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Chiesa

S.M. Di Licodia, al via i festeggiamenti per San Giuseppe

Scarsa la partecipazione dei fedeli durante l’uscita e la processione del fercolo di oggi

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Sono entrati nel vivo ieri sera i festeggiamenti in onore di San Giuseppe a Santa Maria di Licodia. A presiedere la celebrazione eucaristica di ieri che ha preceduto la tradizionale “sbarrata” il Vicario Generale don Vincenzo Branchina insieme al clero licodiese. Nella giornata di oggi la prima delle due processioni previste dal programma dei festeggiamenti che ha toccato le zone storiche del paese seppur con qualche variazione del percorso tradizionale a cui si è assistito negli ultimi anni. Ad animare le vie del paese la locale banda “G.Pacini” e gli sbandieratori dell’associazione Antica Ibla Major di Paternò.

Una partecipazione non particolarmente numerosa, quella di oggi dei cittadini licodiesi, che sembrerebbe diminuire di anno in anno. A testimoniarlo una piazza per nulla gremita all’uscita del fercolo così come anche la chiesa durante la celebrazione eucaristica del mattino e la processione. Particolarmente attesa e invece, la storica “cchianata de caseddi” con il fercolo che a corsa viene tirato lungo la ripida strada in basolato lavico di via Generale Pietro Napoli e la svelata del simulacro di ieri sera.

Disaffezione alle tradizioni o altro, si chiedono in tanti anche sui social. Una festa che comunque, negli ultimi mesi, ha vissuto nel suo dietro le quinte anche uno scontro tra il sacerdote Don Roberto Caprino Campana ed una parte del Comitato dei festeggiamenti culminato poi in una dura presa di posizione del sacerdote manifestata attraverso una lettera inviata – tra gli altri – al Sindaco e al Vescovo, attraverso la quale comunicava la gestione e l’organizzazione diretta della festa da parte della Parrocchia. Fatti che, probabilmente, non avranno contribuito positivamente a distendere il clima tra fedeli e chiesa.

Il mio” ha detto il sindaco Buttò dal suo consueto saluto alla cittadinanza dal balcone del palazzo di città “vuole essere un messaggio di auguri a tutta la cittadinanza perché oltre che la festa di San Giuseppe è anche il compleanno di Santa Maria di Licodia. Il nostro paese è nato nel mese di agosto del 1143 ed elevato a comune autonomo sempre ad agosto del 1840. La festa di San Giuseppe rappresenta per noi una tradizione ma è anche la festa per eccellenza per noi licodiesi. Auguro a tutti i cittadini di trascorrerla con gioia e come primo cittadino posso impegnarmi affinché S.M. Di Licodia possa rinascere e risorgere nel più breve tempo possibile”.

I festeggiamenti in onore del Patriarca Giuseppe procederanno nella serata di oggi con il concerto di una “Cover Band degli Abba” e di “Enea canta Mango”, vincitore di una puntata di “Tali e quali” e domani con il giro esterno del simulacro e la tradizionale asta conclusiva con i fuochi d’artificio a mezzanotte su Piazza Umberto I. Presenti in paese nei giorni dei festeggiamenti anche una delegazione della comunità di Rabat, Malta, che condivide con la comunità licodiese la stessa devozione per San Giuseppe.

 

Chiesa

Catania, Mons. Renna esprime solidarietà ai lavoratori della StMicroelectronics

Confidiamo che la sensibilità dei Dirigenti, l’interesse del Sindaco, l’azione dei sindacati, riconsegnino sicurezza a tutti voi dipendenti della ST e alle vostre famiglie” ha detto Mons. Renna

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L’ Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna ha espresso attraverso una nota stampa solidarietà ai lavoratori della STMicroelectronics, i cui vertici hanno messo in cassa integrazione per due settimane oltre 2500 lavoratori del sito di Catania.

“Esprimo solidarietà a tutti voi per le preoccupazioni che nascono dall’annunciato periodo di cassa integrazione che vi coinvolgerà nelle prossime settimane. Il periodo suscita in tutta la città e nelle sue istituzioni, una certa fibrillazione, perché tutti abbiamo salutato con favore, lo scorso anno, la volontà della grande azienda in cui lavorate di investire in una Sicilia che ha bisogno di fermare una emorragia di giovani che la caratterizza purtroppo da anni”.

Mons. Renna ha specificato che un’azienda come la ST fa sperare perché offre prospettive di futuro che, proprio perché costituiscono un comparto delle nuove tecnologie, “speravamo che non avrebbe intaccato tutto ciò che nasce da un lavoro sicuro: la nascita di nuove famiglie e la crescita della società civile con una “classe media” che va ad arricchire il nostro territorio.

Le nuove tecnologie hanno certamente bisogno di essere inserite in una programmazione di lungo termine, per non lasciare, come spesso è accaduto per tante attività, delle “cattedrali nel deserto” che poi costringono ad emigrare o a compiere azioni di salvataggio economico molto faticose- continua Renna- In queste tecnologie confida anche l’impegno per una transizione ecologica alla quale vediamo che molti Paesi hanno rinunciato, e auspichiamo che l’Italia non si tiri mai indietro da una progettualità che investe in energia pulita.

Confidiamo che la sensibilità dei Dirigenti, l’interesse del Sindaco che ha avuto un colloquio carico di speranze con il Ministro dell’Impresa e del Made in Italy, l’azione dei sindacati, riconsegnino sicurezza a tutti voi dipendenti della ST e alle vostre famiglie” ha concluso Mons. Luigi Renna

 

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Chiesa

S.M. di Licodia festeggia i 100 anni di padre Vito Rapisarda

Questa mattina la visita privata dell’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna, insieme ad una rappresentanza del clero locale

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Sono giornate di festa e – per chi crede – di ringraziamento al Signore per aver donato alla comunità di Santa Maria di Licodia la figura di Padre Vito Rapisarda che nella giornata di oggi per l’anagrafe (in realtà nato l’11 febbraio) ha compiuto 100 anni d’età. Questa mattina, a portare gli auguri insieme a tutto il clero locale, è stato lo stesso Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna che si è recato in visita privata presso l’abitazione dove padre Rapisarda vive. Questo pomeriggio, per lui, il primo di una serie di eventi organizzati in suo onore, all’interno di un gremitissimo teatro “San Giuseppe” alla presenza di tanti cittadini licodiesi, di amici e parenti del sacerdote centenario. Ad allietare il pomeriggio, un recital di poesie e canti a cura del gruppo dell’Università della Terza Età. Il sindaco Giovanni Buttò e l’amministrazione comunale, hanno poi consegnato – a conclusione della serata – una targa ricordo al sacerdote. A curare la realizzazione delle torte, sono stati gli studenti ed i professori dell’alberghiero di Santa Maria di Licodia.

Una vita di fede – oltre 70 anni di sacerdozio, il suo – ma non solo. Tante le battaglie di Padre Rapisarda tutte nell’interesse della comunità Licodiese. Di lui ricordiamo la lungimiranza nella creazione di una rete televisiva parrocchiale, la costruzione del teatro parrocchiale, dell’Istituto Sant’Angela Merici, della piscina e del campeggio estivo in zona vigne. E non dimentichiamo, tra l’altro, anche le sue apparizioni sulle reti nazionali quando si trovò ad affrontare la questione “vanadio” nelle acque licodiesi. Ma oggi, per lui e per la comunità licodiese è festa. Oggi è ringraziamento. Oggi è l’affetto di tutta la comunità che lo ringrazia per la sua vita vissuta al servizio di Santa Maria di Licodia.

 

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