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S.M. Di Licodia, si dimette l’Assessore Fazio

Fabio Fazio: “ esperienza segnata fin da subito da un disequilibrio che purtroppo continua ad esserci e che ha reso difficoltosa la realizzazione del nostro programma”

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Si è dimesso nella giornata di oggi l’assessore comunale di Santa Maria di Licodia Fabio Fazio. Pubblichiamo la nota di dimissioni.

La Nota Integrale

Carissimo Sindaco, cari colleghi della giunta comunale, cari consiglieri dell’assise cittadina, con questa lettera e con grande rammarico rassegno le mie dimissioni da assessore comunale, ruolo acquisito poco più di due anni fa e che sicuramente mi ha fatto crescere sotto il profilo umano e sociale.

In questi mesi mi sono speso al massimo nell’ambito delle deleghe affidatemi, provando a dare nuova linfa in alcuni settori che spesso la politica trascura. Questa mia prima esperienza nel mondo della politica è stata segnata fin da subito da un disequilibrio che purtroppo continua ad esserci e che ha reso difficoltosa la realizzazione del nostro programma.

Nonostante ciò, ho cercato di svolgere il mandato con dedizione, umiltà e profondo senso di responsabilità, mettendomi a disposizione dell’intera comunità, accogliendo e supportando con entusiasmo qualsiasi iniziativa.

Questo a dimostrazione che malgrado l’assenza di un bilancio e la mancanza di fondi, con forza di volontà e massimo impegno si possono comunque raggiungere degli obiettivi. Dopo poco più di due anni di intenso e proficuo lavoro, di progetti e realizzazioni, non posso che ritenermi soddisfatto di aver cooperato per il miglioramento e la valorizzazione del nostro territorio, come il progetto di messa in sicurezza di via Cavaliere Bosco che ho iniziato e che mi impegno a seguire fino alla sua completa realizzazione.

Con lo stesso senso di responsabilità con cui ho accettato il delicato compito conferitomi, ritengo opportuno agevolare l’attività amministrativa dando spazio a nuovi equilibri. Mi sembra doveroso ringraziare i dirigenti, i dipendenti comunali e il corpo di polizia municipale che mi hanno sempre supportato.

Auguro un buon lavoro ai miei colleghi assessori, al presidente del consiglio e ai consiglieri con i quali ho condiviso questa esperienza .
Caro Sindaco, nel salutarla la ringrazio per l’opportunità datami e resto sempre a sua completa disposizione per qualsiasi cosa possa portar beneficio alla nostra Santa Maria di Licodia.

ambiente

Adrano, oltre 300 telecamere contro inciviltà e degrado urbano

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER, una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti

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Adrano segna una svolta storica verso una città più sicura, ordinata e rispettosa delle regole. Con l’attivazione di oltre 300 nuove telecamere distribuite capillarmente su tutto il territorio urbano e periferico, l’amministrazione comunale rilancia con decisione il proprio impegno nella tutela del decoro e della legalità.

Dal centro storico alle zone industriali, da piazza Umberto fino alle aree periferiche, ogni angolo della città sarà monitorato in tempo reale, grazie a una rete di videosorveglianza intelligente. Il sistema, basato su tecnologie di ultima generazione, è direttamente collegato con le forze dell’ordine, garantendo un controllo costante e tempestivo su tutto il territorio.

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER. Si tratta di una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti. Collocata strategicamente nei punti più critici, E-KILLER si confonde tra i rifiuti e, senza farsi notare, registra e documenta i trasgressori in azione, fornendo prove inconfutabili per l’identificazione e la sanzione degli autori. Oltre al contrasto dei reati ambientali, la nuova infrastruttura rafforza la prevenzione contro furti, atti vandalici e danneggiamenti. Un investimento sulla sicurezza di tutti, reso possibile anche grazie alla sinergia costante con le forze dell’ordine locali.

“Lo avevamo promesso: Adrano sarebbe rinata – dichiara l’ Amministrazione – oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla costruzione di una città più moderna, vivibile e rispettata.” Quella messa in campo non è solo una rete di telecamere, ma una rete di fiducia e corresponsabilità tra istituzioni e cittadini.

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giudiziaria

Catania, omicidio Filippo Raciti, la Cassazione annulla risarcimento di Speziale allo Stato

La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio

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La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’appello di Catania, emessa l’8 giugno del 2023, che aveva condannato a 100 mila euro di risarcimento per danni d’immagine, in favore del ministero dell’Interno e della Presidenza del consiglio dei ministri, Antonino Filippo Speziale, condannato a otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, il 2 febbraio del 2007, negli scontri con gli ultra etnei fuori dallo stadio Massimino dove si disputava il derby col Palermo.

La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio. Contro la decisione della Corte d’appello di Catania aveva presentato ricorso, che è stato rigettato dalla Cassazione, anche l’avvocatura dello Stato che aveva chiesto il ripristino del danno patrimoniale stimato in primo grado in 15 milioni di euro, in concorso con Daniele Natale Micale, anche lui condannato per la morte di Raciti, che era stato cassato in secondo grado.

Secondo la Cassazione “non è sufficiente la mera divulgazione delle immagini di un evento lesivo (riferendosi agli scontri degli ultras con le forze dell’ordine), ma è necessario dimostrare che da tale condotta sia derivato un effettivo pregiudizio all’immagine, intesa come reputazione” e ha sottolineato che “non è affatto detto che la visione di tali immagini abbia comportato discredito o una idea negativa dello Stato italiano e della sua capacità di reprimere le violenze”.

Il legale di Speziale l’avvocato Giuseppe Lipera ha affermato che la sentenza della Cassazione “segna un importante punto a favore di Antonino Speziale, annullando la condanna al risarcimento del danno all’immagine per le amministrazioni pubbliche e rinviando la questione alla Corte d’appello di Catania in diversa composizione anche per le spese del giudizio”.

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