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Santa Maria di Licodia: Al via il piano di manutenzione delle arterie cittadine

Sono undici le strade interessate dai lavori di restyling per un totale di 3 mila metri quadri di asfalto

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È in corso di attuazione in questi giorni il piano di manutenzione e rifacimento del manto stradale di alcune vie del piccolo centro etneo. Dopo un sopralluogo delle arterie più dissestate gli interventi sono stati destinati alle vie: Sambataro, Russo, Trapani, Milano, Strasburgo, Adelaide Bruno Alessi, La Marmora, Simeto, Ameglio, Caltanissetta e Piazza Firenze.                                                  

I lavori, per un importo di circa 35 mila euro, stanziati con fondi comunali, prevedono la fresatura di asfalto, la parziale risagoma del manto stradale e il nuovo tappetino. 

Una vera e propria opera di restyling disposta dalla giunta Mastroianni per alcune strade della città, molte delle quali erano dissestate con buche simili a crateri lunari a causa delle copiose piogge di questi mesi e, soprattutto, per la manutenzione eseguita negli ultimi anni in emergenza con toppe di asfalto. 

«Esprimo massima soddisfazione per questo primo importante intervento sulle nostre strade – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Gabriele Gurgone -. Siamo consapevoli che la manutenzione stradale sia una priorità. Andiamo avanti per migliorare la nostra Santa Maria di Licodia lavorando senza sosta».

Sono infatti proprio le strade gli elementi che contribuiscono ad enfatizzare o a mortificare la bellezza di un paese. 

E a Licodia se il centro urbano non ride, la periferia piange. 

Lo hanno denunciato proprio in queste ore attraverso i social diversi cittadini, che attendono l’asfalto per le strade della zona di nuova espansione residenziale, quali via Randone e via dei Platani come per altre arterie urbane meno trafficate.

«Per loro, – rassicura l’assessore Gurgone – stiamo già pensando di impegnare ulteriori somme con il bilancio 2020».

Non resta che aspettare.

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Cronaca

Catania, processo in appello contro Coveri dopo eutanasia, richiesta la condanna

La Procura etnea ha chiesto tre anni e quattro mesi per il presidente dell’associazione Exit-Italia, avrebbe istigato al suicidio assistito in Svizzera la 47enne Alessandra Giordano.

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 A Catania questa mattina la Procura ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione di Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, per istigazione al suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in Svizzera della 47enne paternese Alessandra Giordano. Il processo si celebra davanti alla Corte d’assise d’appello dopo il ricorso del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Brugaletta contro la sentenza di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, emessa il 10 novembre del 2021 dal gup Marina Rizza, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato.

Al centro del procedimento il ricorso all’eutanasia in una clinica di Zurigo, il 27 marzo del 2019, di una donna catanese che non era malata terminale, ma soffriva di depressione e sindrome di Eagle, e che si era iscritta all’associazione Exit. Secondo la Procura, che ha coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri “ha fornito un contributo causale idoneo a rafforzare un proposito suicidario prima incerto e titubante su una persona affetta da patologie non irreversibili benché dolorose, anche perché non ben curate, sfruttando l’influenzabilità della donna per inculcare le sue discutibili idee di suicidi assistito come soluzione alle sofferenze fisiche e morali della vita”.

“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta, le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una procedura normale”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 giugno.

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Etna, sciame sismico nelle aree sommitali

I terremoti sono localizzati tra i comuni di Bronte e Adrano

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Una serie di terremoti sono stati localizzati a partire dalle 18:24 di oggi nell’area sommitale dell’Etna. Al momento sono 28 le scosse registrate dagli strumenti dell’Ingv-OE di Catania con una magnitudo compresa tra 1.8 e 2.8 localizzati in zona Monte Lepre, Monte Intraleo, Monte Minardo e Monte Palestra. La profondità degli ipocentri varia tra 1 e 3,7 chilometri.

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