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In Primo Piano

S.M. di Licodia, il viaggio di Sofia dall’Argentina per riscoprire le radici Italiane dei nonni

Un’avventura che congiunge Italia e Argentina, che trova le sue radici profonde in una bella storia familiare

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Quella che vorremmo raccontare oggi, attraverso le pagine di Etna News24 è una storia emozionante, attraverso un viaggio di oltre 11 mila chilometri, carico di emozioni e ricco di riscoperte, dal sapore di un passato che inesorabilmente supera ogni frontiera e abbatte ogni distanza ed ogni tempo. Questa è la storia di Sofia, 26 anni, il cui legame con l’Italia ha risvegliato antiche radici e rivelato un’inaspettata connessione familiare. Sofia, nata in Argentina, ha sempre sentito parlare delle sue radici con il belpaese tramandatele dal nonno, Filippo Granata, originario proprio di Santa Maria di Licodia. Decisa a voler dare concretezza alle storie del suo amato nonno e a riconnettersi con le sue origini italiane, Sofia ha intrapreso un viaggio verso la terra dei suoi antenati nel dicembre del 2023 con un chiaro obiettivo: scoprire le sue radici e magari ottenere la cittadinanza italiana.

Dopo aver preso un aereo ed essere arrivata a Catania – dove ha poi noleggiato un’auto – la ragazza è arrivata a Santa Maria di Licodia, con la speranza di trovare informazioni presso il Comune del piccolo centro etneo, nel tentativo di voler ricostruire quei legami ormai presenti solo nei ricordi dei racconti del nonno sulle sue origini. Ma il destino, si sa, gioca spesso carte inaspettate, permettendo delle coincidenze impensabili, dove una semplice conversazione all’interno di un noto bar del paese, riesce a dare il giusto significato ad un viaggio iniziato oltre Oceano. È stato così che Giuseppe e Francesco, riconosciuto il cognome Granata nelle parole di Sofia, l’hanno messa in contatto con Enzo, Paola, Salvo e Giulia nella speranza che quel cognome potesse avere tra i loro avi un anello di congiunzione. Tutto corrispondeva. I nomi, i ricordi, e anche delle vecchie cartoline e foto, hanno rivelato legami familiari dimenticati, riportate alla luce dal destino incrociato di due famiglie separate dall’oceano Atlantico.

Purtroppo, il nonno di Sofia, Filippo, non ha mai potuto realizzare il suo desiderio di tornare in Sicilia per incontrare i suoi cari tra cui il cugino Salvatore (nonno di Giulia), ma grazie alla determinazione della nipote, le radici sono state riconnesse. «Da una situazione del tutto casuale» racconta Giulia, «abbiamo scoperto di avere dei parenti in Argentina, ma non conoscevamo né i loro nomi né dove trovarli. D’altro canto, loro non sapevano che ci fosse ancora qualcuno in vita qui in Sicilia. Grazie all’aiuto prezioso dell’amministrazione comunale e al nostro impegno nel fungere da mediatori, Sofia da ieri è finalmente riuscita a ottenere la cittadinanza italiana. Sofia ha percorso ben 11.070 chilometri per realizzare il suo sogno, apprezzando ogni singolo dettaglio del nostro paese e della nostra città. Ha investito anima e cuore in questo viaggio, mentre per noi tutto sembra essere scontato». Per Santa Maria di Licodia, questa è certamente una storia di coraggio, che sottolinea la forza dei legami familiari e la capacità di una piccola comunità di aprire le braccia a un nuovo membro della famiglia. Per Sofia, invece, questo è solo l’inizio di una nuova avventura italiana che trova le sue radici profonde in una commovente storia familiare.

Cultura

Paternò, XIII Edizione del Premio Santa Caterina

Un faro di speranza contro la violenza sulle donne

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Domani, 24 novembre, alle ore 17, prenderà il via la XIII Edizione del Premio Santa Caterina, organizzato dall’associazione Città Viva. Questo evento, che da tredici anni rappresenta un simbolo di impegno e resistenza contro la violenza sulle donne, deve la sua realizzazione alla passione e alla dedizione della presidente Grazia Scavo. Grazie al suo lavoro, il Premio Santa Caterina è divenuto un punto di riferimento e una voce che richiama all’azione e da speranza a chi è vittima di abusi.

 

Santa Caterina: Simbolo di forza e inclusività

Il nome scelto, Santa Caterina d’Alessandria, non è casuale: spesso raffigurata come donna musulmana, per via alle sue origini egiziane, incarna l’universalità e la capacità di unire culture e religioni diverse, simboleggiando la forza e la resilienza delle donne di tutto il mondo.

Ogni edizione del premio è stata dedicata a una tematica specifica, volta a esaltare il contributo di donne che hanno lasciato un segno nella storia e nella cultura. Quest’anno, la tematica prescelta è “I percorsi dell’Arte“, un omaggio al ruolo di figure femminili che si contraddistinguono, ma che vengono oscurate o non sufficientemente celebrate. Tra queste, Sofonisba Anguissola, grande artista rinascimentale, elogiata persino da Michelangelo e Caravaggio, che ha rappresentato un esempio straordinario di talento e dedizione in un’epoca in cui le donne erano raramente riconosciute per il loro genio artistico.

