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Santa Maria di Licodia: Al via il piano di manutenzione delle arterie cittadine

Sono undici le strade interessate dai lavori di restyling per un totale di 3 mila metri quadri di asfalto

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È in corso di attuazione in questi giorni il piano di manutenzione e rifacimento del manto stradale di alcune vie del piccolo centro etneo. Dopo un sopralluogo delle arterie più dissestate gli interventi sono stati destinati alle vie: Sambataro, Russo, Trapani, Milano, Strasburgo, Adelaide Bruno Alessi, La Marmora, Simeto, Ameglio, Caltanissetta e Piazza Firenze.                                                  

I lavori, per un importo di circa 35 mila euro, stanziati con fondi comunali, prevedono la fresatura di asfalto, la parziale risagoma del manto stradale e il nuovo tappetino. 

Una vera e propria opera di restyling disposta dalla giunta Mastroianni per alcune strade della città, molte delle quali erano dissestate con buche simili a crateri lunari a causa delle copiose piogge di questi mesi e, soprattutto, per la manutenzione eseguita negli ultimi anni in emergenza con toppe di asfalto. 

«Esprimo massima soddisfazione per questo primo importante intervento sulle nostre strade – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Gabriele Gurgone -. Siamo consapevoli che la manutenzione stradale sia una priorità. Andiamo avanti per migliorare la nostra Santa Maria di Licodia lavorando senza sosta».

Sono infatti proprio le strade gli elementi che contribuiscono ad enfatizzare o a mortificare la bellezza di un paese. 

E a Licodia se il centro urbano non ride, la periferia piange. 

Lo hanno denunciato proprio in queste ore attraverso i social diversi cittadini, che attendono l’asfalto per le strade della zona di nuova espansione residenziale, quali via Randone e via dei Platani come per altre arterie urbane meno trafficate.

«Per loro, – rassicura l’assessore Gurgone – stiamo già pensando di impegnare ulteriori somme con il bilancio 2020».

Non resta che aspettare.

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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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