici (l’asfalto nei punti dove non c’è mai stato deve obbligatoriamente prevedere uno spessore maggiore);
– Rimodulazione dei frutti dell’impianto elettrico per maggiore allineamento con i reali assorbimenti elettrici previsti.
Quindi, essendo le spese sostenute quelle del computo metrico consuntivo, depositato presso gli uffici comunali, ed a completa disposizione di chiunque li voglia visionare, si precisa altresì che il finanziamento ottenuto è di 100.000,00 euro, ma che questa cifra comprende tutte le spese correlate ossia: l’iva sui lavori, le spese tecniche, ed altre somme facilmente confutabili nel quadro economico allegato al progetto. Le spese relative ai soli lavori e forniture ammontano a circa 75.000,00, come da contratto d’appalto.
Inoltre, a collaudo effettuato, non avendo l’ente personale adeguatamente formato e a disposizione per la gestione dell’area, si sta provvedendo all’affidamento della stessa ad associazioni locali non profit che ne hanno fatto specifica richiesta, per evitare che l’area venga abbandonata e quindi non venga utilizzata come dovuto.
Tanto si doveva.

etna

Etna, cessata attività stromboliana dal cratere di sud-est, a comunicarlo l’Ingv

L’attività esplosiva ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di sud-est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento

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Cessata l’attività stromboliana dell’Etna. A darne comunicazione è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’attività esplosiva dal cratere di sud-est ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di sud-est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento. Il flusso piroclastico si è propagato verso nord-est, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove.

“Nei prossimi giorni verranno effettuati rilievi sul terreno per la mappatura del deposito” dicono dall’Ingv. Il materiale fine di colore rossastro prodotto dal flusso piroclastico è stato trasportato dai venti in quota disperdendosi a ovest-nord-ovest, con segnalazioni di ricaduta a Cesarò e Bronte. Attualmente dal cratere di nord-est si osservano sporadiche emissioni di cenere che si disperdono in zona sommitale. Dal punto di vista sismico il tremore è rientrato su valori bassi pur mostrando alcune oscillazioni sui valori medi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area dei Crateri Centrali ad una quota di circa 2500 m sopra il livello del mare.

L’attività infrasonica risulta modesta e gli eventi sono localizzati in corrispondenza dei Crateri Centrali.  I segnali delle deformazioni del suolo hanno mostrato una variazione totale di tilt di circa 0.20 microradianti alla stazione sommitale di Punta Lucia, e una variazione di strain alla stazione di Monte Ruvolo di circa 120 nanostrain. Al momento il trend deformativo appare esaurito. Non si rilevano variazioni significative nei dati GNSS.

Secondo il direttore dell’Ingv osservatorio etneo di Catania, Stefano Branca “era dal febbraio 2021 che sull’Etna non si registrava un’attività vulcanica così intensa” e un episodio analogo “è accaduto nel 2014”. Un fase spettacolare ma, spiega Branca, con “un livello di pericolosità limitato nell’area sommitale dell’Etna, il cui accesso era stato chiuso preventivamente a turisti e curiosi”

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Cronaca

Paternò, celebrazione del 2 giugno, Festa dalla Repubblica

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune

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Anche Paternò ha celebrato il 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana,  nata dalla volontà del popolo italiano espressa con il referendum del 2 giugno 1946. Una giornata per riaffermare i principi di libertà, uguaglianza e democrazia sanciti dalla nostra Costituzione.

Le celebrazioni ufficiali si sono aperte con il tradizionale corteo che, partendo da Palazzo Alessi, ha attraversato il cuore della città fino a Piazza Santa Barbara, dove si è svolta la cerimonia conclusiva con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Al corteo hanno preso parte il Sindaco Nino Naso e la Giunta Comunale, le autorità militari, i cittadini e numerose associazioni di volontariato e combattentistiche, tutti uniti per rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.

Tra le autorità presenti: il Capitano Marco Savo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò; il Maresciallo Franco Iervolino, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Paternò; il Comandante della Guardia di Finanza di Paternò, Niccolò Prosperi; e il Vice Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Rizzo, unitamente ad altri ufficiali e rappresentanti delle forze dell’ordine in servizio presso le rispettive stazioni.

Sempre in mattinata, il Sindaco Nino Naso ha preso parte, su invito di S.E. il Prefetto di Catania, Pietro Signoriello, alle celebrazioni ufficiali organizzate nel capoluogo etneo, rappresentando la comunità paternese insieme ai primi cittadini della provincia, in un’occasione importante per rafforzare il senso di unità e collaborazione istituzionale.

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune di Paternò.

 

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