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Cronaca

S.M. di Licodia-Ragalna, rifiuti e un rimorchio abbandonato su strada di Fora: un pericolo ambientale inaccettabile

Rifiuti pericolosi, insieme ad un grosso rimorchio, minacciano la bellezza paesaggistica del territorio

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Non sembrerebbe trovare soluzione l’annosa problematica ambientale legata all’abbandono indiscriminato di rifiuti ai bordi della strada comunale di Fora, al confine tra i comuni di Santa Maria di Licodia e Ragalna. Un luogo, quello che ancora una volta raccontiamo anche attraverso le peggiori immagini proponibili in un’area ricadente nel Parco dell’Etna, diventato un triste spettacolo di abbandono e negligenza, con una crescente quantità di rifiuti anche pericolosi che in barba ad ogni regola mirata al rispetto dell’ambiente si accumulano lungo il suo percorso. Si possono trovare sacchetti di plastica, bottiglie di vetro, elettrodomestici e mobili in disuso e perfino l’immancabile serbatoio di acqua in eternit non smaltito correttamente. Materiale similare, infatti, andrebbe conferito in apposite discariche autorizzate secondo una procedura sicura – ed anche costosa – piuttosto che essere abbandonato lungo il ciglio di una strada a discapito della salute di tutti.

Come se non bastasse, a rendere questa strada ancora maggiormente una “terra di nessuno” , la presenza da diverse settimane, nei pressi della Sp 4/II, di un rimorchio abbandonato su cui poggiano due grossi massi di pietra lavica, privo di targa identificativa e sembrerebbe anche di telaio che possa far risalire al proprietario. Alla base dell’abbandono del mezzo pesante in uno slargo della strada di Fora, ci sarebbe un pneumatico esploso sotto il peso dei massi avvenuto nei pressi dello svincolo con la Ss284. Rimorchio che poi è stato trainato ed abbandonato proprio sotto le telecamere di videosorveglianza del comune licodiese. Qualcuno ha acquisito quelle immagini? Nell’azione di spostamento, come è possibile notare sul posto, sono stati rovinati diversi metri di asfalto, in parte riparati da un intervento tampone attuato dalla Città Metropolitana di Catania.

La situazione su quest’area periferica del paese richiede indubbiamente interventi immediati da parte delle autorità locali, anche con azioni congiunte tra i comuni di Santa Maria di Licodia e Ragalna su cui insiste la strada della vergogna. Una sinergia tra gli enti sarebbe più proficua dell’affermare che la parte sinistra della strada ricade tra le competenze licodiesi e quella destra tra quelle ragalnesi. Non solo azioni di bonifica, aggiungiamo noi, ma bisognerebbe lavorare anche sul fronte dell’individuazione dei responsabili di questo continuo abbandono dei rifiuti e del  rimorchio senza targa, sanzionando i colpevoli conformemente alla legge. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile ripristinare la dignità di questa strada e garantire un futuro più pulito per queste due comunità.

Cronaca

Catania, arrestato 18enne per detenzione ai fini di spaccio

I poliziotti appena entrati nello stabile dove si trovava il ragazzo, hanno appurato la presenza di un portone blindato e un cancelletto, una piccola finestrella utilizzata per la cessione della droga e telecamere di video sorveglianza

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Ha tentato di disfarsi della droga gettandola nel wc. La polizia però lo ha colto con le mani nel sacco e lo ha bloccato. Un 18enne catanese è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Qualche pomeriggio fa i poliziotti impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato uno strano via vai di gente provenire da un’abitazione in via del Maggiolino, nel quartiere di Librino.

Insospettiti, hanno deciso di effettuare un controllo all’interno dello stabile e appena entrati hanno potuto appurare come il cortiletto interno, dinanzi l’abitazione, era stato adibito ad hoc per lo smercio di droga. Un portone blindato ed un cancelletto in ferro bloccavano il passaggio, una piccola finestrella in ferro era utilizzata per la cessione della sostanza, e vi erano installate anche telecamere di video sorveglianza che registravano le vie circostanti e l’esterno dell’abitazione stessa.

Dopo aver bussato insistentemente alla porta, i poliziotti sono riusciti ad accedere all’abitazione, appurando che era stata adibita a una vera e propria piazza di spaccio. All’interno i poliziotti hanno trovato due uomini, uno dei quali ha ammesso di essersi recato in quel luogo proprio per acquistare la sostanza stupefacente, mentre l’altro, il 18enne, è risultato essere il proprietario del locale, dimostrandosi parecchio nervoso e insofferente al controllo. Nel bagno dell’abitazione gli agenti hanno notato la presenza di acqua per terra in prossimità del wc e, pertanto, hanno deciso di verificare se all’interno del condotto vi droga rimasta incastrata. Rinvenuti 5 grammi di crack e un bilancino di precisione ancora perfettamente funzionante.

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Cronaca

Catania, tenta di aggredire medico del Policlinico: arrestata una 45enne

La donna è stata posta ai domiciliari con l’accusa di lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio

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Infastidita per l’attesa al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania, una 45enne catanese, ha inveito contro il personale sanitario, ma la sua azione è stata bloccata prontamente dalla Polizia di Stato che l’ha arrestata per lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

La donna si è presentata alle prime ore del mattino in pronto soccorso in codice azzurro. Una volta fatta accomandare in barella, nell’ambulatorio, per essere visitata, visibilmente infastidita per l’attesa, avrebbe preteso che i medici effettuassero subito una tac ed una risonanza magnetica, minacciandoli di denunciarli se non l’avessero assecondata. A quel punto un infermiere del reparto sarebbe stato costretto ad intervenire per tranquillizzarla, cercando di rassicurarla, dicendole che sarebbero stati espletati tutti gli esami ritenuti necessari dai medici. La 45enne, tuttavia, in stato di alterazione, avrebbe minacciato il suo interlocutore proferendo frasi come: “stai zitto…ti do una pedata in pancia, ti ammazzo!”

Subito dopo, improvvisamente, alzandosi dal lettino con uno scatto fulmineo, avrebbe tentato di colpire con un calcio l’infermiere che, tuttavia, sarebbe riuscito a parare il colpo con la mano, riportando un trauma contusivo all’arto con prognosi di 3 giorni. Non paga di ciò, la donna gli avrebbe scagliato contro due bottiglie contenenti soluzioni farmacologiche, che fortunatamente il sanitario sarebbe riuscito a schivare.

A quel punto, prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente, è intervenuto personale del Commissariato di pubblica sicurezza “Borgo-Ognina”, in servizio al posto di Polizia presente in ospedale, che, avvalendosi dell’ausilio delle guardie giurate, presenti al pronto soccorso, dopo aver messo in sicurezza il personale sanitario, ha bloccato e arrestato la donna, la quale su disposizione del Pm di turno è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida prevista per la giornata odierna.

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