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S.M. di Licodia, Autovelox Ss121: Anas e Polstrada dicono “no” ad innalzamento limite velocità

A fare da tramite è stata la Prefettura di Catania su sollecitazione dell’associazione Aiace

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La Prefettura di Catania, a seguito di una richiesta avanzata dall’avvocato Carmanello dell’Associazione Aiace, ha comunicato negli scorsi giorni il parere raccolto da Anas e Polizia Stradale in merito alla possibilità di innalzamento del limite di velocità sul vecchio tratto della Ss121 ricadente sul territorio di Santa Maria di Licodia. Una richiesta che nasce anche dopo una raccolta firme avanzata da diversi cittadini residenti principalmente nei comuni del territorio della provincia di Enna che in questi mesi si sono visti recapitare svariate multe per eccesso di velocità. “ANAS di Catania e la Sezione Polizia Stradale di Catania” si legge nella nota della Prefettura “hanno entrambi riferito che non sussistono le condizioni per la variazione del limite di velocità attuale, atteso che sul tratto in questione le condizioni plano-altimetriche, aggravate dalla presenze di numerosi accessi laterali, sono tali da giustificare la limitazione di velocità succitata, considerato peraltro che sul tratto di strada anzidetto sono avvenuti svariati incidenti, anche mortali”.

Dunque, un parere che potrebbe fare giurisprudenza alla luce anche dei verbali che qualche mese fa sono stati annullati dal Giudice di Pace di Paternò sempre relativi all’eccesso di velocità su questa trafficata e pericolosa arteria. Nel frattempo, alla luce dei tanti ricorsi contro i verbali di contestazione elevati dal Corpo di Polizia Municipale di Santa Maria di Licodia, l’ente licodiese è corso ai ripari nominando un proprio legale che già a partire dal 29 dicembre scorso sta seguendo le diverse udienze che dovranno definire la validità o meno delle multe notificate ai cittadini. Di certo, il rispetto dei limiti e la tolleranza zero possono rappresentare oggi il vero deterrente ad incidenti, alcune volte mortali, che quotidianamente interessano le arterie del comprensorio.

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Catania, CC sequestrano armi in quartiere San Cristoforo

I Carabinieri impegnati in attività investigative allo scopo di prevenire eventi delittuosi hanno trovato e sequestrato un piccolo arsenale di armi e droga

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Continua senza sosta l’azione di controllo messa in atto dai Carabinieri per contrastare il fenomeno della circolazione di armi clandestine sul territorio.  L’attenzione degli uomini del Comando Provinciale si va intensificando sulle zone più sensibili della città allo scopo di anticipare fenomeni criminali prima che sfocino in episodi di violenza. In quest’ambito gli agenti dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato armi da fuoco e sostanze stupefacenti all’interno di un’abitazione nel quartiere San Cristoforo.

L’attività investigativa che ha portato all’arresto di un uomo di 32 anni, pregiudicato e residente nella zona centrale del capoluogo etneo, ha preso avvio dopo che i militari hanno scorto l’individuo nei pressi di via del Principe, mentre si aggirava tra le palazzine con atteggiamento circospetto, guardandosi intorno con insistenza, come per accertarsi di non essere seguito.
Un comportamento che ha destato l’attenzione dei Carabinieri, i quali hanno deciso di approfondire la situazione predisponendo mirati servizi di osservazione a distanza. Proprio nel corso di uno di questi appostamenti è scattato l’intervento: i militari hanno fermato l’uomo non appena è entrato all’interno di una palazzina interessata da lavori di ristrutturazione, dando così inizio a una perquisizione che ha permesso agli investigatori di recuperare una borsa sportiva che era stata nascosta sotto una scala interna dello stabile, nella quale era custodito un mini arsenale: una pistola-fucile calibro 28, una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa, un revolver calibro 38 con matricola abrasa, una pistola a salve calibro 9×21 e decine di munizioni di vario calibro, oltre a 35 grammi di crack in pietre a un bilancino di precisione.
Le armi, che erano ben oliate e quindi pronte all’uso, sono state subito sequestrate e verranno sottoposte ad analisi balistiche presso il Reparto Investigazioni Scientifiche RIS di Messina.

Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, l’uomo, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva, è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, trasferito presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

 

 

 

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Catania, sei progetti per riqualificare palestre e spazi sportivi negli istituti superiori

La Città Metropolitana di Catania punta ai finanziamenti ministeriali per migliorare la qualità degli ambienti scolastici dedicati allo sport.

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La Città Metropolitana di Catania ha presentato sei progetti per la riqualificazione di palestre e aree sportive in altrettanti istituti scolastici superiori del territorio. Le proposte, elaborate per un bando ministeriale, sono attualmente in attesa di valutazione per ottenere il finanziamento.

Gli interventi riguardano l’Istituto Enrico Fermi, l’Istituto Lucia Mangano e l’Istituto Gemmellaro di Catania, l’Istituto Ettore Maiorana di San Giovanni La Punta, la succursale dell’Istituto Amari di Linguaglossa e gli spazi esterni dell’Istituto Ramacca-Palagonia.

Se finanziati, i progetti permetteranno di restituire agli studenti ambienti sicuri, moderni e funzionali, in grado di rispondere alle esigenze educative e sportive attuali.

Questa fase di progettazione – ha dichiarato il sindaco metropolitano Enrico Trantino – non è un semplice esercizio tecnico, ma un atto concreto di visione strategica. Attraverso questi progetti vogliamo creare le condizioni per un’edilizia scolastica all’altezza delle aspettative formative e sociali delle nuove generazioni.”

Le proposte progettuali sono frutto del lavoro congiunto tra l’ufficio tecnico, diretto da Francesco Nicosia, e l’ufficio di pianificazione strategica e programmazione europea guidato da Lorenzo Mari. Quest’ultimo, nato con l’obiettivo di potenziare la capacità dell’Ente di attrarre fondi e trasformarli in opportunità concrete, ha avuto un ruolo chiave nella definizione degli interventi.

Con questo approccio, la Città Metropolitana conferma una visione metodica e proattiva nello sviluppo delle infrastrutture scolastiche del territorio.

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