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Politica

S.M. Di Licodia, comune transenna area fitness

Dopo il lungo botta e risposta tra Sindaco e consigliera Spalletta, l’area rimane al momento interdetta ai cittadini

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Sembrerebbe essere giunto alla fine, seppur per il momento, il lungo botta e risposta a suon di repliche e controrepliche tra il primo cittadino di Santa Maria di Licodia Giovanni Buttò e la consigliera di opposizione Mariella Spalletta, in merito alla sicurezza dell’area fitness di via Aldo Moro. Nella tarda giornata di oggi, infatti, l’ufficio tecnico comunale, ha proceduto con l’interdizione dell’area ai cittadini, con il posizionamento di una transenna e del nastro di delimitazione. “Abbiamo delimitato l’area” hanno spiegato congiuntamente il sindaco e il dirigente del settore tecnico licodiese Nino Mazzaglia “solamente perché non sono ancora stati installati i cartelli che spiegano le modalità di fruizione dei vari attrezzi posizionati”.

A mostrare soddisfazione per il risultato ottenuto sia il capogruppo di opposizione Gabriele Gurgone che scrive su Facebook “Ci voleva la nota della collega Spalletta???” a commento delle foto che mostrano l’area con le delimitazioni sia la consigliera Spalletta. “Dopo una conversazione con l’ufficio tecnico e dopo aver riconosciuto la non agibilità sino al completamento dell’area, (per mancanza di libretto istruzioni e uso, e altro)” commenta Mariella Spalletta “si è subito proceduto ad una chiusura provvisoria del cantiere, con l’impegno preso da parte dell’ente in una chiusura più rigida e compatta nei giorni seguenti”.

E poi, una frecciatina – immancabile- rivolta al sindaco Buttò in merito all’invito rivolto al consigliere Spalletta di votare positivamente il bilancio così da poter completare l’opera. “Spero che in tempi brevi, visto che se ne parla da marzo, arrivi il bilancio in consiglio. Sarò promotrice, se servirà, a presentare degli emendamenti, affinché quest’area si completi e diventi una zona di sport aperta a tutti con una visione futuristica. Ringrazio anticipatamente il Sindaco se vorrà coinvolgermi a partecipare in un qualsiasi tavolo tecnico per proporre e mettere anche del mio in ogni progetto che riguarda Santa Maria di Licodia, cosa che sino ad oggi non è successa”.

amministrazione

Paternò, si dimette l’assessore Alfio Amato dopo meno di un mese dalla sua nomina

Nei giorni scorsi i consiglieri Benfatto, Lauria, Terranova e Francesco Borzì avevano presentato una interrogazione per avere chiarimenti in merito a possibili casi di incompatibilità o conflitti di interessi da parte dell’ assessore Alfio Amato

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Si è dimesso a Paternò l’assessore Alfio Amato; quest’ultimo, avvocato,  era stato nominato dal sindaco Nino Naso lo scorso 18 dicembre. Amato aveva le deleghe ai lavori pubblici, patrimonio, servizi demografici, società partecipate. Inizialmente all’ex assessore gli era stata assegnata anche la delega ai tributi per poi essere tolta dal sindaco Naso dopo una lettera dello stesso Alfio Amato con cui rinunciata alla delega dei tributi. Ufficialmente l’ex assessore si è dimesso per “motivi personali, di salute e per sopravvenuti impegni lavorativi”. A dare notizia delle dimissioni lo stesso sindaco Nino Naso con una nota stampa.

“L’Amministrazione Comunale ringrazia l’avvocato Amato per l’impegno dimostrato e gli augura una pronta ripresa e il meglio per il suo futuro”, scrive  Naso.  A Paternò nei giorni scorsi i consiglieri comunali di opposizione Mariabarbara Benfatto, Rosanna Lauria Lorenzo Terranova e Francesco Borzì avevano presentato una interrogazione  indirizzata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale, al responsabile del settore dei servizi legali e agli assessori della giunta per avere chiarimenti in merito a possibili casi di incompatibilità o conflitti di interessi da parte degli assessori Alfio Amato e Giuseppe Torrisi, entrambi avvocati.

I consiglieri temevano che qualsiasi situazione di incompatibilità o conflitto di interesse avrebbe potuto compromettere la regolarità delle decisioni amministrative e la loro legittimità e chiedevano l’elenco delle eventuali cause patrocinate dagli assessori Amato e Torrisi contro il comune.

 

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In Primo Piano

Paternò, “La nostra città versa in uno stato drammatico”, a scriverlo il centro sinistra

La nota stampa prende spunto dai recenti fatti relativi alla processione del Bambin Gesù, quando un gruppo di immigrati fischiarono la processione giunta, ma anche alla presunta “spedizione punitiva” del giorno dopo al fatto di Piazza Indipendenza

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“La nostra città versa in uno stato drammatico”. Così esordisce una nota congiunta del Partito Democratico paternese, Movimento 5 Stelle, Europa Verde e Sinistra Italiana. La nota prende spunto dai recenti fatti di cronaca relativi alla processione del Bambin Gesù dello scorso primo  gennaio, quando un gruppo di immigrati iniziarono a fischiare la processione giunta in piazza Indipendenza. Ma non solo, si fa anche riferimento alla presunta “spedizione punitiva” del giorno dopo al fatto, organizzata da alcuni paternesi con volto nascosto, probabilmente come risposta a quanto accaduto.

“Ci sono due modi semplicistici per guardare a questi avvenimenti – si legge nel comunicato – Il primo, quello di vedere in questi stranieri solo un enorme pericolo, sempre più invadente, per la nostra comunità. Il secondo vederci solo dei poveracci che non hanno nemmeno compreso la gravità del loro comportamento. Ma ce n è anche un terzo, che è quello che si osserva se si indossano gli occhiali della buona politica, che si preoccupa di capire e di fare le cose che vanno fatte. Non possiamo nascondere che gran parte di queste persone porta una certa ricchezza nella nostra ormai impoverita città, lavorando, spesso per pochi euro, nelle nostre campagne, sovente asservita alle criminali regole del caporalato”.

Dito puntato dai 4 sottoscrittori del comunicato all’attuale amministrazione: “Cosa fa l’agonizzante amministrazione comunale? Nulla! Si limita a mostrarsi indignata, promettendo solo repressioni e altre cose strane, come se non c’entrasse con questo disastro. Abbiamo poi l’esempio, grottesco, di parlamentari di centrodestra che auspicano la creazione in città di una zona rossa, un po’ come una città in guerra”. I quattro gruppi politici proseguono ancora dicendo che “le cose, se non governate, procedono e divengono sempre più gravi. Senza oscurare o trascurare i gravi problemi delle fasce più deboli dei nostri concittadini – concludono – non si può ignorare che va individuata una sistemazione dignitosa per i lavoratori immigrati regolari. Prima che sia troppo tardi, serve un sussulto, serve una reazione politicamente organizzata, della parte progressista della nostra città”.

Pd, 5 stelle, Europa Verde e Sinistra Italiana sottolineano che si impegneranno per risollevare le condizioni della comunità paternese e di inaugurare presto una nuova stagione di collaborazione civile e politica con un progetto autentico che punta al progresso di Paternò.

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