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S.M. di Licodia, Autovelox Ss121: Anas e Polstrada dicono “no” ad innalzamento limite velocità

A fare da tramite è stata la Prefettura di Catania su sollecitazione dell’associazione Aiace

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La Prefettura di Catania, a seguito di una richiesta avanzata dall’avvocato Carmanello dell’Associazione Aiace, ha comunicato negli scorsi giorni il parere raccolto da Anas e Polizia Stradale in merito alla possibilità di innalzamento del limite di velocità sul vecchio tratto della Ss121 ricadente sul territorio di Santa Maria di Licodia. Una richiesta che nasce anche dopo una raccolta firme avanzata da diversi cittadini residenti principalmente nei comuni del territorio della provincia di Enna che in questi mesi si sono visti recapitare svariate multe per eccesso di velocità. “ANAS di Catania e la Sezione Polizia Stradale di Catania” si legge nella nota della Prefettura “hanno entrambi riferito che non sussistono le condizioni per la variazione del limite di velocità attuale, atteso che sul tratto in questione le condizioni plano-altimetriche, aggravate dalla presenze di numerosi accessi laterali, sono tali da giustificare la limitazione di velocità succitata, considerato peraltro che sul tratto di strada anzidetto sono avvenuti svariati incidenti, anche mortali”.

Dunque, un parere che potrebbe fare giurisprudenza alla luce anche dei verbali che qualche mese fa sono stati annullati dal Giudice di Pace di Paternò sempre relativi all’eccesso di velocità su questa trafficata e pericolosa arteria. Nel frattempo, alla luce dei tanti ricorsi contro i verbali di contestazione elevati dal Corpo di Polizia Municipale di Santa Maria di Licodia, l’ente licodiese è corso ai ripari nominando un proprio legale che già a partire dal 29 dicembre scorso sta seguendo le diverse udienze che dovranno definire la validità o meno delle multe notificate ai cittadini. Di certo, il rispetto dei limiti e la tolleranza zero possono rappresentare oggi il vero deterrente ad incidenti, alcune volte mortali, che quotidianamente interessano le arterie del comprensorio.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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