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S.M. Di Licodia, si dimette l’Assessore Fazio

Fabio Fazio: “ esperienza segnata fin da subito da un disequilibrio che purtroppo continua ad esserci e che ha reso difficoltosa la realizzazione del nostro programma”

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Si è dimesso nella giornata di oggi l’assessore comunale di Santa Maria di Licodia Fabio Fazio. Pubblichiamo la nota di dimissioni.

La Nota Integrale

Carissimo Sindaco, cari colleghi della giunta comunale, cari consiglieri dell’assise cittadina, con questa lettera e con grande rammarico rassegno le mie dimissioni da assessore comunale, ruolo acquisito poco più di due anni fa e che sicuramente mi ha fatto crescere sotto il profilo umano e sociale.

In questi mesi mi sono speso al massimo nell’ambito delle deleghe affidatemi, provando a dare nuova linfa in alcuni settori che spesso la politica trascura. Questa mia prima esperienza nel mondo della politica è stata segnata fin da subito da un disequilibrio che purtroppo continua ad esserci e che ha reso difficoltosa la realizzazione del nostro programma.

Nonostante ciò, ho cercato di svolgere il mandato con dedizione, umiltà e profondo senso di responsabilità, mettendomi a disposizione dell’intera comunità, accogliendo e supportando con entusiasmo qualsiasi iniziativa.

Questo a dimostrazione che malgrado l’assenza di un bilancio e la mancanza di fondi, con forza di volontà e massimo impegno si possono comunque raggiungere degli obiettivi. Dopo poco più di due anni di intenso e proficuo lavoro, di progetti e realizzazioni, non posso che ritenermi soddisfatto di aver cooperato per il miglioramento e la valorizzazione del nostro territorio, come il progetto di messa in sicurezza di via Cavaliere Bosco che ho iniziato e che mi impegno a seguire fino alla sua completa realizzazione.

Con lo stesso senso di responsabilità con cui ho accettato il delicato compito conferitomi, ritengo opportuno agevolare l’attività amministrativa dando spazio a nuovi equilibri. Mi sembra doveroso ringraziare i dirigenti, i dipendenti comunali e il corpo di polizia municipale che mi hanno sempre supportato.

Auguro un buon lavoro ai miei colleghi assessori, al presidente del consiglio e ai consiglieri con i quali ho condiviso questa esperienza .
Caro Sindaco, nel salutarla la ringrazio per l’opportunità datami e resto sempre a sua completa disposizione per qualsiasi cosa possa portar beneficio alla nostra Santa Maria di Licodia.

Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

Messina, omicidio Sara Campanella, confessa Stefano Argentino

Il giovane non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto il legale dell’arrestato- E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”

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Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa palermitana accoltellata e uccisa a Messina da Stefano Argentino, un collega universitario che la perseguitava con messaggi e attenzioni moleste chiede giustizia: “Sara voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te. Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara”, ha scritto stamattina su Facebook. “Non sapevamo che fosse perseguitata da quel ragazzo, ma di certo lei non l’ha mai ricambiato”, racconta.

L’assassino a difendersi non ha nemmeno provato. Ha ammesso di aver ucciso Sara, ma sul perchè del gesto, sull’arma – il coltello mai ritrovato – e su chi l’abbia aiutato a fuggire non ha voluto rispondere. “Confuso, prostrato”, così lo definisce il suo legale, Stefano nelle due ore in cui si è trovato davanti al gip che ne ha convalidato il fermo ha accettato di rispondere solo ad alcune domande. E ossessivamente ha parlato di Sara, anche quando gli inquirenti gli chiedevano altro.

“Ha confessato il delitto, ha risposto in parte, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti e sta male”, ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale di Argentino per meno di 24 ore. Il difensore, uscito dal carcere in cui il ragazzo è detenuto, ha rimesso il mandato. ” Io sono un civilista – ha spiegato ai giornalisti – e a lui serve un penalista. Resterò a disposizione solo fino a nuova nomina”.

Lo studente non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto Leone – E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”. Perchè dopo averla seguita abbia tagliato la gola a Sara davanti a decine di persone Stefano non l’ha detto. “E’ continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Era convinto che la ragazza ricambiasse in qualche modo il suo sentimento anche se ha ammesso che non erano mai stati fidanzati. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto però, né ha risposto sull’arma usata’, ha proseguito il legale.

Dei drammatici minuti che hanno preceduto l’omicidio, ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona che, passo passo hanno “seguito” tutti i movimenti dell’assassino, il ragazzo ha preferito non parlare. “Ha lasciato capire che a scatenare la sua ira è stata l’ultima discussione avuta con la vittima ma non ha dato particolari – ha detto Leone – Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda’” Stefano non avrebbe risposto nemmeno alle domande sull’eventuale aiuto avuto nella fuga dopo l’omicidio. Un aspetto della vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Messina continuano a indagare.

 

 

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