In questo contesto, il premio verrà conferito all’archeologa Rosalba Panvini, una figura che incarna perfettamente il legame tra arte, cultura e impegno sociale. Con il suo lavoro, Panvini dimostra come la valorizzazione del patrimonio culturale possa contribuire a costruire una società più equa e giusta.

A rendere ancora più significativo l’evento sarà la presenza di ospiti di grande rilevanza artistica e culturale, tra i quali Barbaro Messina e Carmen Arena, che offriranno spunti di riflessione e arricchiranno la giornata con le loro esperienze.

 

25 Novembre, Giornata contro la violenza di genere

L’evento continuerà lunedì 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere. Per l’occasione, sarà celebrata una messa simbolica, durante la quale la chiesa si illuminerà di rosso, richiamando l’attenzione su un tema di urgente rilevanza sociale.

Fin dalla sua fondazione, nel 1997, l’associazione Città Viva lavora per creare uno spazio accogliente e inclusivo, dove le donne possano trovare il coraggio di denunciare la violenza e ricostruire la propria vita. Attraverso iniziative culturali, sportive e sociali, si cerca di rompere l’isolamento e favorire il confronto e il sostegno reciproco.

 

Un impegno concreto verso il cambiamento

L’obiettivo più ambizioso dell’associazione è la realizzazione di un centro di accoglienza specifico per le vittime di violenza domestica. Un luogo sicuro, dove offrire assistenza psicologica, legale e sociale, consentendo alle donne di progettare un nuovo inizio. Nonostante gli ostacoli burocratici, l’associazione non si arrende e continua a lottare per raggiungere questo traguardo fondamentale.

Il Premio Santa Caterina non è solo una cerimonia, ma un invito alla riflessione, un grido contro le ingiustizie, e una promessa di impegno concreto per un futuro più giusto e inclusivo. Perché il cambiamento non si costruisce solo con le parole, ma con azioni coraggiose e collettive.

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In Primo Piano

Calcio serie C, buon pari di un Catania in ripresa sul difficile terreno dell’Avellino

Nonostante i tanti infortuni i rossazzurri hanno giocato una buona partita mettendo in difficoltà i padroni di casa, andando due volte in vantaggio e per ben due volte sono stati raggiunti dagli irpini

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Sfugge a 8 minuti dalla fine la vittoria al Catania di mister Toscano contro l’Avellino. Nonostante i tanti infortuni i rossazzurri hanno giocato una buona partita mettendo in difficoltà i padroni di casa, andando due volte in vantaggio e per ben due volte sono stati raggiunti. Un match che conferma il buono stato di salute del Catania, il quale, dopo la vittoria nel turno precedente sul Trapani, da continuità non solo ai risultati ma anche alla prestazione.

La cronaca. Nel primo tempo dopo una prima fase di studio è l’Avellino a sfiorare la rete del vantaggio con un calcio di rigore concesso al 25’ per un fallo commesso da Carpani. Dal dischetto Patierno la cui conclusione è deviata da Bethers bravo a intuire il tiro calciato dall’attaccante irpino. Al 40’ ospiti in vantaggio: punizione di Stoppa che centra la traversa, la sfera giunte a Castellini sulla sinistra che crossa al centro. D’Andrea di testa non lascia scampo a Iannarilli.

La ripresa si apre con la rete del pari dei padroni di casa che porta la firma, al 4’, di Redan. Il Catania non ci sta è al 10’ ripassa in vantaggio con Stoppa, lesto a mettere in rete una corta respinta della difesa irpina. Gli ospiti sfiorano la rete del 3 a 1 con una conclusione di D’Andrea che finisce sulla parte superiore della porta dell’Avellino. Al 37’ Redan agguanta per la seconda volta il pari. E nel recupero i padroni di casa sfiorano la rete della probabile vittoria Liotti il cui colpo di testa termina fuori di poco.

TABELLINO

 

Avellino-Catania 2-2

Marcatori: Pt 40’ D’Andrea; St 4’ Redan (A), 10’ Stoppa, 37’ Redan (A).

 

Avellino (4-3-1-2): 1 Iannarilli; 29 Cancellotti, 5 Rigione (K), 56 Enrici, 38 Frascatore (18’st 94 Liotti); 4 De Cristofaro (18’st 8 Rocca), 6 Palmiero, 24 Sounas (32’st 10 Russo); 7 D’Ausilio (48’st 25 Toscano); 11 Redan, 9 Patierno (32’st 57 Campanile). A disposizione: 77 Marson; 60 Llano, 26 Cionek, 33 Benedetti; 21 Armellino, 55 Mutanda; 35 Gori, 91 Vano. Allenatore: Biancolino.

 

Catania (3-4-1-2): 1 Bethers; 27 Castellini (K), 15 Di Gennaro (VK), 33 Anastasio; 20 Carpani (42’st 16 Quaini), 14 Verna, 10 Jiménez, 19 Raimo; 21 Stoppa; 9 Inglese, 11 D’Andrea (22’st 17 Luperini). A disposizione: 31 Adamonis, 12 Butano; 36 Allegra, 37 Forti. Allenatore: Toscano.

 

Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini. (Boggiani di Monza- Laghezza di Mestre).

Quarto ufficiale: Dario Di Francesco di Ostia Lido.

 

Note: ammoniti Rigione dell’Avellino; Carpani, D’Andrea, Di Gennaro, Bethers, Jiménez del Catania. Recuperi Pt 6’; St 5’. Angoli per 7 a 6 per l’Avellino.

 

 

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