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Politica

S.M. di Licodia, presentato progetto rifacimento e messa in sicurezza di strada Cavaliere Bosco

Presente l’onorevole Ars Giuseppe Zitelli

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Si è tenuta questa mattina all’interno del palazzo comunale di Santa Maria di Licodia, la conferenza di presentazione del progetto di messa in sicurezza di via Cavaliere Bosco, trafficatissima arteria che collega il centro abitato di Ragalna con quello licodiese. Alla presentazione, questa mattina, l’onorevole Ars Giuseppe Zitelli – che ha presentato all’Assemblea Regionale l’emendamento all’interno della finanziaria – insieme al primo cittadino Giovanni Buttò, il vicesindaco Mirella Rizzo, l’assessore Fabio Fazio, il presidente del consiglio comunale Maria Russo ed altri rappresentanti del consiglio comunale e dell’amministrazione. “Grazie ad una manovra di bilancio, già ad agosto scorso” scrive sul suo profilo Facebook l’onorevole Zitelli “siamo riusciti ad ottenere un finanziamento regionale di 49.000€ per la messa in sicurezza di questa strada. L’arteria, proprio per il suo elevato traffico, risulta essere molto pericolosa e purtroppo negli anni è stata teatro di numerosi incidenti, anche mortali. Oggi il primo importante passo con la presentazione del progetto e a breve l’inizio dei lavori. Le istituzioni hanno il dovere di impegnarsi e di adottare misure tempestive ed efficaci per il proprio territorio.”

Il progetto esecutivo per i “Lavori di manutenzione straordinaria ai fini della messa in sicurezza della strada Cavaliere Bosco” prevede la messa in sicurezza dell’arteria, mediante rifacimento di tratti di manto stradale, il rifacimento di alcuni muri, la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale, il posizionamento di segnali catarifrangenti e la messa in opera di segnalatori di tutor indicatori di velocità. Soddisfazione, da parte dell’amministrazione Buttò per il risultato raggiunto.

amministrazione

Adrano, in città clima politico amministrativo “surriscaldato”

I consiglieri comunali Branchina e Terranova chiedono le dimissioni del sindaco Mancuso dopo condanna per bancarotta, ma il primo cittadino replica che si tratta di una vicenda legata alla vita privata e non all’attività amministrativa

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A Natale si è tutti più buoni, ma ad Adrano il caso giudiziario che vede protagonista il sindaco Fabio Mancuso scuote la politica e preannuncia scontri in Consiglio comunale, convocato per oggi per altre ragioni.

Mancuso, esponente di punta del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, già deputato regionale, rieletto sindaco nell’ottobre 2021, nei giorni scorsi è stato condannato, in primo grado, a tre anni e dieci mesi di reclusione, in continuazione con un precedente caso di reato patteggiato, per bancarotta.

Inoltre, è stato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni e su questo punto si è aperto un taglio non di poco, tra chi ritiene doveroso un passo indietro del primo cittadino e un ritorno alle urne, pur non essendo applicabile della sospensione dalla carica da parte del Prefetto (salvo diverse interpretazioni giuridiche) e chi ritiene la condanna una situazione del tutto separata con la gestione amministrativa del Comune, visto che i fatti risalgono a circa un decennio addietro quando Mancuso non ricopriva alcuna carica istituzionale.

Fino ad oggi – e continuerà a ripeterlo anche oggi in Consiglio comunale – Mancuso si è detto sereno, convinto che ciò non produrrà alcun effetto politico. Nello stesso tempo, ha già etichettato come “sciacalli e miserabili” coloro che hanno chiesto le sue dimissioni. E, pur non facendo nomi, il riferimento sembra diretto alle uniche esponenti politiche ad aver chiesto a Mancuso di dimettersi, ossia le consigliere Marica Terranova e Angela Branchina, politicamente vicine al senatore Pino Firrarello e al deputato Giuseppe Castiglione. Pur non nominandoli, Mancuso in una live sui suoi canali social ha detto che “i due esponenti politici brontesi ad Adrano non potranno avere spazio politico”.

Nel resto del panorama politico tutto tace con l’Mpa che ha fatto quadrato attorno alla figura del Sindaco e con Fratelli d’Italia lacerata al suo interno, con gli stracci che ormai volano pure pubblicamente tra l’ala filo-governativa, vicinissima a Mancuso, e la parte che, invece, si oppone ostinatamente al primo cittadino.  Silenzio dal Centrosinistra, sparito dai radar ormai da tempo.

Intanto la battaglia dai social e dai comunicati stampa è destinata a spostarsi nell’Aula del Consiglio comunale mentre il resto della città – a parte qualche commento nei bar – sembra guardare altrove, non interessata più di tanto alle vicende politiche o pseudo tali.

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In Primo Piano

Belpasso, dalla Regione 45 mila euro per la formazione del PUG

Una somma che si va ad aggiungere ai 260 mila stanziati dal comune necessari per il Piano Urbanistico Generale

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Con una nota da parte del Dipartimento dell’Urbanistica dell’Assessorato Regionale Territorio Ambiente, che con un precedente decreto del 26/11/2024 ampliava la platea dei Comuni beneficiari per la concessione di contributi per la formazione di strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, è stato comunicato che il comune di Belpasso riceverà ulteriori fondi per la formazione del nuovo strumento urbanistico comunale. In arrivo 45 mila euro che si vanno ad aggiungere ai 260 mila stanziata dal comune.

“Siamo tra i pochi comuni a ricevere queste somme della dalla Regione per la redazione di piani urbanistici” ha detto il sindaco Carlo Caputo.  Dopo la pubblicazione dei relativi atti di indirizzo e l’avvio del procedimento così come previsto dalla L.R. 19/2020, prenderanno avvio i lavori propedeutici alla redazione del documento preliminare di piano, con le analisi territoriali fino alle successive fasi. “Tutto ciò è possibile- dice Caputo- grazie alla stipula di una convenzione tra amministrazione comunale di Belpasso e Università degli studi di Catania che firmeremo entro fine anno”.

 

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